Buonissimi a colazione, gustosi per la merenda, deliziosi a fine pasto. Una ricetta dolce per creare biscotti leggeri e adatti ad ogni momento della giornata. Pochi ingredienti, un procedimento sempre al via con i biscotti "fatti in casa"!
Per la realizzione dei “biscotti furbi” non avrete bisogno di una bilancia, vi basterà un bicchiere per dosare gli ingredienti. In un recipiente versate i tre bicchieri di farina di mandorle e l’aroma che più preferite (cannella, cioccolato fondente extra a pezzi, scorza limone grattugiata, ecc) mescolando con le mani, aggiungete 1/3 di bicchiere di Sugar Life, mezzo bicchiere di acqua e mezzo bicchiere di olio evo continuando ad impastare fino al raggiungimento di un composto compatto. Avvolgete nella pellicola alimentare e trasferite per 30 minuti in frigoriero a riposare. Una volta trascorso il tempo indicato prelevate il vostro impasto e stendetelo su un piano da lavoro, se preferite potete utilizzare degli stampini ma per facilitare l’operazione, potete utilizzare un bicchiere di vetro del diametro non superiore ai 5 cm. Riscaldate il forno a 180°C prima di infornare i vostri biscotti che avrete disposto su una leccarda con carta forno senza sovrapporli, cuocete per 15 minuti (controllate la doratura dei biscotti, in base al vostro forno prolungate i tempi). Lasciate raffreddare e servite.
Variante: Potete aggiungere agli ingredienti una bustina di lievito per dolci per ottenere dei biscotti più morbidi.
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Circondati e dipendenti dagli zuccheri. Tra snack e cibi già pronti, passando poi per la dieta mediterranea caratterizzata dagli alimenti composti per la gran parte da zuccheri come pane, pasta, riso, pizza e biscotti. Oltre ai dannosi picchi glicemici, lo zucchero innesca nel nostro corpo sonnolenza e inerzia, senza trascurare il rischio di serie patologie come l’invecchiamento precoce, il diabete, l’obesità, la carie e varie tipologie di tumore, stati infiammatori e, secondo alcuni, anche depressione causata dai cosiddetti picchi insulinici. Dannoso per la salute e se consumato in alte dosi produce dipendenza, proprio per questo viene considerato, da vari nutrizionisti come una vera e propria droga. Dal diabete alla steatosi epatica, fino ad alcuni tipi di tumore. Da non sottovalutare le conseguenze di una dieta ricca di zuccheri. Perché gli zuccheri fanno così male?
«Questo perché abbiamo visto che gli zuccheri fanno più male dei grassi», sottolinea a Gazzetta Active la dottoressa Claudia Delpiano, dietista e biologa nutrizionista presso l’IRCCS Policlinico San Donato e il Policlinico San Pietro. Unica eccezione per la frutta: anche se contiene il fruttosio non fa male. «Sono gli zuccheri aggiunti che fanno male. Il fruttosio della frutta è presente nell’alimento insieme ad altri composti bioattivi: sali minerali, vitamine, acqua, fibra. E la fibra alimentare va a modulare l’assorbimento dello zucchero presente nel frutto, evitando picchi glicemici». Oltre alla frutta c’è di più. Consentiti anche il dolci! «Oltre alla frutta [...], si possono mangiare il cioccolato fondente almeno all’80%, […] la frutta fresca, la polvere di cacao amaro o di cannella, la frutta disidratata al naturale, - ma rigorosamente - senza zuccheri aggiunti».
L'amara verità dello ZUCCHERO: tutti i rischi per la nostra salute
Nel 2016, un’interessante ricerca pubblicata sul British Medical Journal, dimostrava come l’assunzione di zuccheri o di bevande zuccherate fosse un fattore determinante nell’aumento del peso. Inoltre, lo zucchero sembra avere influenza anche sui meccanismi biologici che regolano l’appetito. Avendo la capacità di digerire molto velocemente gli alimenti e le bevande contenenti zuccheri, lo stimolo della fame tende a tornare più frequentemente, innescando così un circolo vizioso. Ovvero, l’organismo scompone tutti i carboidrati nei loro elementi costitutivi e ciò che resta è il glucosio che viene poi metabolizzato grazie all’insulina. Quest’ultima permette l’apporto di zuccheri alle cellule sotto forma di energia. In sintesi, più zuccheri mangi, più insulina verrà prodotta. E di conseguenza, un consumo eccessivo di zuccheri altera il livello di insulina nel sangue facendolo aumentare drasticamente. Dopo aver ridotto la combustione del grasso corporeo, il tasso di insulina scende al minimo, causando così, un nuovo attacco di fame. Altra correlazione evidenziata è quella tra il consumo di bevande zuccherate e il diabete di tipo 2. Tuttavia lo zucchero, in sé, non provoca l’insorgenza del diabete, ma ne aumenta il rischio. Uno studio pubblicato nel 2010, condotto su un campione di oltre 300mila persone, ha svelato che i soggetti che consumano 1 o 2 bevande zuccherate al giorno avevano un rischio di sviluppare il diabete maggiore del 26% rispetto a quelli che ne consumano meno o non ne consumano affatto. Ancora una volta, quindi, la raccomandazione è di evitarle. Tra le causa più comuni di morte precoce associate al consumo di bevande zuccherate sono le malattie cardiovascolari. A risentire della dieta ad alto contenuto di zuccheri, anche il cuore aumentando, di conseguenza, il rischio di disturbi cardiovascolari. Scientificamente dimostrato dall’American Heart Association, altresì che, chi segue un’alimentazione ricca di zuccheri può soffrire di malattie cardiache con frequenza significativamente maggiore rispetto a chi ne assume meno. La ricerca dimostra che le persone che bevono abitualmente bevande zuccherate corrono maggiori rischi rispetto a chi le consuma sporadicamente. Le donne poi, sembrano essere più a rischio degli uomini. Non dimentichiamo poi che i batteri presenti nella bocca reagiscono con la sostanza zuccherata ingerita e formano uno strato di placca sui denti: questa reazione provoca il rilascio di un acido che, a lungo andare, danneggia i denti, provocando carie e cavità dentali.
