Un nuovo studio, presentato al meeting European Society di Hipertension di Londra, dimostra che l’integrazione di vitamina D può ridurre la pressione sanguigna in pazienti con ipertensione. La vitamina D è importante soprattutto per la salute delle ossa ( è coinvolta nel metabolismo del calcio e del fosforo) ed alla carenza di vitamina D è associata un’ampia gamma di malattie tra cui alcuni tipi di cancro, depressione, diabete, oltre sclerosi e malattia cardiovascolare. Anche se la vitamina D è presente in alcuni alimenti, la maggior parte viene prodotta nella pelle, in reazione alla luce solare. Inoltre la carenza di vitamina D è associata ad alta pressione arteriosa. Un team di ricercatori danesi ha condotto uno studio randomizzato, controllato con placebo, che dimostra che supplementi di vitamina D, possono ridurre la pressione sanguigna, in pazienti ipertesi. La ricerca è stata realizzata su 112 pazienti ipertesi ed ha dimostrato che coloro che hanno assunto vitamina D per 20 settimane, hanno mostrato una significativa riduzione della pressione sistolica centrale. I ricercatori sottolineano che si tratta di un primo studio che quindi deve essere confermato, ma è potenzialmente interessante come parte di una strategia globale per la gestione dell’ipertensione, nei pazienti con bassi livelli di vitamina D. Fonte: Medi Magazine