Tra le cause principali di brufoli e pelle grassa. L'acne, o acne vulgaris, è uno dei disturbi della pelle più comuni al mondo, colpisce il 50% degli adolescenti e il 15-30% degli adulti. Per alleviare i sintomi, i rimedi più comuni sono creme, farmaci, alimenti e integratori topici. E in ultimo, ma non meno importante, la vitamina C. Questo nutriente viene spesso aggiunto a molti prodotti per il trattamento e la cura della pelle. Ebbene si, conosciuto anche come acido ascorbico, questa vitamina idrosolubile è preziosa per vari aspetti della nostra salute, tra cui trattamento e prevenzione di tante patologie e disturbi, è fondamentale anche per la pelle. Inoltre, non viene prodotta dal nostro corpo per cui è importante assumerla attraverso una dieta equilibrata e una corretta integrazione. La vitamina C è anche un potente antiossidante, aiuta a neutralizzare i radicali liberi, dannosi per le cellule del nostro corpo. La pelle è sottoposta a continui attacchi da parte dei radicali liberi a causa della sua esposizione agli ambienti interni ed esterni. Tra gli altri fattori che influiscono sulla salute della pelle l’alimentazione, lo stress, il fumo, i raggi ultravioletti (UV) e l'inquinamento.
I principali fattori di rischio? Età, genetica e ormoni. Lo strato superiore della pelle, l’epidermide, contiene alti livelli di vitamina C che svolge un ruolo chiave nella protezione, nella guarigione e nella produzione di nuova pelle. La condizione infiammatoria dell’acne causata da pori ostruiti che spesso sfocia in gonfiore, rossore e pustole (protuberanze infiammate che contengono pus) potrebbe anche essere esacerbata da altri fattori come lo stress ambientale. Senza dimenticare poi le cicatrici post-infiammatorie e i danni alla pelle lasciati dall’acne. Tuttavia, diversi studi mostrano i notevoli benefici di un elevato apporto di vitamina C per il benessere della pelle. Grazie alla sua funzione antinfiammatoria, si rivela anche un potente alleato nella riduzione degli aspetti più fastidiosi dell’acne: gonfiore e rossore. Inoltre, contribuisce a migliorare l'aspetto delle lesioni. Uno studio condotto per tre mesi su 50 persone ha mostrato che il 61% dei partecipanti che hanno utilizzato l’acido ascorbico hanno riscontrato miglioramenti significativi delle lesioni.
Quando l’acne scompare, le cicatrici restano. Come per tutte le malattie, anche la pelle richiede tempo per guarire. Le cicatrici da acne sono generalmente correlate all'acne grave e cistica, ma possono derivare anche da casi lievi. Inoltre, l'acne prolungata, la genetica e la manipolazione fisica nei casi di raccolta e spremitura, possono aumentare la probabilità di cicatrici. Le tre principali tipologie di cicatrici da acne sono atrofici, ipertrofici e cheloidi. Le cicatrici atrofiche causano una perdita di tessuto cutaneo e collagene e appaiono come piccole rientranze nella pelle. Le cicatrici ipertrofiche e cheloidi derivano dalla sovrapproduzione di collagene e appaiono come tessuto cicatriziale spesso e sollevato. La vitamina C contribuisce al trattamento delle cicatrici da acne aumentando la sintesi del collagene, una proteina responsabile della struttura della pelle e vitale per ricostruire dell’epidermide. Di conseguenza, questa vitamina potrebbe accelerare la guarigione delle ferite da acne e ridurre al minimo i segni sulla cute. Inoltre, questo nutriente aumenta la produzione naturale di collagene del corpo ed è benefica per la salute generale della pelle.
