Sembra che le ciliegie, tipiche della stagione estiva, siano delle alleate eccezionali contro infiammazioni e dolori cronici quali artrosi. In particolare le visciole, una qualità di ciliegie selvatiche e ritenute meno pregiate delle ciliegie classiche, sono state elette quelle il più alto contenuto di sostanze antinfiammatorie. A sostenerlo, uno studio condotto di recente dall’ Oregon Health and Science University. I ricercatori hanno presentato i risultati del loro studio durante l’American College of Sports Medicine Conference, che si conclude proprio oggi San Francisco. La ricerca è stata condotta su un gruppo di 20 donne tra i 40 e i 70 anni affette da artrosi infiammatoria. Le partecipanti hanno bevuto il succo di visciola 2 volte al giorno per un lasso di tempo di 3 settimane. Dai risultati, è emerso come vi fosse una sensibile riduzione di importanti marcatori dell’infiammazione, soprattutto nelle donne che all’inizio della ricerca aveva livelli di infiammazione più alti. Il merito sarebbe dell’abbondanza di antiossidanti contenuti in questa particolare varietà di ciliegie, che ha dimostrato di avere un effetto antinfiammatorio e antidolorifico paragonabile a quello di più noti farmaci. Il potenziale delle visciole, in effetti, era stato già notato da un precedente studio, effettuato dall’Università degli Studi di Medicina Integrativa del Michigan, e che suggeriva come le ciliegie potessero ridurre i fattori di rischio per le malattie cardiache e l’infiammazione. Altri studi, invece, hanno dimostrato come le ciliegie siano un ottimo rimedio anche contro l’insonnia. Come ha spiegato la dottoressa Kerry Kuehl dell’Oregon Health and Science University, l’autore principale dello studio: Le visciole hanno il più alto contenuto di sostanze antinfiammatorie di qualsiasi cibo. Con milioni di persone alla ricerca di modi per gestire in modo naturale il dolore, c’è la promessa che le visciole possono aiutare, senza gli effetti collaterali spesso associati con i farmaci per l’artrite. Lo studio è molto interessante, soprattutto perché suona allettante al palato, bisogna confessarlo, ma chiaramente merita ulteriori approfondimenti. Sembra che le ciliegie, tipiche della stagione estiva, siano delle alleate eccezionali contro infiammazioni e dolori cronici quali artrosi e osteoartrite. In particolare le visciole, una qualità di ciliegie selvatiche e ritenute meno pregiate delle ciliegie classiche, sono state elette quelle il più alto contenuto di sostanze antinfiammatorie. A sostenerlo, uno studio condotto di recente dall’ Oregon Health and Science University. I ricercatori hanno presentato i risultati del loro studio durante l’American College of Sports Medicine Conference, che si conclude proprio oggi San Francisco. La ricerca è stata condotta su un gruppo di 20 donne tra i 40 e i 70 anni affette da artrosi infiammatoria. Le partecipanti hanno bevuto il succo di visciola 2 volte al giorno per un lasso di tempo di 3 settimane. Dai risultati, è emerso come vi fosse una sensibile riduzione di importanti marcatori dell’infiammazione, soprattutto nelle donne che all’inizio della ricerca aveva livelli di infiammazione più alti. Il merito sarebbe dell’abbondanza di antiossidanti contenuti in questa particolare varietà di ciliegie, che ha dimostrato di avere un effetto antinfiammatorio e antidolorifico paragonabile a quello di più noti farmaci. Il potenziale delle visciole, in effetti, era stato già notato da un precedente studio, effettuato dall’Università degli Studi di Medicina Integrativa del Michigan, e che suggeriva come le ciliegie potessero ridurre i fattori di rischio per le malattie cardiache e l’infiammazione. Come ha spiegato la dottoressa Kerry Kuehl dell’Oregon Health and Science University, l’autore principale dello studio: Le visciole hanno il più alto contenuto di sostanze antinfiammatorie di qualsiasi cibo. Con milioni di persone alla ricerca di modi per gestire in modo naturale il dolore, c’è la promessa che le visciole possono aiutare, senza gli effetti collaterali spesso associati con i farmaci per l’artrite. Lo studio è molto interessante, soprattutto perché suona allettante al palato, bisogna confessarlo, ma chiaramente merita ulteriori approfondimenti. Fonte: Medicina Live