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Utilizzare la cannella per il raffreddore, tosse e diabete

La cannella è una spezia utilizzata sia in cucina che in medicina. Le sue capacità di guarigione sono state riconosciute e utilizzate dagli antichi egizi, dai cinesi e nella medicina ayurvedica in India. E’ un potente antibatterico, antimicotico ed ha proprietà anti-infiammatorie. Descritta da Plinio il Vecchio, la cannella è stata utilizzata fin dal 100 dC e valutata 15 volte più dell’ argento. I romani la utilizzavano per i suoi poteri di guarigione spirituale, nonché per curare tosse e raffreddore. In cerimonie religiose, la cannella veniva bruciata per purificare l’aria e come offerta. Gli egiziani utilizzavano la cannella per imbalsamare i corpi e anche per asciugare e conservare la carne.

La forma più comune della spezia proviene dalla pianta Cinnamomum zeylanicum, nota come Cassia Cannella. Questo albero, originario di Ceylon, si trova ora in molti continenti e in molti paesi, dall’India all’Egitto e dal Vietnam al Brasile. Un’altra fonte di cannella è la Cannella di Ceylon. Questo tipo è noto come True Cannella. E’più costosa della Cassia e può essere di colore più chiaro. La fonte della spezia è la corteccia secca dell’ albero. Il suo principio attivo è una sostanza chimica chiamata cumarina. Questo composto è noto per fluidificare il sangue, e per questo motivo, le donne incinte sono invitate a non consumarla. Gli usi della cannella in medicina tradizionale cinese, risalgono a quasi 3.000 anni fa. La medicina cinese registra l’uso della spezia, chiamata DWAI, per una vasta gamma di disturbi, tra cui raffreddore, diarrea e sindrome pre mestruale. In medicina Ayurvedica la cannella è utilizzata, comunemente aggiunta al tè, per aiutare la digestione e per curare il diabete. La medicina Ayurvedica utilizza anche l’olio di cannella per calmare i nervi.

Recenti ricerche sul diabete e cannella, condotte da ricercatori in Svezia, hanno studiato le proprietà curative della spezia nel trattamento del diabete. Quattordici soggetti arruolati per la ricerca, hanno consumato budino di riso con aggiunta di cannella. Il gruppo di controllo ha consumato invece, budino di riso senza cannella. Lo studio è stato pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition. Anche se questo studio ha avuto un piccolo gruppo di partecipanti, ulteriori ricerche hanno continuato a mostrare l’effetto della cannella sulla riduzione della glicemia. L’American Diabetes Association ha suggerito l’utilizzo di cannella per i diabetici, già nel 2006. Una ricerca ha dimostrato che una piccola dose giornaliera di cannella, abbassa i livelli di glucosio nel sangue.

Fonte: Medi Magazine