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Conosciuto anche come eczema seborroico, è una forma di dermatite ad andamento cronico-recidivante che attacca le zone ricche di ghiandole sebacee. Tra le più colpite sicuramente il cuoio capelluto, il viso, il condotto uditivo, il torace e l'area ano-genitale. Una patologia che non risparmia nessuno, dalla “crosta lattea” (nei neonati) agli adolescenziale, sino alla fascia 30-60, la dermatite seborroica colpisce sicuramente i maschi più delle femmine. Un disturbo dermatologico scaturito dalla sostanza oleosa (sebo) prodotta dalle ghiandole sebacee e responsabili della lubrificazione dell’impermeabilizzazione della pelle. Queste, fanno parte del sistema tegumentario, formato da pelle, capelli e unghie e preposto alla protezione della pelle da insulti ambientali o fisici. Tra i principali tratti distintivi di questa patologia i classici sintomi come prurito, dolore, desquamazione, rossore, forfora (seborrea). L’infiammazione di queste ghiandole è un fenomeno diffuso seppur sotto-diagnosticato. La causa scatenante poi è quasi sempre una combinazione di diversi fattori come la predisposizione genetica, il clima freddo e secco, lo stress o addirittura il sintomo di un malessere fisico generale ovvero, indicatore di problemi di salute di varia natura. Come anche l’assetto e le eventuali variazioni ormonali potrebbero influenzarne la comparsa e la riacutizzazione a distanza di tempo.

Ne soffre il 5% della popolazione mondiale. Un’infezione, ma non contagiosa tantomeno sintomo di scarsa igiene personale, tuttavia potrebbe degenerare in un disturbo cronico se non trattato con la dovuta attenzione. Malattie del sistema immunitario, condizioni ormonali e carenza vitaminica sono alcune delle ipotesi più accreditate per la sua comparsa. Precursore della psoriasi, a volte si manifesta come “rosacea”. I suoi bersagli preferiti, oltre ai giovani, anche i soggetti affetti da altre patologie: patologie neurologiche, come il morbo di Parkinson, l’HIV/AIDS (ove spesso si presenta con sintomi particolarmente severi), persone con precedenti di ictus o infarto o quelli che fanno uso frequente di determinati farmaci. Influenza inoltre, in maniera negativa le nostre difese indebolendo anche il sistema immunitario causando stress, insonnia e depressione. Per non trascurare le possibili complicanze costituite in prevalenza da infezioni batteriche o fungine secondarie. Creme e lozioni ad hoc ricche di proprietà emollienti e riepitelizzanti rappresentano degli ottimi compagni di battaglia nel contrasto quotidiano a questo fastidioso disturbo. Tra gli altri rimedi l’esposizione ai raggi UVA e UVB, in grado di limitare la proliferazione dei funghi presenti sulla pelle e integratori a base di acidi grassi omega 3 (come confermato da un serie di studi in materia). Insomma, pochi pratici rimedi e uno stile di vita sano caratterizzato da una corretta alimentazione e privo di cattive abitudini

 Eczema? No, grazie!

Gloria Mosconi, biologa e nutrizionista, in un’intervista esclusiva a Life 120 fa luce sulla natura di quest’infiammazione e spiega quali sono le misure preventive da osservare in caso di dermatite seborroica e come prevenire questo fastidio.

1) Cos’è l’eczema seborroico e quali zone colpisce?

La dermatite seborroica è una malattia infiammatoria della cute che colpisce gli adolescenti, ma non solo…. Si tratta di una forma di infiammazione delle ghiandole sebacee delle zone in cui l’organismo ne è particolarmente ricco e accompagnata da una forma di eritema sottostante. Le zone maggiormente coinvolte in quanto definite appunto zone sebacee, sono il cuoio capelluto, il volto, i solchi del naso, il solco retroauricolare, la zona sternale, e la regione interscapolare. Spesso invalidante sotto il profilo delle relazioni sociali.

2) Quali sono i principali sintomi di questa dermatite?

