Se il farmaco viene assunto per almeno tre mesi il pericolo di sviluppare il disturbo oculare è più alto del 27% Il rischio di sviluppare la cataratta aumenta se si fa uso di statine, i farmaci utilizzati per trattare le problematiche cardiovascolari: è quanto emerge da uno studio Usa pubblicato su JAMA Ophthalmology. Per giungere ai loro risultati i ricercatori hanno esaminato più di 46?mila cartelle cliniche (circa 13 mila?di utilizzatori di statine e circa 32 mila di non utilizzatori). Dati alla mano, hanno dimostrato che chi aveva assunto statine per almeno tre mesi aveva un rischio maggiore del 27% di sviluppare la cataratta rispetto a chi non aveva mai fatto uso del farmaco. Poiché sono la fascia di popolazione più a rischio di problematiche cardiovascolari e, allo stesso tempo, più a rischio cataratta - disturbo che interessa un over65 su tre -, le persone anziane sono risultate le più vulnerabili. "Il rischio di sviluppo di cataratta aumenta tra gli utilizzatori di statine rispetto ai non utilizzatori - scrivono gli autori dello studio -. Il rapporto rischio-beneficio della terapia con statine, in particolare per la prevenzione primaria , deve essere attentamente valutato, e sono necessari ulteriori studi”. La spiegazione alla base dell’associazione uso di statine/insorgenza di cataratta, concludono i ricercatori, potrebbe fondarsi sul fatto che il colesterolo è necessario per la salute delle cellule dell’occhio e per la trasparenza del cristallino. Fonte: Il Sole 24Ore