Ma forse è meglio fare un passo indietro per capire quello che si nasconde dietro un alimento tanto contestato.
«Lo zucchero è un glucide composto da una o due unità, i saccaridi, che sono molecole base che compongono i carboidrati. Se ne abbiamo una o due unità abbiamo, appunto, uno zucchero. Gli zuccheri sono gli elementi base dei carboidrati, che possono essere monosaccaridi o zuccheri semplici (come fruttosio, glucosio e galattosio), disaccaridi (come saccarosio, lattosio e maltosio), o polisaccaridi o carboidrati complessi (come amidi e maltodestrine). Quando parliamo di zuccheri parliamo essenzialmente di glucosio e fruttosio».
Ecco perché lo ZUCCHERO potrebbe essere rischioso per la salute
Secondo quanto dimostra un’evidenza scientifica, la lavorazione industriale (estrazione, purificazione o alterazione) dei cosiddetti cibi ultraprocessati costituirebbe un rischio per salute. In particolare lo zucchero è responsabile del 40% dell’aumento di rischio. Catalogati come “nocivi”, parliamo proprio degli zuccheri semplici.
«Quello che davvero è nocivo è lo zucchero nascosto nel cibo raffinato, o aggiunto in modo discrezionale. Lo zucchero si trova nelle bevande gassate, per esempio, in molti prodotti da forno, anche se portano la dicitura ‘senza zucchero’. Nel 2015 le nuove linee guida per una sana alimentazione hanno ridotto dal 15 al 10% la quota quotidiana suggerita di zuccheri semplici a rapido assorbimento rispetto al fabbisogno calorico giornaliero. E una ulteriore riduzione del 5% va ad apportare ulteriori benefici per la salute». «Gli zuccheri si nascondono proprio nelle etichette. Vengono identificati con vari termini, solitamente che finiscono in -osio: glucosio, saccarosio, destrosio, fruttosio, maltosio, lattosio. Ma anche gli sciroppi, come quello di fruttosio, di glucosio, di mais, di caramello, d’agave, d’acero sono zuccheri. O anche gli zuccheri della frutta, ovvero il fruttosio, lo zucchero d’uva, zucchero della mela sono zuccheri».
Dagli effetti dannosi sul nostro corpo ai notevoli benefici di una dieta priva di zuccheri. Infatti, le cellule tumorali si nutrono di glucosio e muoiono in assenza di esso perché, da sole, non riescono a sintetizzare lo zucchero.
«Il fruttosio è metabolizzato quasi esclusivamente dalle cellule del fegato. Un alto contenuto di fruttosio impatta fortemente sulla risposta insulinica, manifestando poi l’insulino-resistenza: l’insulina lavora meno e non è in grado di fare entrare il glucosio nelle cellule che lo metabolizzano e digeriscono. Il glucosio resta così in circolo, creando iperglicemia, fino ad arrivare al diabete di tipo 2, alla steatosi epatica e alla sindrome metabolica, ad uno stato infiammatorio generale dell’organismo».
ZUCCHERO e TUMORE: ecco come ne influenza la nascita
E di conseguenza, stimolando l’infiammazione generale dell’organismo, una dieta ricca di zuccheri potrebbe incrementare l’insorgenza di forme tumorali.
«Certo, un eccessivo consumo di zuccheri può portare, a lungo termine, anche allo sviluppo di alcuni tipi di tumore, perché il tumore si nutre di zucchero. Nel caso di recidive di tumore, infatti, si consiglia proprio l’abolizione di zuccheri a rapido assorbimento». Per contro «Una dieta priva di zuccheri aggiunti abbassa il rischio di tutte queste patologie. Tra gli effetti ci sono anche una pelle più sane e bella, un calo ponderale, un miglioramento del tono dell’umore e delle funzioni cerebrali, ma anche della digestione e dell’assorbimento dei nutrienti, e si hanno meno problemi di gonfiore addominale».
