Cacao e derivati: il cioccolato, antidepressivo naturale e alleato di cuore e arterie

Considerato il cibo degli dei. Le sue origini antichissime risalgono a più di 6.000 anni. La sua storia si interseca con quella dei Maya, che furono i primi agricoltori a coltivare la pianta del cacao. Dopo i Maya, gli Aztechi cominciarono questa coltura e, in seguito, la produzione di cioccolata. Nasce così, la prima “fabbrica di cioccolato”. Tra il mistico e il religioso, veniva consumato dai nobili in occasione delle cerimonie importanti, offerto insieme con all'incenso, come sacrificio alle divinità. Ancora oggi, l'antica città Maya di Kulubà (dove sorsero le prime piantagioni di cacao) è considerata la "culla del cioccolato". Ricavato dai semi della pianta di Theobroma cacao, è un alimento alleato di cuore e umore, in grado di stimolare il rilascio di endorfine. Buono e salutare. Infatti, dal punto di vista nutrizionale, i migliori cioccolati sono quelli con alti dosaggi di polvere di cacao, dove si concentra la maggior parte dei microelementi antiossidanti che aiutano e facilitano il lavoro di cuore e arterie, influenzano in modo positivo l’umore e agiscono sui meccanismi di rigenerazione cellulare.

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Decorato, personalizzato, a tema o artigianale. Da quelli mini a quelli fuori misura. Usanza ormai consolidata già dal Medioevo, il tradizionale uovo di Pasqua è diventato, nel corso degli anni, il simbolo per eccellenza per celebrare la festività cristiana della resurrezione. Inizialmente concepito dal Cattolicesimo come simbolo della vita poi rielaborato nella prospettiva del “Cristo risorto” e, colorato di rosso per commemorare la Passione. Tra il sacro e il simbolico, secondo le credenze pagane e mitologiche, l’uovo rappresentava l’unione del cielo e della Terra, mentre, gli antichi Egizi lo consideravano come il fulcro dei quattro elementi (terra, fuoco, acqua e aria). L’uovo costituiva un elemento culturale fra i Persiani, scambiato sotto forma di “dono” in primavera. Siamo a Torino, all’inizio dell’Ottocento quando una pasticcera, la vedova Giambone confeziona le prime uova di cioccolata. Inizialmente piene, modellate vuote solo dopo gli anni Venti. Poco dopo, all’interno dell’uovo di cioccolato, viene introdotta anche la sorpresa.

L’elisir di buonumore e lunga vita

Ampiamente dimostrato come l'assunzione di cioccolato stimoli il rilascio di endorfine, in grado di aumentare il buonumore. Al via con il cioccolato, il comfort food considerato lo “scaccia tristezza” per eccellenza. Concesso, quindi, anche l’uovo di Pasqua, come da tradizione. «Fondente – raccomanda in un’intervista a Fanpage, la nutrizionista Renata Bracale - che abbia una percentuale di cacao almeno del 70%». La nutrizionista spiega che il cioccolato è ricco di triptofano, un aminoacido precursore della serotonina, l'ormone della felicità, che ci dà quella sensazione di felicità. Uno studio del 2003 promosso dell'Istituto Nazionale Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (Inran) di Roma, sostiene che il cioccolato fa bene al cuore. I risultati hanno rivelato che il cioccolato fondente aumenta del 20% le concentrazioni di antiossidanti nel sangue, mentre quello al latte non ha alcun effetto; addirittura il fondente perde ogni effetto se accompagnato a un bicchiere di latte. Una ricerca dell’Università di Harvard durata cinque anni, su un campione di 7.841 persone di 65 anni, ha dimostrato che coloro che mangiavano cioccolato tre volte al mese vivevano più a lungo, per questi soggetti, infatti, di rischio di mortalità si riduceva del 36% rispetto a quelli che non non la consumavano. E anche per i più golosi che tendevano ad esagerare il vantaggio in termini di rischio di mortalità era comunque presente, seppur più basso.

Alla scoperta di proprietà e benefici

Un cioccolatino al giorno, toglie il medico di torno. Considerato dai più come snack dal limitato valore nutrizionale. Il cioccolato, soprattutto quello fondente, è fonte di importanti nutrienti in grado di ridurre il rischio di diabete di tipo 2 e abbassare il colesterolo “cattivo” (LDL). Dal punto di vista nutrizionale, il cioccolato fondente, si contraddistingue per un basso contenuto calorico (circa 490 Kcal ogni 100 g di prodotto contro le 550 Kcal del cioccolato bianco), un’importante funzione rilassante grazie all’acido valerico, e un’interessante azione antidepressiva dovuta alla presenza di triptofano (precursore endogeno della serotonina), fenilalanina, tirosina. Presenti in grande quantità anche i polifenoli. Il cacao e, di conseguenza, il cioccolato, ancora meglio poi senza zuccheri, rappresentano un’ottima fonte di magnesio. In pochi sanno che una tavoletta da 100 grammi di cioccolato fondente, contiene più di 300 milligrammi di magnesio.

Cioccolato fondente benefici

Se combinati a un’alimentazione sana ed equilibrata, il cacao e i suoi derivati, ovviamente consumati in maniera adeguata, contribuiscono all’apporto giornaliero di oligonutrienti. Il cioccolato si presenta come un ottimo alleato per ridurre il rischio di malattie cardiache e di ipertensione e per mantenere pulite le arterie, grazie alla teobromina. E non solo. Questo cibo, favorisce l’afflusso di ossigeno al cervello, migliorandone, di conseguenza, memoria e concentrazione e riducendone il senso di fatica. Considerato anche un eccellete diuretico, la teobromina, agisce come vasodilatatore cardiaco e renale. Il rischio di contrarre il diabete di tipo 2 è ridotto dai polifenoli. Questi, abbassano il colesterolo nocivo (LDL) aumentando quello buono (HDL). In ultimo, ma non meno importante, l’acido stearico, presente in grande quantità nel burro di cacao, oltre a ridurre colesterolo e trigliceridi, contrasta anche l’ipertensione.

Cioccolato e chili di troppo: ecco un mito tutto da sfatare

Concesso a tutti, anche in quarantena. Al contrario delle credenze comuni, il cioccolato fondente non fa ingrassare. E un quadratino al giorno (che equivale a circa 22 calorie) mette di buonumore anche in questo periodo di isolamento domiciliare, con l’attività fisica ridotta al minimo. Nessun rischio neanche su eventuali postumi come brufoli e acne, collegati a problemi ormonali. E il colesterolo? No, non fa aumentare neanche quello. Tra le sostanze ottenute dalla combinazione dei sui microingredienti: gli antiossidanti che contribuiscono a evitare l’ossidazione del colesterolo, processo che potrebbe sfociare al blocco delle arterie e alla conseguente riduzione del flusso sanguigno. Anzi, per dirla tutta, sfido chiunque a trovare tracce di colesterolo nel cacao e nel cioccolato fondente!

 

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