Salame, speck, mortadella, würstel, prosciutto cotto, pancetta, bacon, insaccati e carni a lunga scadenza. Ma anche pesce marinato e prodotti caseari. Obiettivo: preservarne integrità e colore. L’aggiunta per aumentare e migliorare la conservazione di affettati e insaccati. Composti chimici nemici della salute poiché potrebbero favorire l’insorgenza di tumori. Difatti, nitriti e nitrati contengono composti potenzialmente cancerogini e sono nocivi per il nostro organismo. Sotto il profilo igienico-sanitario, questi conservanti agiscono come antisettici e antimicrobici, difendendo le carni dalla pericolo del botulino. Inoltre, aiutano a preservare gli aromi di questi prodotti, contrastando l’azione dei microorganismi, e quindi, la relativa alterazione. Una pratica antica anche se il loro utilizzo nella realizzazione di questi prodotti si è ridotta intorno agli anni Sessanta e Settanta. Storicamente, i salumi venivano realizzati con il solo impiego di sale e spezie che fungeva anche da “conservanti naturali”. Particolare attenzione, infatti, era data al luogo in cui questi alimenti venivano poi conservati: sulle pareti di queste cantine si formavano muffe cariche di salnitro, in grado di stagionare e conservare perfettamente i questi cibi. Poi con la logica industriale di lavorazione e conservazione, l’impiego di nitriti e nitrati è diventato quasi necessario per garantirne la conservazione da contaminazioni batteriche e stabilizzando aspetto e aromi. Tuttavia, fortunatamente, ancora oggi si possono trovare in commercio salumi e insaccati di qualità realizzati artigianalmente come da antica tradizione ovvero, senza l’aggiunta di conservanti.
Ecco perché mangiare carne fa bene ed è fondamentale per la nostra salute
Inoltre, sulla nocività di questi composti chimici sono stati condotti numerosi studi scientifici. La stessa Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), che fa capo all’Organizzazione mondiale della Sanità, ha riconosciuto queste sostanze come probabilmente cancerogene. Presenti in natura, composte da azoto e ossigeno, utilizzate da tempo in forma sintetica. Le conseguenze negative sulla salute, tuttavia, è dovuto alle possibili trasformazioni chimiche che possono interessare soprattutto i nitriti, molto più pericolosi dei nitrati. I nitrati sono impiegati prevalentemente in agricoltura come fertilizzanti, ma vi si ricorre abbinandoli ai nitriti anche per conservare alcuni tipi di cibi a base di carne. Evidenze scientifiche dimostrano che, l’ingestione elevata o prolungata di nitriti e nitrati negli alimenti aumenta la probabilità di sviluppare tumori allo stomaco e all’esofago. Sconsigliate anche dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti che considera le nitrosammine come uno dei gruppi di sostanze cancerogene più potenti. La trasformazione in metaemoglobina, invece, è pericolosa in particolare per i più piccoli, poiché potrebbe provocare nei bambini scarsa ossigenazione e difficoltà respiratorie. Per contrastare l’azione nociva e le pericolose trasformazioni di nitriti e nitrati negli alimenti, fondamentalmente il contributo fornito dagli antiossidanti, tra cui, il più conosciuto e diffuso è sicuramente la vitamina C. Insomma, un inibitore delle nitrosammine per diminuirne la potenziale nocività. Oltre alla forte raccomandazione nella scelta di prodotti dove non sono presenti queste pericolose aggiunte.
Gli additivi e i conservanti alimentari aumentano il rischio di tumori. Gli additivi sono sostanze che vengono aggiunte agli alimenti, specialmente industriali, per preservarli da contaminazioni microbiche, irrancidimento e per migliorarne l'aspetto e la consistenza. I nitrati e i nitriti, utilizzati soprattutto nella conservazione della carne e degli insaccati, possono subire delle modificazioni chimiche che li trasformano in nitrosammine, molecole potenzialmente cancerogene. Un consumo eccessivo e prolungato di nitriti è associato ad aumento del rischio dei tumori dello stomaco e dell'esofago.
Sono dei composti chimici che vengono aggiunti principalmente ai salumi, dal prosciutto alla bresaola, dal salame al cotechino fino alla mortadella, con la funzione di conservanti e coloranti. In particolare, sono proprio nitriti e nitrati a conferire alla carne del salume il colore rosso vivo. Inoltre impediscono la crescita del botulino, che può provocare botulismo, molto pericoloso», spiega a Gazzetta Active la dottoressa Alice Cancellato, biologa nutrizionista del Centro scienze della natalità e ginecologia oncologica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. Ma perché questi composti sono considerati pericolosi per la salute? «I nitrati e, soprattutto, i nitriti vengono in parte convertiti in nitrosammine, composti con un potere cancerogeno soprattutto per i tumori allo stomaco e all’esofago. Va detto che non tutti vengono convertiti in nitrosammine, ma una parte sì. - Tuttavia, nitriti e nitrati non sono presenti in tutti i salumi - […] il prosciutto crudo di Parma e il San Daniele Dop non li contengono. Però questi prosciutti hanno un’elevatissima presenza di sale». Ma come riconoscerli? L’esperta poi suggerisce di prestare attenzione alle etichette. «C’è una dicitura: la E249, E250 per i nitriti, E251, E252 per i nitrati. Talvolta viene indicata solo la sigla, è bene controllare, perché possono essere aggiunti anche ad alcuni tipi di formaggi per evitare che si gonfino durante la fermentazione».
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Per approfondimenti:
Alimentazione Gazzetta "Nitriti e nitrati, il lato amaro dei salumi. “Contengono composti potenzialmente cancerogeni”
AIRC "Gli additivi e i conservanti alimentari aumentano il rischio di tumori?"
Nature "Impact of meat and Lower Palaeolithic food processing techniques on chewing in humans"
La Stampa "La cottura (e la carne) ci ha resi intelligenti"
Il Giornale "La scienza sbugiarda i vegani: "La carne ci ha resi intelligenti"
Huffington Post "Mangiare carne ci ha resi quello che siamo oggi": una ricerca su "Nature" rivela il ruolo centrale nell'evoluzione dell'uomo"
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