L'articolo pubblicato questo mese sulla famosa rivista TIME, dal titolo "EAT BUTTER" (mangia il burro) pare mettere la parola fine alla feroce crociata dichiarata oltre 60 anni fa ai grassi saturi e al colesterolo. Non è possibile riportare qui tutto l'articolo del TIME, troppo lungo, in lingua inglese e coperto da copyright. Cercherò, per voi, di sintetizzare i passaggi più importanti: nel 1977 il senatore G. McGovern pubblica le linee guida alimentari ufficiali per tutta la popolazione USA. Sempre più persone morivano di infarto e bisognava fare qualcosa. Grazie anche agli studi (manipolati ndt) di A. Keys, fu individuata nei grassi animali la causa di questa epidemia di morti; uova, burro, pancetta, latte intero, carne ecc furono sostituiti con margarina, oli polinsaturi vegetali e una miriade di alimenti “light”. Inoltre, fu promosso il consumo di cereali e legumi; conseguenza: togliendo dall'alimentazione le calorie dei grassi animali, gli americani hanno aumentato quelle dai carboidrati (pasta, cereali, pane, dolci, patate, soft drinks, ecc)...le calorie non puoi semplicemente farle scomparire o le prendi dai grassi o dagli zuccheri e alla fine gli zuccheri si sono dimostrati peggio dei grassi; 40 anni dopo: un fallimento! Ecco i numeri: aumento del diabete del 166%. Un americano su 10 ha questa malattia, che costa alla nazione 245 miliardi di dollari all'anno. Altri 86 milioni di persone hanno il pre-diabete; le malattie cardiovascolari sono ancora la causa di morte numero uno; l'America è uno dei Paesi con più obesi al mondo; le recenti ricerche mostrano che è il consumo eccessivo di carboidrati la causa di questa epidemia di diabete; dal 1971 al 2000 la quota di calorie assunte dai carboidrati è aumentata del 15%, mentre quelle dei grassi è calata, seguendo le raccomandazioni ufficiali. Alla fine, le calorie assunte nel 2010 erano 2.586 contro le 2100 del 1970. In quello stesso tempo le calorie da cereali sono aumentate del 42%, portando il diabete e l'obesità a livelli epidemici. “non c'è dubbio, abbiamo preso la strada sbagliata” Prof J. Volek – fisiologo dell'Università del Connecticut. “l'opinione miope sui grassi animali ha distorto e pervertito la nostra dieta e creato la più grande emergenza sanitaria che il nostro Paese abbia mai visto. E' ora che questa guerra contro i grassi finisca”; una meta-analisi del 2010 ha mostrato che non c'è nessuna correlazione tra rischio cardiovascolare e il consumo di grassi saturi. Lo stesso è stato confermato da un'altra meta-analisi pubblicata subito dopo, che ha preso in considerazione 80 studi e oltre un milione di soggetti; anche la semplicistica divisione in colesterolo buono (HDL) e cattivo (LDL) non è corretta; sempre più studi mostrano che i grassi saturi non hanno nessuna influenza sul rischio cardiovascolare e sulla obesità; e che ci sono differenze tra i grassi saturi di cibi diversi (latticini e carni); la fatwa contro i grassi animali lanciata dai fondamentalisti della margarina e dei cibi “light” ha portato in questi decenni sulle nostre tavole moltissimi cibi industriali “scremati” , “dietetici”, “light”, vero cibo spazzatura, pieno di grassi idrogenati, conservanti, zucchero e sale (chiaro, se togli il grasso dal cibo, che conferisce gusto e soddisfazione al palato, devi poi abbondare con altri insaporenti ndt); chi basa la propria dieta sui carboidrati ha più fame di chi la basa su grassi e proteine, ha più appetito, ingrassa, sballa l'insulina e apre la porta al diabete; la gente non deve preoccuparsi dei grassi, ma di scegliere cibi “veri”, di qualità. Questo è quello che conta, non il loro contenuto di grassi. Sono i cibi trattati e processati dall'industria il vero pericolo, non quello che ci offre la natura. Per esempio, non è la carne fresca ad essere pericolosa, ma la carne processata dall'industria alimentare: hot dogs, carne conservata, ecc. Fonte: Dr. Francesco Perugini Billi