Il connubio perfetto degli ingredienti lo rende ideale per tutti i palati. L’eccellenza stagionale di questo risotto porta a tavola la primavera. Un'esposione sensoriale dal gusto intenso e deciso di asparagi e salsicce. Ecco un piatto da preparare con gli ingredienti genuini e di qualità che garantiscono il risultato della ricetta.
Mettere l’olio Evo e la cipolla, finemente affettata, a soffriggere. Aggiungere poi salsiccia sbriciolata e, una volta rosolata, sfumare col vino bianco. Aggiungere gli asparagi, precedentemente tagliati a pezzetti, lasciando da parte le punte. Coprire e cuocere, a fuoco basso, per qualche minuto. Aggiungere anche le punte degli asparagi, in un primo momento accantonate, e proseguire la cottura con coperchio per altri due minuti. Lasciare le punte croccanti. Quando il risino sarà cotto, aggiungerlo al condimento e mantecarlo con una noce di burro e del Trentigrana grattugiato. Impiattare e servire con dei piccoli tocchetti di Trentigrana e qualche punta di asparago.
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Un piatto dal profumo mediterraneo. Dalla genuinità degli ingredienti al gusto intenso della pancetta al sapore amarognolo delle melanzane. Ad arricchire la ricetta e deliziare l'olfatto, le note aromatizzate del pesto. Alternativo, saporito e versatile.
Mettere la pancetta stagionata, tagliata a cubetti in una pentola e farla rosolare a fuoco basso. Tagliare la melanzana a tocchetti e friggerla in Olio EVO, scolarla su un foglio di carta assorbente. Tritare con un coltello un pugno di arachidi tostati. Cuocere il Risino Shiralife in acqua salata bollente e quando sarà cotto, aggiungerlo alla pancetta rosolata. Spegnere il fuoco e aggiungere il pesto alla genovese, e metà della melanzana fritta. Servire con la restante melanzana e gli arachidi sopra il riso.
Una piatto per riempire anima e corpo. L'arrosto in crosta arriva a tavola. Una ricetta gustosa e speciale che si adatta al pranzo della domenica, al giorno di festa o alla tradizionale cena in famiglia. Un classico intramontabile della cucina italiana che prende il nome proprio dalla tipologia di cottura "arrosto".
Iniziate a eliminare il grassetto in eccesso dalla carne, lavatela e asciugatela con carta assorbente. Stendete le fettine di pancetta allineate una vicina l’altra sopra un piano da lavoro e adagiateci la carne, arrotolate bene tutte le fettine in perpendicolare, pepate leggermente, sistemate il rametto di rosmarino al centro ed infine legate tutto con lo spago da cucina. Trasferite la carne in una casseruola dai bordi alti, versate un giro di olio EVO, aggiungete l’aglio, la noce di burro, un pizzico di sale e lasciate andare a fuoco dolce girandola spesso in modo da far formare una leggera crosticina su tutto il filetto, sfumate con il vino bianco e lasciate cuocere a fuoco basso per circa 30/35 minuti controllando comunque la cottura senza bucare la carne, aiutandovi con un cucchiaio di legno e schiacciandola leggermente per vedere se dall’interno fuoriesce il sangue, in quel caso dovrà cuocere ancora (deve risultare cotta all’interno ma non troppo altrimenti risulterà asciutta). In caso fosse necessario durante la cottura aggiungete un pochino di acqua in modo che l’arrosto non rimanga asciutto, ma sempre con il sughetto. A fine cottura lasciate leggermente intiepidire, tagliate lo spago e successivamente tagliate la carne ottenendo dei medaglioni da circa 3 cm, bagnate con il sughetto di cottura e servite subito.
L'a, b, c della pasticceria. E senza dubbio, tra le più ghiotte e amate. La crema al mascarpone è conosciuta come l'ingrediente principale del tiramisù. Questo dessert, della consistenza vellutata e dal gusto vellutato, è tra i dolci al cucchiaio che incontrano i tutti i gusti e, in particolare, quelli dei palati più raffinati.
Riunite i tuorli in una terrina, sbatteteli leggermente con una forchetta e aggiungete il fruttosio, mescolando con una frusta fino a ottenere un composto soffice e spumoso. Versate a filo il rum e incorporate anche il mascarpone, aggiungendolo a cucchiaiate e continuando a mescolare. Lavorate la crema con una frusta finché tutti gli ingredienti saranno perfettamente amalgamati. Suddividete la crema nelle coppette individuali e tenetela in frigorifero fino al momento di servire (4/6 ore), quando la guarnirete con una abbondante spolverata di cacao amaro.
