Un gruppo di sostanze presenti nelle mele può proteggere il cervello dal tipo di danno che causa malattie degenerative come l’Alzheimer e il Parkinson, secondo due nuovi studi dell’Università di Cornell. Gli studi mostrano che la quercetina, definita un “fitonutriente”, è in grado di proteggere le cellule cerebrali di topo quando sottoposte a insulti ossidativi in esperimenti di laboratorio. I fitonutrienti, come l’acido fenolico e i flavonoidi, proteggono la mela contro i batteri, i virus e i funghi e sono responsabili delle proprietà antiossidanti e antitumorali del frutto. La quercetina è il flavonoide principale nella mela. Gli antiossidanti aiutano a prevenire il tumore, eliminando radicali liberi e inibendo la produzione di sostanze che danneggiano le cellule normali. “Gli studi mostrano che il consumo di mele non solo aiuta a ridurre il rischio di cancro, come hanno già mostrato studi precedenti, ma che una mela al giorno può fornire un’importante sostanza bioattiva che può giocare un ruolo fondamentale nel ridurre il rischio di malattie neurodegenerative” afferma Chang Y. "Cy" Lee, professore di scienza dell’alimentazione dell’Universtità di Cornell. In uno studio, recentemente apparso online e che dovrà essere pubblicato sul numero di Novembre/Dicembre 2004 del Journal of Food Science (69 (9): S357-60), Lee e collaboratori hanno comparato il modo con cui due gruppi di cellule neuronali di topo reagivano all’esposizione di perossido di idrogeno, una comune sostanza stressogena. Solo uno dei due gruppi venne pretrattata con diverse concentrazioni di estratti fenolici di mela. I ricercatori hanno scoperto che più alta era la concentrazione di estratto fenolico e maggiore era la protezione della cellula nervosa nei riguardi dello stress ossidativo. “Quello che abbiamo scoperto è che i fenoli della mela, che sono antiossidanti naturali presenti nelle mele fresche, sono in grado di proteggere le cellule nervose da insulti neurotossici” ha detto Lee. In un altro studio Lee e il collaboratore Ho Jin Heo hanno approfondito l’azione della quercetina, concludendo che questa deve essere la principale sostanza benefica della mela. Infatti, hanno costatato che la quercetina è molto più efficace della vitamina C nel proteggere le cellule nervose dai danni da perossido di idrogeno. La quercetina è soprattutto presente nelle mele, nei mirtilli e nelle cipolle. Questo secondo studio sarà pubblicato sul numero di Dicembre della rivista Journal of Agricultural and Food Chemistry. Anche altri precedenti studi hanno associato sostanze attive nella frutta e verdura con la riduzione del cancro e delle malattie cardiovascolari. Ben note sono anche le loro proprietà antiallergiche e antinfiammatorie. Sebbene il Dr Lee sottolinei che questi studi sono stati condotti in laboratorio e non sull’uomo, egli non esita a raccomandare un consumo di mele maggiore nella dieta di tutti i giorni, così come ortaggi e altra frutta fresca. “Davvero, ho motivo di credere che una mela al giorno toglie il medico di torno” afferma. Fonte: Dr. Francesco Perugini Billi