È una malattia caratterizzata dalla presenza di arrossamento, prurito e squame dall’aspetto grasso, untuoso, dal colorito prevalentemente giallastro e dalle dimensioni grandi. Possiamo distinguerla dalla forfora perché quest’ultima si presenta a squame, ma dallo spessore più sottile e di dimensioni più piccole e che in genere non si accompagnano né all’eritema sottostante né al prurito. Per quanto riguarda le fasce di età che possono essere colpite da questa condizione patologica molto fastidiosa, gli esperti la definiscono Bimodale: c’é un picco in corrispondenza dell’età neonatale per il passaggio degli ormoni dalla mamma al figlio, che corrisponde alla formazione della crosta lattea, o nella zona del pannolino, e che normalmente si risolve spontaneamente entro il primo anno di età. L’altra fascia di età colpita è quella della pubertà, per la produzione di ormoni sessuali maschili, in particolare il testosterone, avente attività stimolante sulle ghiandole sebacee a produrre sebo, e che rappresenta un terreno di coltura di un fungo, ma per essere più precisi si tratta in verità di un lievito, dal nome Malassezia, riconosciuto come agente eziologico responsabile della caratteristica desquamante della dermatite seborroica.

3) Come si origina quest’infiammazione cronica della cute e come bisogna intervenire?

È necessario chiarire che in realtà nella dermatite seborroica il problema non è legato esclusivamente all’eccesso di sebo ma alla alterazione della qualità della produzione di sebo, in cui è appurato che le persone che soffrono di questa malattia, presentano una miscela di grassi diversi da come normalmente dovrebbe essere, in cui si riscontra una bassa quantità di acidi grassi liberi, di squalene e di ceramidi ed un aumento invece del colesterolo e dei suoi derivati. Questo si individua come un aspetto predisponente all’insediamento della Malassezia che prolifera nelle ghiandole sebacee e che normalmente saprofita, diventa patogeno, scatenando un processo infiammatorio, nel quale il sistema immunitario, grande difensore dell’organismo, non è in grado di controllare. Vien da sé che avere un sistema immunitario sano e controllato da un corretto stile di vita porta sempre ad avere un risultato ottimale nell’insorgenza o nel controllo di malattie su base infiammatoria.

DERMATITE SEBORROICA, come ci aiuta l'alimentazione

4) La dermatite seborroica che coinvolge il cuoio capelluto può espandersi in altre zone?

Anche nel cuoio capelluto la malattia si manifesta nella stessa modalità, con turnover cellulare elevato, ovvero con una veloce riproduzione cellulare, causa della formazione di squame che caratterizzano la malattia. Quella del cuoio capelluto, è una zona frequentemente colpita da questa malattia, che può esordire in una o più aree del corpo ricche di ghiandole sebacee per poi rimane circoscritta oppure estendersi anche in altre zone. È solo il fattore predisponente dell’individuo che favorisce o meno l’espansione della malattia in altre zone del corpo. Inoltre va precisato che la dermatite seborroica non è una malattia contagiosa.

5) Quanto è importante l’utilizzo di prodotti cosmetici ad hoc come ad esempio uno shampoo dermo-equilibrante?

I consigli per il trattamento, e quando è necessario per la terapia, dipenderanno dalla gravità, diffusione ed estensione della malattia. Può essere circoscritta e limitate a poche o piccole aree del volto, quindi saranno sufficienti trattamenti solo topici con creme e detergenti specifici aventi azione antimicotica e antinfiammatoria. Nei casi in cui è più diffusa e in cui la caratteristica desquamante (sinonimo di una forte azione di questo fungo protagonista, la Malassezia), risulti essere più evidente, allora si consiglia di interpellare lo specialista dermatologo affinché possa impostare una terapia più specifica. Fra i prodotti topici noti come vantaggiosi per il trattamento, riscontriamo l’allume di potassio, acido glicirretico estratto dalla liquirizia da utilizzare sotto forma d lozione. Fra le altre sostanze naturali ad azione antimicrobica ad ampio spettro che possiamo utilizzare sia per i capelli che per il corpo e che permettono di controllare l’infiammazione e la proliferazione del lievito evidenziamo l’Argento Colloidale, la melissa e calendula per una azione lenita e calmate del prurito e pizzicore.