Ricetta semplice e veloce, da portare a tavola come antipasto o contorno sfizioso. I funghi ripieni, leggeri e appetitosi, ideali anche per accompagnare una pietanza a base di carne. Non solo in autunno, dove sono i veri protagonisti. Il profumo gradevole, unito a quello intenso del parmigiano, li rende buoni per ogni stagione.
Pulite i funghi, togliete le cappelle e i gambi, poi tritate i gambi e scollateli in una padella con olio, sale e pepe, poi teneteli da parte. Prendete le cappelle e cuocetele in padella per 5 – 6 minuti. Nel frattempo tritate i gambi cotti e mescolateli con ricotta, parmigiano, pangrattato, prezzemolo tritato, olio, sale e pepe. Mettete i funghi in una pirofila oliata e farcite le cappelle con il trito che avete preparato. Cuocete i funghi in forno caldo a 180°C per 15 minuti circa. Servite con una spolverata di prezzemolo fresco.
Morbido e gustoso. raffinato e ricercato. Arricchito dalla crosta di pistacchi, meglio se quelli di Bronte. Croccante all'esterno e tenero all'interno. La qualità della carne si unisce alla garanzia dei pistacchi. Un piatto delizioso e scenografico che vi farà fare bella figura con i vostri ospiti. Un secondo superbo che delizierà anche i palati sopraffini.
Lavate bene le mele e tagliatele a fettine in una terrina. Irrorate con l'aceto, unite i semi di coriandolo e le bacche di Ginepro. Aggiungete un pizzico di sale, mescolate e lasciate insaporire. Nel frattempo tostate leggermente i piastacchi distribuitene 3/4 in un piatto piano Accendete il forno a 200 C°. Preparate un foglio di carta di alluminio. Stendete un foglio di carta forno sulla teglia e distribuite un filo d'olio sul fondo. Scaldate una padella a fiamma alta e passateci la lonza facendola dorare su tutti i lati, togliete dalla padella e avvolgete subito nella carta d'alluminio. Passate le mele nella padella velocemente a raccogliere l'umido della carne e togliete dal fuoco. Con un pennello da cucina spennellate tutta la lonza con la senape, poi passatela nella pistacchio, in modo di far aderire bene su tutta la superficie. Appoggiate l'arrosto nella teglia, appoggiate i due scalogni tagliati a metà, il rosmarino sulla carne e infornate. Fate cuocere l'arrosto per 40/50 minuti. Trascorsi 30 minuti spolverate la carne con un pizzico di sale. Durante la cottura se la carne si asciuga troppo bagnate con il sughetto che si forma alla base. Sfornate e fate riposare per almeno 5 minuti, poi tagliate a fette, recuperando il liquido di cottura in una ciotolina che utilizzerete per bagnare la carne. Servite l'arrosto di girello o contronoce in crosta di pistacchio accompagnando con le mele e spolverando con del'altro pistacchio tenuto da parte e leggermente scaldato al momento, spolverate con una una macinata di pepe e servite.
Al via con la pietanza della tradizione culinaria emiliana. Le costolette di maiale sono un piatto povero, gustoso e sostanzioso. Una ricetta di carne squisita e goduriosa. Insomma, un secondo piatto di tutto rispetto, di quelli ideali da preparare per il pranzo domenicale in famiglia. Morbidi dentro, croccanti fuori e, ancora meglio, se accompagnate da un calice di vino rosso.
Pelate il sedano rapa e tagliatelo a cubetti (stesso procedimento che facevate con le patate per la cottura al forno). Trasferite in una ciotola e condite con un giro generoso di olio evo, un pizzico di sale ed uno di pepe. Adagiate il sedano rapa in una pirofila facendo spazio alle costine. Condite le costine con la paprica dolce, una generosa spolverata di pepe nero, un pizzico di sale e un giro di olio EVO. Massaggiate le costine facendole insaporire per bene ed infine trasferitele nella pirofila dove avete messo il sedano. Adagiate il rametto di rosmarino, bagnate con il vino ed infornate a forno caldo a 140° C per circa 2 ore anche qualcosina di più. Trascorso il tempo accendete in modalità grill e lasciate formare la crosticina sulla superficie della carne per una decina di minuti o fino a quando essa non diventi dorata. Sfornate e lasciate freddare per pochi minuti prima di servire.
A tavola la tradizione laziale e, più in particolare, romana con il suo piatto per antonomasia. Ingredienti popolari e gusto intenso sono le peculiarità di questo primo conosciuto oltre i confini territoriali. La carbonara, fa la sua comparsa per la prima volta nei libri di cucina intorno agli anni '40. Oggi, la ricetta dall'origine controversa, è non solo tra le più note, ma anche tra le più discusse.
