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Ricerca: ecco perché mirtilli e frutti di bosco proteggono il cervello dall'Alzheimer

Studio importante e al di sopra delle critiche. Le donne che durante la vita sono solite consumare frutti di bosco sono più protette dal declino cognitivo legato all'età. Parliamo di mirtilli, lamponi, fragole e delle bacche del bosco. Un grande studio americano si accorge ora chi li mangia almeno una volta alla settimana migliora la memoria e l'attenzione ma anche la capacità di avere una buona attività intellettuale, di imparare nuove cose e di usare molte parole quando si parla. Sono proprio le funzioni che purtroppo tendono a declinare quando si invecchia.

Una tazza alla settimana per le fragole, mezza tazza per i mirtilli. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Annals of Neurology, una delle riviste più lette dagli specialisti. La notizia è stata ripresa da molti media americani, tra cui Time. Le sostanze contenute nelle bacche cui si attribuisce l'effetto positivo sul cervello sono le antocianidine: sappiamo che una volta introdotte nell'organismo si accumulano a livello dell'ippocampo, la struttura cerebrale responsabile dell'apprendimento e della memoria. Le antocianidine, inoltre, sono sostanze anti-infiammatorie e contrastano la formazione di radicali liberi. E' possibile che la protezione sul cervello derivi proprio da queste azioni anti-invecchiamento. Non si chiedono grandi sacrifici perché fragole e mirtilli sono anche buonissimi: basta pensarci almeno una volta alla settimana.

Fonte: L'altra medicina