Conosciuto come fico d’India ( Opuntia spp ), le foglie ed i frutti di questa pianta del deserto possono essere raccolti e consumati per trattare una varietà di condizioni tra cui il diabete, l’obesità, le malattie cardiovascolari e l’infiammazione. Originario delle zone montane del Messico, il fico d’India è stato utilizzato fin dall’antichità come una medicina potente, così come una fonte di cibo quotidiano. Molti dei vantaggi nutrizionali della pianta sono attribuiti al suo habitat, vale a dire, al terreno vulcanico e all’ alta quota dove cresce naturalmente. Gli Aztechi consideravano il fico d’India, un cibo per guerrieri e re. Ai giorni nostri, gli appassionati di salute hanno abbracciato questo superfood per aumentare la resistenza, migliorare la salute e mantenere un peso sano. Vantaggi per la salute del fico d’India La scienza sta cominciando a riconoscere il fico d’India come un alimento benefico e terapeutico per molti disturbi di salute. Uno degli usi più interessanti è il trattamento del diabete. E’ a basso indice glicemico e alto contenuto di fibre. Abbassa i livelli di zucchero nel sangue, contribuendo ad un peso sano e tenendo a bada il diabete. Inoltre, la ricerca pubblicata in Chemistry Central Journal ha scoperto che il consumo di fichi d’India aumenta i livelli plasmatici di vitamina C e riduce sia il colesterolo che i trigliceridi -. che è una buona notizia per coloro che sono preoccupati per la malattia cardiovascolare. Come ulteriore vantaggio, gli steroli vegetali presenti nel fico agiscono come antiossidanti nel sistema, riducendo l’infiammazione e prevenendo la formazione della placca sulle pareti dei vasi sanguigni. Cosa c’è di più ? I flavonoidi presenti nel fico d’India minimizzano il carico di radicali liberi, riducendo lo sforzo del fegato e aumentando l’immunità generale. Dal momento che frutta e foglie della pianta sono cariche di polisaccaridi sotto forma di pectina, emicellulosa e mucillagini, lenisce e ricopre il tratto digestivo, allevia la costipazione così come le ulcere. Fonte: Medi Magazine