×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 905

La melatonina delle noci protegge da tumori e malattie cardiovascolari

Una ricerca condotta da The University of Texas Health Science Center di San Antonio mostra che le noci contengono una buona concentrazione di melatonina, un ormone che protegge le nostre cellule dal danno ossidativo. “Relativamente pochi alimenti sono stati esaminati per il loro contenuto di melatonina” afferma il Dr Russel Reiter, professore di biologia strutturale e cellulare del Health Science Center. “I nostri studi dimostrano che la noce contiene melatonina, che viene assorbita dal nostro organismo dopo la digestione. La melatonina aumenta la capacità di resistere allo stress ossidativo dovuto a molecole tossiche note come radicali liberi”. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nutrition. Molte malattie legate all’invecchiamento come l’Alzheimer e il Parkinson sono causate da radicali liberi. Una nuova teoria afferma che l’invecchiamento è il risultato di cambiamenti degenerativi dei tessuti dovuti ai danni da radicali liberi. La melatonina ha la funzione di contrastare l’effetto di queste pericolose molecole.

“La melatonina si trova in tutti vertebrati e gli invertebrati, ma anche nelle alghe, nelle muffe e nei batteri” dice il dr Reiter. “Nel 1995 un paio di pubblicazioni ne segnalavano la presenza anche nelle piante. Questo vuol dire che non solo la produciamo nel nostro corpo, ma anche che la assumiamo con l’alimentazione”. Le noci, inoltre, contengono anche ottime quantità di omega-3, che hanno mostrato di inibire certi tipi di tumore. “Forse i due componenti si potenziano tra loro”, aggiunge il Dr Reiter. Nel mondo vegetale, la melatonina è stata scoperta, sebbene in minime quantità, inizialmente nelle patate, nel mais e nei pomodori. La noce ne ha molta di più, ma ancora non sappiamo quante ne dobbiamo mangiare per assumere una dose “terapeutica” di melatonina. La melatonina è meglio conosciuta come integratore per favorire il sonno. La ghiandole pineale del nostro corpo secerne una piccola quantità di questo ormone durante il giorno e una quantità maggiore durante la notte. Man mano che invecchiamo, i livelli notturni di melatonina si riducono, spesso compromettendo il sonno. Anche i danni da radicali liberi aumentano con l’età, mentre la melatonina decresce.

Fonte: Dr. Francesco Perugini Billi