Essere sovrappeso o obesi durante la mezza età, tra i 40 e i 45 anni, aumenta dell'80% il rischio di sviluppare l'Alzheimer e altre forme di demenza. A sostenerlo è uno studio pubblicato su Neurology dai ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma (Svezia). La ricerca è stata condotta su 8.534 gemelli di 74 anni di età media. I partecipanti sono stati raggruppati in base al loro indice di massa corporea (o Bmi, dall'inglese Body mass index): sottopeso (Bmi inferiore a 18,5), normopeso (Bmi tra 1,8 e 24,9), sovrappeso (Bmi tra 25 e 30) e obesi (Bmi oltre 30). Tra i soggetti sottoposti allo studio circa il 30% (2.541 persone) era stato sovrappeso o obeso tra i 40 e i 45 anni.Nel corso dell’esperimento gli studiosi hanno scoperto che solo il 26% di coloro che, a quarant'anni, erano stati sovrappeso non avevano fatto registare l'insorgenza dei sintomi della demenza, contro un 39% che aveva sviluppato diverse forme di declino cognitivo e un altro 36% che aveva ricevuto la diagnosi di "demenza discutibile” (soggetti che mostrano deterioramento di alcune funzioni cognitive, compresa la memoria, anche senza deterioramento delle capacità funzionali). “Attualmente 1,6 miliardi di persone al mondo è obeso o in sovrappeso e oltre il 50% degli adulti europei e statunitensi rientra in questa categoria - spiega Weili Xu, che ha guidato lo studio -. La nostra ricerca rafforza l'idea che restare in forma durante la mezz'età potrebbe ridurre il rischio di demenza". Fonte: Il Sole 24Ore