Evitare alla pineale di invecchiare pare quindi ritardare l'invecchiamento dell'intero organismo. Il livello di melatonina contenuto nel sangue declina rapidamente con l'ètà. Nell'uomo il trapianto di pineale è arduo in quanto ci sono enormi problemi di rigetto. Ovviamente la rimozione della ghiandola pineale è comunque un estremo rimedio. Un intervento anti età costante nel tempo, grazie all'opera graduale di una molecola come la melatonina sarebbe possibile. La melatonina potrebbe rendere del tutto inutili una certa parte di farmaci attualmente in circolazione.Date le proprietà della melatonina di essere sia idrosolubile che liposolubile (proprietà rara in natura), la molecola è in grado di diffondere in ogni parte dell'organismo, superando persino la barriera ematoencefalica del cervello e quella placentare, proteggendo dunque qualsiasi cellula del corpo. Ciò la rende di gran lunga versatile ed è la più potente rispetto agli antiossidanti conosciuti. Inoltre, la melatonina è presente in concentrazioni relativamente elevate nel nucleo cellulare, associandosi strettamente alla molecola di DNA: pur non conoscendo la modalità di questo legame, si è scoperto che la melatonina possiede una capacità senza pari di proteggere le molecole di DNA dai radicali liberi. Potrebbe quindi risultare un fattore chiave nella prevenzione del cancro. La melatonina protegge la ghiandola pineale dall'invecchiamento, avendo una potente azione antinvecchiamento sulla ghiandola. Questo è dimostrato sui topi da studi scientifici. In caso di somministrazione di melatonina dall'esterno, la ghiandola pineale invecchia meno rapidamente, rallentando tutto il programma di deterioramento dell'organismo. La ghiandola pineale mantenuta giovane rallenta l'invecchiamento dell'intero organismo ----> la melatonina rallenta l'invecchiamento della pineale mettendola a riposo, la quale sembra impartire l'ordine di invecchiare, questo in evidenza il concetto. Infatti se la melatonina è somministrata dall'esterno, la ghiandola pineale non ha più bisogno di produrla, rallentando il proprio invecchiamento e adempiendo per intero alla produzione di altre importanti sostanze come ad es. il TRH E' dimostrato che la melatonina non presenta effetti tossici neppure se venisse somministrata in quantità di diversi cucchiai al giorno! Se il livello di melatonina risulta basso, la somministrazione esogena (dall'esterno) rimpiazza la carenza; se il livello endogeno (già presente nell'organismo) risulta alto, la somministrazione ulteriori di melatonina non ha alcun effetto, l'organismo trattiene la dose sufficiente, eliminando con le urine il resto. Da studi scientifici si è dimostrato inoltre che la melatonina normalizza i livelli di zinco nell'età avanzata. Pare altresì che assumendo melatonina ogni parametro risulta migliorato. La melatonina servirebbe quindi anche a non invecchiare. Perché impedisce al "centro di smistamento" nella ghiandola pineale (che in realtà una ghiandola non è) di non deteriorarsi, e quindi a non poter far più partire gli impulsi che regolano i ritmi naturali del giorno e della notte, quelli che ci mantengono sincronizzati ogni istante, tramite il sistema ormonale, con l’ambiente in cui viviamo. Se ci allontaniamo da questo ambiente naturale, invecchiamo più rapidamente. La realtà del mondo in cui si vive ci sfugge in quanto ne siamo una parte integrante. Noi navighiamo in una dimensione della quale ignoriamo la natura ed i confini, ed i nostri unici punti di riferimento sono solo i ritmi scanditi dal giorno, dalla notte e dalle stagioni. Si scrive che è del tutto innocua anche a dosi altissime e per periodi lunghissimi. Esistono lavori documentatissimi, ma non vengono mai citati. Tuttavia bastano pochi milligrammi di melatonina (al massimo 3) per mettere la pineale " a riposo " durante la notte e proteggere quindi la pineale, il nostro centro di smistamento ormonale, dalla senescenza. Non invecchiando la pineale, non possiamo invecchiare o, almeno, il processo dell’invecchiamento non sarà mai più come lo abbiamo visto e vissuto fino ad ora. Fonte: Anagen.net