Tagliate il guanciale a quadretti e mettetelo in padella con 1 cucchiaio di olio a fuoco basso. Ponete sul fuoco una pentola con acqua e sale per bollire gli spaghetti e buttateli in acqua quando bolle. Mescolate i tuorli con la maggior parte del pecorino e il pepe. Aggiungete 1 cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Scolate gli spaghetti e metteteli nella padella calda con il guanciale. Saltate tutto insieme per 1 minuto su fuoco vivo. Spegnete il fuoco e allontanate la padella dai fornelli; versate la cremina di tuorli sugli spaghetti a fuoco spento. Amalgamate qualche secondo, mantecate con pecorino.
Fresco, cremoso e dal sapore gradevole. A tavola arriva la bontà del mare. Il sapore intenso del salmone si sposa perfettamente con il gusto delicato delle zucchine. Il tutto condito dalla soffice crema di panna che fa da cornice a quest'opera culinaria. Un primo piatto raffinato adatto anche alle cene formali.
Preparazione (con la planetaria e sfogliatrice)Iniziate inserendo nella ciotola della planetaria tutta la farina sopra indicata, aggiungete il sale, due uova e con il gancio impastatore iniziate a miscelare per pochi minuti a velocità bassa. Trascorso il tempo aggiungete le altre 2 uova e continuate a impastare ad una velocità media fino ad ottenere un composto omogeneo; per cinque minuti circa. Dopo qualche minuto controllate l’impasto, non deve risultare duro, in tal caso aggiungere un po' alla volta l’acqua fino ad ottenere un impasto morbido. Invece, se dovesse risultare appiccicoso aggiungete una spolverata di farina, altrimenti vi sarà impossibile lavorarlo con la sfogliatrice.Dividete l’impasto in 2 o 3 parti, schiacciatelo con le mani in modo da farlo passare nella sfogliatrice con lo spessore più grosso. Ripiegate a metà la sfoglia ottenuta e passatela nuovamente allo spessore maggiore, continuate poi stringendo sempre di più fino ad ottenere lo spessore desiderato. Aiutatevi man mano con una spolverata di farina per non far appiccicare né rompere la pasta.
Preparazione (impasto a mano)Versate tutta la farina sopra indicata in una ciotola capiente e formate una fontana creando al centro lo spazio per accogliere le uova. Versate due uova, il sale e iniziate delicatamente a mescolare con l’aiuto di una forchetta. Aggiungete gradualmente la farine dal bordo della fontana e le altre due uova. Continuate a mescolare fino a quando la maggior parte della farina sarà stata incorporata nella massa. Ora iniziate a lavorare l’impasto con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo, liscio ed elastico. In caso l’impasto risultasse troppo appiccicoso aggiungete una spolverata di farina. Aiutatevi a stendere la pasta con un matterello o una macchinetta per la pasta. Non dimenticate di infarinare man mano la sfoglia per non farla appiccicare.
Per fare le tagliatelle, stendete la pasta con un matterello, infarinatela leggermente e avvolgetela su se stessa, con un coltello affilato tagliatela non superando 1- 1,5 cm.
Preparazione condimentoIn una padella con una noce di burro lasciate appassire lo scalogno. Aggiungete le zucchine, rosolatele girando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno, bagnate con il vino e lasciate che evapori completamente prima di aggiungere il salmone tagliato a pezzi. Salate, pepate, aggiungete la panna e coprite con un coperchio lasciando insaporire per una decina di minuti a fuoco basso. Nel frattempo tuffate le tagliatelle per qualche minuto in acqua portata a bollore precedentemente. Una volta cotte, scolatele e unitele al condimento. Amalgamate con un cucchiaio di legno delicatamente evitando di farle rompere per qualche minuto a fiamma vivace. A cottura ultimata spolverate con il prezzemolo tritato e servite.
Il dessert dalla sfumatura aranciata importata dalla tradizione americana e adottata poi dalla cucina inglese. Alta e soffice, perfetta per un compleanno o per concludere un pranzo. Così, il dolce dall'inconfondibile colore arancione, si adatta a ogni occasione. Lasciatevi deliziare da questa profumata e morbida torta di carote.
Montare uova e fruttosio, aggiungere poi l’olio, la farina setacciata, il bicarbonato e l’acqua. Poi frullare le carote e unirle all’impasto precedentemente ottenuto. Amalgamare e aggiungere la cannella e il lievito. Versare il composto in una teglia di diametro 22/24 cm, rivestita con carta da forno. Cuocere a 170 per 40’ minuti. Prima di togliere dal forno fare la cosiddetta “prova stecchino”. Lasciar raffreddare e poi spolverare con fruttosio a velo e cannella.