VITAMINA C, un concentrato di proprietà e benefici
Oltre a infiammazione e cicatrici c’è di più. La vitamina C favorisce anche la riduzione dell’iperpigmentazione, quelle fastidiose macchie scure sulla pelle causate da acne, raggi UV o altre lesioni. La sua azione interferisce con un enzima chiamato tirosinasi, responsabile della produzione di melanina, un pigmento naturale della pelle. Inoltre, la vitamina C agisce anche come agente schiarente in grado di ridurne la comparsa senza alterare l’incarnato. Tra le principali fonti alimentari di vitamina C: peperoni, fragole, pomodori, broccoli, verdure a foglia verde e agrumi. Altro valido supporto, gli integratori di vitamina C.
La funzione principale della pelle è quella di fungere da barriera contro gli insulti dall'ambiente, e la sua struttura unica riflette questo. La pelle è composta da due strati: lo strato esterno epidermico è altamente cellulare e fornisce la funzione barriera, mentre lo strato dermico, interno, garantisce forza ed elasticità e fornisce supporto nutrizionale all'epidermide. La pelle normale contiene alte concentrazioni di vitamina C, che supporta funzioni importanti e ben note, stimolando la sintesi di collagene e aiutando nella protezione antiossidante contro il fotodamaggio indotto dai raggi UV. È riconosciuto che lo stato nutrizionale sia nei confronti dei macronutrienti che dei micronutrienti è importante per la salute e l'aspetto della pelle. La prova è fornita dalle molte malattie da carenza vitaminica che provocano disturbi significativi della pelle.
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Per approfondimenti:
Il Sole 24Ore "Una pelle nuova con la vitamina C"
NCBI "Adult Acne Versus Adolescent Acne"
Donna Moderna "Vitamina C, l’antiossidante naturale che fa bene alla pelle"
NCBI "The Roles of Vitamin C in Skin Health"
NCBI "Role of Vitamin C in Skin Diseases"
Fanpage "Vitamina C per la pelle: perché fa bene e come usarla"
GQ Italia "La vitamina C è l'ingrediente che rende più bella la pelle questa estate"
LEGGI ANCHE:Vitamina C: la scorta per l’estate, quando le spremute non bastano!
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Una "bomba" di vitamina C: preziosa nel trattamento del cancro
Controllare l'infiammazione fa guarire meglio. Lo dimostra nuovamente una ricerca pubblicata su Medical Hypotheses, che individua il recettore proinfiammatorio per l'insulina a livello cerebrale come co-artefice di una peggior prognosi in caso di trauma cranico. In poche parole, se sei infiammato e hai più insulina del dovuto in circolo (le due cose sono per altro spesso correlate), le tue ferite si ripareranno più lentamente, con un maggior rischio di non guarire affatto. Controllare l'apporto di zuccheri (compresi i dolcificanti artificiali), modulandolo ad esempio con l'aggiunta di qualche proteina (carne, uova, noci...) e fibra (cereali integrali al posto di quelli raffinati), riducendo la propria infiammazione generale, è uno strumento potente per aiutare tutti quei processi anche minori di cicatrizzazione e di guarigione.
Non si tratta solo del trauma cranico, ma anche ad esempio della anche piccola ferita chirurgica, del tatuaggio fatto da poco e di qualsiasi processo di guarigione che sia in corso (dall'influenza, alla cistite, all'afta orale). Con poche semplici attenzioni, quali evitare per qualche giorno di assumere quei cibi che creano infiammazione nel singolo (a questo scopo, eseguendo un test come RecAller Program è possibile individuare a quali alimenti si sia sensibili) o anche abbinare carboidrati e proteine, si possono ottenere grossi risultati in termini di velocizzazione della guarigione e miglioramento del risultato. Avere questo tipo di attenzione nel lungo periodo, anche in maniera più delicata, limitandosi ad esempio a un giorno solo di astinenza settimanale dai cibi che più creano infiammazione, significa invece avere un minimo di riparo e una possibilità in più di essere pronti a reagire a qualsiasi tipo di avversità con slancio, prontezza e vigore. Ridurre la propria infiammazione, anche attraverso il controllo degli zuccheri nel sangue significa quindi sì stare meglio, ma anche guarire meglio e vivere meglio, per lasciare più tempo alle cose che lo meritano.
Fonte: Eurosalus