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La Pfizer finanzia studio per dimostrare che olii di pesce e d’oliva non sono utili per il cuore

Un nuovo studio pubblicato sul New England Journal of Medicine pretende di dimostrare che l’olio di pesce non è in grado di fornire alcun beneficio nella prevenzione delle malattie cardiache. Lo studio è stato condotto senza utilizzare placebo (ma olio d’oliva) e con modifiche dei parametri di ricerca nel corso dello studio in atto: questo significa barare! Un pò come scegliere dentro il mazzo le carte che ti servono per vincere, prima che la partita finisca! Già, perchè durante lo studio si sono resi conto che la gente non moriva così velocemente come avevano previsto di dimostrare all’inizio! E alla fine, invece di mettere in evidenza la diminuzione della mortàlità, cambiano gli endpoint e offrono semplicemente una conta del numero di ictus e infarti. Chi ha finanziato per fare uno studio da spazzatura sono le seguenti case farmaceutiche: Pfizer, Società Prodotti Antibiotici e Sigma-Tau.

Lo scopo reale della ricerca

I ricercatori vengono pagati se dimostrano le tesi di chi li paga. Poco importa se le informazioni che saranno poi divulgate ad una classe medica, saranno fasulle e metteranno a rischio la vita delle persone! Il ricercatore si trova nelle condizioni per cui l’interesse per la ricerca della verità viene superato dalla necessità economica: come trovarsi tra l’incudine e il martello! Le case farmaceutiche hanno tutto l’interesse a finanziare la ricerca che può attirare l’attenzione di potenziali pazienti e medici sui farmaci. Pfizer infatti vende il Lipitor, un farmaco per ridurre il colesterolo. L’olio di pesce e l’olio d’oliva sono entrambi in concorrenza con Lipitor. Quindi, uno studio che serva a sfatare direttamente le affermazioni sui benefici per il cuore di questi olii è proprio l’ideale! Ebbene, siamo alla frutta… Le case farmaceutiche possono permettersi il lusso di finanziare uno studio fasullo per confutare migliaia di studi che dicono l’esatto contrario. Inoltre vengono spesi milioni di dollari per foraggiare giornali, medici e riviste specializzate per promuovere lo studio stesso. Per cosa? Ma per poter vendere farmaci brevettati, è chiaro. Mi chiedo allora, dove andranno a finire i soldi che vengono raccolti ad esempio per la ricerca contro il cancro! In questo video il dottor John Rengen Virapen, ex-dirigente di una casa farmaceutica, ammette e confessa le frodi perpertrate a danno della popolazione, medici compresi.

Fonte: ComeMigliorare.com