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Per approfondimenti:
Gazzetta Act!ve "Zuccheri, ecco perché troppi fanno male. Quali sono i benefici di una dieta che ne è priva?"
Fondazione AIRC "Lo zucchero favorisce la crescita dei tumori?"
Il Messaggero "I cibi industriali aumentano il rischio di morte, zucchero responsabile del 40%"
LEGGI ANCHE: Tutta l’amara verità sullo zucchero: dai rischi per la salute alla dipendenza
Ricercatori: ecco perché senza zuccheri e amidi il tumore muore e aumenta la nostra longevità
Troppi zuccheri possono provocare lo sviluppo del cancro
Oggi andiamo in Francia, per un tipico dolce all’aroma di #mandorla. Prepariamo le madeleine. Soffici, sfiziose e versatili. Il dolce che si adatta per ogni occasione. Ideali per chiudere in dolcezza il pranzo della domenica, perfette per un delizioso risveglio.
Sbattere i tuorli con il cucchiaio di acqua bollente per un paio di minuti, con le fruste elettriche a velocità massima. Aggiungere metà Sugar Life e l’aroma di mandorle e continuare a sbattere fino a rendere le uova spumose. Aggiungere il burro fuso ma non bollente. Montare gli albumi a neve fermissima, quindi aggiungere, sempre sbattendo, il rimanente Sugar Life. Mescolare gli albumi montati a neve con i tuorli e la farina di mandorle setacciata con il lievito e mescolare delicatamente con un cucchiaio di legno con movimenti dall’alto al basso, per incorporare tutti gli ingredienti al composto senza smontare le uova. Versare il composto ottenuto in una sacca da pasticcere e inserire l’impasto negli stampini a forma di madeleine. Cuocere in forno (preriscaldato) a 160° per circa 10/15 minuti.
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Al via con il tipico dolce della tradizione napoletana. Golosi, irresistibili e, ancora più gustosi, sulle note del cioccolato fondente. I classici dolci natalizi della pasticceria campana prendono il nome da “mosto”, l'ingrediente con cui un tempo venivano preparati.
Montare le uova e lo Sugar Life fino ad ottenere un impasto gonfio e spumoso,aggiungere tutti gli ingredienti ed impastarli. La pasta deve avere la stessa consistenza della frolla. Un po' alla volta dare la forma di un salsicciotto schiacciato dello spessore di 2 cm e tagliare i mostaccioli. Con le dita, modellarne le punte in modo da dargli la forma di rombi e Infornare a 180 C° per 20 minuti. Nel frattempo mettere in un tegamino acqua e il fruttosio e fare bollire fino a quando lo sciroppo non si è ridotto più o meno della metà. Aggiungere il Chocolife Extra Dark grattugiato e fare sciogliere bene. Una volta cotti i mostaccioli, metterli su una gratella e spennellarli, ancora caldi, con la glassa al cioccolato.
Per la colazione o a fine pasto, insieme al tè, al caffè o buoni anche da soli. I classici biscotti della nonna faranno "leccare i baffi" a grandi e piccini. Il nome, poi, è tutto un preludio. Irresistibili e appetitosi. Un grande classico: biscotti semplici e genuini proprio quelli che si preparavano una volta.
Con l’aiuto di uno sbattitore elettrico, crea una crema spumosa mescolando le uova e il fruttosio. Inserisci anche il burro chiarificato nel composto di uova e fruttosio nella stessa ciotola, a mano, incorpora tutti gli altri ingredienti. Forma dei cubetti e poggia sulla carta da forno, distanziandole tra loro. Prima di infornare, decora con mandorle tritate grossolanamente. Cuoci a 185 C° per cirva 10-15 minuti (o finché i biscotti non creino una pellicina lucida, all’esterno).
Una frolla sfiziosa e versatile. Ancora più gustosa nella sua versione leggera e salutare, preparata solo con ingredienti genuini. Ingredienti alla mano, cimentatevi nella preparazione di questi golosi biscotti adatti per ogni occasione.
Mescola la farina di mandorle con il burro, a temperatura ambiente, il succo e la buccia grattugiata di un limone e dolcifica con lo Sugar Life (a piacere). Monta due albumi d’uovo con un pizzico di sale rosa himalayano a neve ferma. Delicatamente e incorporando dal basso verso l’alto unisci i bianchi con il composto delle mandorle. Crea con le mani le forme che ti piacciono di più. Se le vuoi simili a piccole ciambelline, basta creare uno spazio in ogni biscotto con le dita, senza forarne il fondo. Inforna sopra uno stampo rivestito con carta da forno e cuoci a 175°C per 10-15 minuti.
Montare a neve fermissima gli albumi con il pizzico di sale. Unire lo Sugar Life un po’ alla volta. Unire l’aroma, non importa se smonta tutto. Sciogliere il Chocolife con un po’ di acqua a bagnomaria, tritare i pinoli e unire tutto al composto. Sistemate un foglio di carta forno sulla leccarda e disponete con un cucchiaino il composto distanziato l’uno dall’altro. Infornare a 120°c per circa 40 minuti (facendo attenzione alla cottura ).
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