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Lettini abbronzanti causano un incremento di vitamina D nel sangue, ricerche lo dimostrano

I lettini abbronzanti sono in grado di generare più vitamina D di quanto si pensi. Questo è quanto emerge dalla ricerca pubblicata dal Dott. Michael Holick’s Group all’Università di Boston. Il gruppo di studiosi ha preso in esame 15 persone fra i 20 ed i 53 anni monitorando i livelli di Vitamina D nel sangue dopo ognuna delle tre sedute di abbronzatura a settimana alle quali sono state sottoposte. Ecco i risultati: un aumento del 50% di vitamina D dopo una settimana di tre sedute abbronzanti; un aumento di 150% di vitamina D dopo 5 settimane di sedute abbronzanti. ( tre sedute a settimana ). Non esiste un altro trattamento naturale che possa generare gli stessi effetti. Tre sedute abbronzanti a settimana liberano negli individui un equivalente di 30.000-75000 unità internazionali di Vitamina D ( il range di misurazione dipende anche dal tipo di pelle ed altri fattori).

Questi livelli non possono essere raggiunti attraverso nessun’altro sistema. Anche il salmone fresco, molto utilizzato per il suo elevatissimo contenuto di Vitamina D, ha un massimo di 1.000 IU di questa vitamina, quindi di molto inferiore alla quantità presente nel sangue che una seduta abbronzante è in grado di generare. Il livello minimo di Vitamina D raccomandato è di 40-60 ng/ml ( nanogrammi per millilitro) . Molti medici specializzati si riferiscono a questa quantità minima, rintracciabile solo nelle persone che vivono all’aria aperta in aree del mondo con una buona insolazione. Le ricerche condotte dimostrano che gli utilizzatori di solarium hanno in media il 90% di Vitamina D in più rispetto a chi non fa sedute abbronzanti.

Fonte: SmartTan.it

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