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È ormai noto il ruolo fondamentale del sistema immunitario, nella cura e nella prevenzione. E di conseguenza anche della funzione svolta dai micronutrienti (come le vitamine) che ne costituiscono la principale linea di difesa e di attacco nella lotta contro le infezioni. Infatti, da sempre, la nostra unica e principale difesa natura è proprio questo sofisticato sistema di allarme che, per buona parte (circa il 70%), si trova nel nostro intestino. Messo a dura prova e indebolito da una serie di fattori esterni quali inquinamento di aria e acqua, alimentazione sbilanciata, stress e l’abuso dei farmaci. Secondo i dati riportati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il sistema immunitario della popolazione a livello mondiale e, ancora più, di quella del mondo occidentale, è stato pericolosamente indebolito, soprattutto quello della fascia over 65. Detto e fatto, questo crollo delle difese apre le porte ai microrganismi patogeni, virus inclusi, spianando la strada alle pandemie.

Come dimostrano anche gli studi di Luc Montagnier, medico, biologo, virologo e docente all’Istituto Pasteur e co-scopritore del virus dell’AIDS e premio Nobel per la medicina nel 2008,  emerge, in modo evidente, che sostenere e favorire le capacità del sistema immunitario dei singoli individui permette la protezione dai virus, talvolta capaci di mantenersi asintomatici. E quindi perché non dovrebbe essere lo stesso anche per il Covid-19? «Sostenere il Sistema Immunitario sembra comunque una scelta logica, se non addirittura essenziale, e questo, avrebbe dovuto essere il primo gesto di prevenzione da compiere e da diffondere, prima di pensare alle misure di barriera che – lo ripeto per non essere frainteso – sono certamente utili, ma restano ahimè misure troppo deboli e tardive di fronte a un’epidemia così grave, aggressiva e rapida» spiega Philippe Lagarde, medico specializzato in oncologia, conosciuto in tutto il mondo per le sue idee e tecniche innovative di applicazione delle cure per il cancro e per il suo impegno sociale verso le persone affette dalla malattia.

Uno scudo contro la pandemia

Vediamo ora in che modo interviene il nostro sistema immunitario nel contrasto alle infezioni. «Il nemico numero 1 – ricorda Lagarde riportando le parole del biologo francese Jean-Marie Pelt, scomparso qualche anno fa del nostro sistema immunitario sono i radicali liberi (frammenti di molecole altamente reattive, ndr) che non devono accumularsi in alcun modo. Il corpo deve distruggerli perché sono iper-tossici. Sono quelli che sono coinvolti nella genesi delle malattie, ma sono anche quelli che promuovono le infezioni batteriche o virali». Infatti, secondo Lagarde, il primo scudo contro la pandemia è proprio il sistema immunitario. Ad agire, per il medico francese, una volta assorbiti, sarebbero i micronutrienti, come appunto le vitamine, gli oligoelementi, i polifenoli, etc.... «Essi agiscono in sinergia tra loro - prosegue l’esperto -, ma anche assieme agli enzimi e ai sistemi antiossidanti della cellula per neutralizzare i radicali liberi costantemente sviluppati all’interno delle cellule». «Questa sinergia è essenziale – continua Lagarde -, eppure viene totalmente trascurata nella lotta alle infezioni, in particolare contro quelle virali». «Le vitamine C, E, A, il selenio, lo zinco, l’acido lipoico, il glutatione e suoi precursori, i carotenoidi (flavonoidi, antociani, tannini) agiscono in sinergia e sono il “nutrimento” di cui il sistema immunitario ha bisogno» conclude il noto oncologo francese.

Ma c’è dell’altro. Per il professor Lagarde, tuttavia, questo non è sufficiente a far funzionare a dovere il sistema immunitario, «non basta cioè consumare la sola vitamina C, anche se in dosi elevate o per via venosa, per far sì che agisca, che sia davvero efficace, dobbiamo farla ‘lavorare’ insieme con tutte le altre molecole antiossidanti: in collaborazione e dunque in sinergia con loro». E quindi, per funzionare, devono appunto lavorare insieme. Da questa premessa emerge chiaramente il legame fondamentale tra salute e qualità dell’alimentazione. Per cui, un’alimentazione sana ed equilibrata, sarebbe la soluzione ideale, alla portata di tutti. A confermare l’ipotesi anche un report dell’OMS: «L’83% della popolazione con più di 40 anni è carente di micronutrienti». Per sommi capi, le difese immunitarie delle persone sono sempre più indebolite e, di conseguenza, meno resistenti alle aggressioni. Su quanto detto, il dottor Lagarde ci da un consiglio: «dai ‘cibo’ alle tue difese, apri gli occhi, se ciò non ti impedirà di incontrare il virus lungo la strada, ti consentirà perlomeno di resistere molto meglio all’infezione».

La resistenza contro l'aggressione esterna

La difesa dell'organismo contro l'aggressione dall'esterno da parte di microrganismi patogeni (virus, batteri, protozoi, funghi) formano nel loro complesso il sistema immunitario. Costituito principalmente da globuli bianchi o leucociti. I leucociti, che derivano da cellule staminali presenti nel midollo osseo e nel tessuto linfoide, intervengono in modi differenti nella difesa dell'organismo: alcuni sono in grado di inglobare l'agente esterno e distruggerlo (fagociti), altri agiscono indirettamente liberando diverse sostanze. «Il nostro corpo è attaccato continuamente dall’esterno da virus, batteri, funghi e solo la nostra pelle riesce a difenderci efficacemente» scrive Adriano Panzironi nel libro “Vivere 120 anni: le verità che nessuno vuole raccontarti”. «Tali microrganismi patologici – continua nel libro - cercano in ogni modo di entrare nel nostro organismo, utilizzando le ferite o le abrasioni, oppure tramite la bocca e il naso o anche l’intestino, dove colonie di batteri patogeni, presenti nel colon, si scontrano con le nostre difese immunitarie».

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Per approfondimenti:

Salute Prevenzione "Nella guerra contro i Virus la scienza si dimentica sempre del Sistema Immunitario

Philippe Lagarde "Libro d'oro della prevenzione: difendere la salute con gli integratori alimentari e le vitamine"

Sapere "I sistemi di difesa dell'organismo"

American Association for the Advancement of Science "Key feature of immune system survived in humans, other primates for 60 million years"

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Pubblicato in Informazione Salute
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