6) Pur non essendo necessariamente legata a patologie sottostanti è comunque più frequente in determinati soggetti?

Uno dei fattori fortemente correlato a questa malattia è lo stress. Tutti i fattori stressanti sono causa di una riacutizzazione della malattia o l’accensione della malattia stessa. Inoltre il clima è un aspetto da non trascurare e favorisce il miglioramento durante l’estate e il peggioramento durante l’inverno. Inoltre la dermatite seborroica può essere correlata nelle ragazze alla Sindrome dell’Ovaio Policistico che è quella condizione in cui si verificano squilibri dell’assetto ormonale che saranno causa di Iperandrogenismo vale a dire una eccessiva produzione di ormoni maschili, in particolare di testosterone, da parte delle ghiandole endocrine, surrene ed ovaie che come abbiamo detto ha una azione stimolante sulle ghiandole sebacee. Inoltre, negli anni 80, si è scoperta una ulteriore correlazione tra la HIV e la malattia in esame, che emergeva come una delle prime manifestazione cliniche non nei sieropositivi ma in presenza di malattia da HIV conclamata. La stessa cosa successa con la malattia di Parkinson e la giustificazione plausibile da parte dei medici è stata proprio la correlazione dello status del sistema immunitario in questi soggetti. Infatti laddove il sistema immunitario risulti essere deficitario, l’organismo risulterà maggiormente predisposto a sviluppare una condizione di infiammazione con una maggiore predisposizione alla proliferazione della Malassezia che come abbiamo visto, è in grado di colonizzare le aree seborroiche favorendo così la comparsa della malattia. Lo stesso discorso vale per molti di quei casi in cui si evidenzia una condizione di infiammazione importante e/o di immunosoppressione. È importante tenere sotto controllo il processo infiammatorio perché la dermatite seborroica è una malattia recedivante; gli accorgimenti, oltre ai prodotti topici e/o farmacologici nei casi in cui fosse necessario, sono anche di natura alimentare consigliando di evitare prima di tutto, cibi piccanti e bevande alcoliche che possono avere una azione di dilatazione dei pori della pelle. Gli esperti inoltre riconoscono una sostanza, la biotina nota anche come vitamina B7, molto efficace nella riduzione della malattia. E’ un coenzima coinvolto nel metabolismo dei grassi, ed ha dimostrato la sua azione anche nella seborrea del cuoi capelluto sempre lavorando in associazione quindi in sinergia con prodotti dermatologici specifici. La dermatite deborroica è una malattia cronica dove si denota un miglioramento spontaneo con l’avanzare dell’età legato al decadimento degli ormoni soprattutto nel sesso maschile, mentre nel sesso femminile, con la menopausa e il crollo degli estrogeni, si può andare incontro ad un relativo iperandrogenismo con una riacutizzazione della malattia. A volte può essere associata o preceduta da Psoriasi; altre volta invece si presenta come la Rosacea. Questo è il motivo per cui le due condizioni sono confuse o possono manifestarsi contemporaneamente.

RIPRODUZIONE RISERVATA LIFE 120 © Copyright A.R.

Per approfondimenti:

Humanitas "Dermatite seborroica"

Mayo Clinic "Seborrheic dermatitis"

Elle "Dermatite seborroica, 10 efficaci rimedi naturali"

Wikipedia "Dermatite seborroica"

Alimentazione Gazzetta "Vitamine per la pelle, nella dieta e nelle creme: quali sono le più utili?"

Wikipedia "Pelle"

Starbene "Salute della pelle e alimentazione"

Gazzetta Act!ve "Zuccheri, ecco perché troppi fanno male. Quali sono i benefici di una dieta che ne è priva?"

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Pubblicato in Informazione Salute