Condividiamo l'articolo de La Repubblica del 17/2/2020 Le ultime linee guida raccomandano di prescrive le statine a una popolazione sempre più estesa. Così vengono assunte sempre di più per fare prevenzione. Ma ora uno studio, pubblicato a British medical Journal, contesta questa tendenza Abbassare i valori e alzare la soglia di rischio. Non è un concetto astratto ma quello che recita il vademecum sul colesterolo redatto pochi mesi fa e presentato a Parigi all’ultimo congresso europeo di Cardiologia. Statine&c.: le ultime Linee guida suggeriscono, anzi raccomandano, ai medici di prescriverle a una popolazione sempre più estesa. Cosa sono le statine? Il termine significa “bloccare”. Sono farmaci che inibiscono la sintesi del colesterolo, riconosciuto killer di cuore a arterie. In questo caso parliamo di prevenzione primaria, quella che dovrebbe servire a tenere alla larga le malattie cardiovascolari di chi è ( e vuol restarci) in buona salute. Insomma, uno strumento per difendersi dai rischi correlati a un eccesso di grassi nel sangue. Ma oggi un dubbio si sta insinuando anche tra coloro che finora hanno giurato sull’efficacia di un trattamento preventivo. Con un interrogativo, legittimo e giustificabile: profilassi quasi a tappeto sì o no? Il British medical Journal ha recentemente pubblicato una overvew, cioè una panoramica che fa le pulci a statine e linee guida. Gli autori (Paula Byrne, John Cullinan e Susan Smith) hanno analizzato, sulla base di vari studi, l’uso delle statine per capire se i conti tornano. E cioè se i benefici che se ne traggono, bilanciano i potenziali danni in pazienti a basso rischio. Sono partiti, indagando sugli effetti benefici nei soggetti che non avevano sviluppato malattie cardiache. Nel loro lavoro si sono focalizzati sulle modifiche alle linee guida europee sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari dal 1987 al 2016. Per farlo si sono riferiti a una coorte di anziani in Irlanda, rilevando così che il 30 % di ultracinquantenni utilizzava statine e, di questi, due terzi per la prevenzione primaria. Tanti, per non interrogarsi sulla reale esigenza di assumere le statine. Ma sul prossimo numero di salute, in edicola martedì 18, parleremo anche di ipnosi e di come in alcuni casi può sostituire l'anestesia in sala operatoria; di malattie rare e di come usare l'areosol, evitando i rischi del fai da te. Faremo inoltre un viaggio particolare in un "museo tattile", dove le opere d'arte sono a misura di pazienti non vedenti. E così un'opera di Van Gogh diventa un modellino fatto di sedie, specchi e stoffe da esplorare con le mani. Fonte: La Repubblica