Sovrappeso, diabete di tipo 2, problemi al cuore e carie sono i pericoli a cui va incontro chi mangia troppo zucchero. Le cellule tumorali si nutrono di glucosio e muoiono in assenza perché, da sole, non riescono a sintetizzare lo zucchero. Lo dimostrano gli esperimenti condotti in laboratorio. Se non possiamo dare per certo che lo zucchero favorisca la crescita di tumori, possiamo affermare, tuttavia, che gli studi mostrano la relazione tra un alto consumo di cibi che alzano l'indice glicemico e la produzione di molecole che promuovono infiammazione e crescita cellulare.
A tal proposito, una spiegazione esaustiva sull’argomento viene fornita dall’AIRC: «Le cellule utilizzano il glucosio come fonte energetica e questo ha dato origine all'ipotesi che un consumo eccessivo di zuccheri possa fungere da “benzina” per i tumori, aumentando sia il rischio di ammalarsi sia la gravità della malattia». «Il glucosio e il fruttosio – si legge nel comunicato dell’AIRC - sono in grado di aumentare la concentrazione di insulina nel sangue. L’insulina è responsabile della produzione di fattori che favoriscono l’infiammazione e la crescita delle cellule, e queste condizioni a loro volta possono stimolare lo sviluppo di tumori».
L'insulina è l'ormone prodotto dal nostro organismo in risposta all'aumento di zuccheri nel sangue (glicemia) e per questo è considerata un ormone chiave nella relazione tra cibo e cancro. Inoltre favorisce la produzione di un altro fattore di crescita (IGF-1), fertilizzante per le cellule cancerose. Alcuni tumori, come per esempio quello del seno, risultano quindi, in alcuni studi, più strettamente legati al consumo di zuccheri. Infatti, le cellule cancerose utilizzano il glucosio in modo diverso, attraverso un processo chiamato glicolisi che avviene al di fuori dei mitocondri. E, proprio per questo, il glucosio è considerato come il carburante cellulare. Proprio per questo si consiglia di evitare il consumo di dolci o caramelle. E oltre ai benefici a livello generale è sicuramente un buon modo per combattere l'obesità.
In Occidente si mangia troppo zucchero: ecco tutti i rischi per la salute. È ormai acclarato che lo zucchero faccia male e non poco. Tra le maggiori (cor)responsabilità di questa sostanza possiamo annoverare l’obesità, il diabete, i disturbi cardiovascolari, le carie ai denti. E poi, come se non bastasse, provoca dipendenza! Quindi, sarebbe buona cosa, iniziare a cambiare le nostre abitudini alimentari. Cos'è lo zucchero? Lo zucchero è un tipo di carboidrato presente in natura in moltissimi alimenti, tra cui frutta, verdura e latticini. Ma è anche aggiunto artificialmente a moltissimi altri, tra cui pane, bevande analcoliche, salse, snack e condimenti. Lo zucchero aumenta significativamente l’apporto calorico degli alimenti senza aumentarne alcun le proprietà nutritive.
Nel 2016, un’interessante ricerca pubblicata sul British Medical Journal, dimostrava come l’assunzione di zuccheri o di bevande zuccherate fosse un fattore determinante nell’aumento del peso. Inoltre, lo zucchero sembra avere influenza anche sui meccanismi biologici che regolano l’appetito. Avendo la capacità di digerire molto velocemente gli alimenti e le bevande contenenti zuccheri, lo stimolo della fame tende a tornare più frequentemente, innescando così un circolo vizioso. Ovvero, l’organismo scompone tutti i carboidrati nei loro elementi costitutivi e ciò che resta è il glucosio che viene poi metabolizzato grazie all’insulina. Quest’ultima permette l’apporto di zuccheri alle cellule sotto forma di energia. In sintesi, più zuccheri mangi, più insulina verrà prodotta. E di conseguenza, un consumo eccessivo di zuccheri altera il livello di insulina nel sangue facendolo aumentare drasticamente. Dopo aver ridotto la combustione del grasso corporeo, il tasso di insulina scende al minimo, causando così, un nuovo attacco di fame.
Altra correlazione evidenziata è quella tra il consumo di bevande zuccherate e il diabete di tipo 2. Attenzione, stando alle ricerche condotte fino ad oggi: lo zucchero, in sé, non provoca l’insorgenza del diabete, ma ne aumenta il rischio. Uno studio pubblicato nel 2010, condotto su un campione di oltre 300mila persone, ha svelato che i soggetti che consumano 1 o 2 bevande zuccherate al giorno hanno un rischio di sviluppare il diabete maggiore del 26% rispetto a quelli che ne consumano meno, o non ne consumano affatto. Ancora una volta, quindi, la raccomandazione è di evitarle.
Tra le causa più comuni di morte precoce associate al consumo di bevande zuccherate sono le malattie cardiovascolari. A risentire della dieta ad alto contenuto di zuccheri, anche il cuore aumentando, di conseguenza, il rischio di disturbi cardiovascolari. Scientificamente dimostrato dall’American Heart Association , altresì che, chi segue un’alimentazione ricca di zuccheri può soffrire di malattie cardiache con frequenza significativamente maggiore rispetto a chi ne assume meno. La ricerca dimostra che le persone che bevono abitualmente bevande zuccherate corrono maggiori rischi rispetto a chi le consuma sporadicamente. Le donne poi, sembrano essere più a rischio degli uomini.
Non dimentichiamo poi che i batteri presenti nella bocca reagiscono con la sostanza zuccherata ingerita e formano uno strato di placca sui denti: questa reazione provoca il rilascio di un acido che, a lungo andare, danneggia i denti, provocando carie e cavità dentali. Per prevenirle è necessaria una corretta e frequente igiene dentale oltre, ovviamente a evitare dolci e bibite zuccherate.
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Per approfondimenti:
Fondazione AIRC "Lo zucchero favorisce la crescita dei tumori?"
Sana e senza rinunce. Oggi più che mai, a causa dell'emergenza COVID-19 e complice l'isolamento domiciliare che tutti noi stiamo vivendo, dobbiamo fare attenzione alla lista della spesa. A tal proposito, anche se non esistono particolorari diete capaci di tenere alla larga le infezioni virali, ci sono, tuttavia, cibi che aiutano a facilitare il processo di guarigione. Quindi, in tempi come questi, di mobilità ridotta, una corretta alimentazione ci aiuta a tenere lontani i chili di troppo. Alcune raccomandazioni in proposito arrivano proprio dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU): «Essere attenti al proprio peso corporeo significa realizzare un'alimentazione saggia e razionale che non rinunci alla piacevolezza di sapori vari e gradevoli. Un risultato soddisfacente è garantito dalla somma di tante piccole e costanti attenzioni: non avere in casa pronti per il consumo, ad esempio, alimenti a elevata densità energetica, non assaggiare durante la preparazione dei pasti, portare a tavola solamente ciò che si vuol mangiare, etc...». Scopriamo come evitare il peggioramento metabolico
Il valore aggiunto della sana alimentazione inizia dalla preparazione della colazione. «Vanno riconsiderati alcuni pregiudizi diffusi - si legge sul portale del SINU - e l’occasione di stare a casa e di non essere pressati da impegni mattutini è importante per imparare e riprendere a fare una buona colazione che contribuisce in maniera significativa ad aumentare gli apporti di minerali e vitamine utili per la protezione delle infezioni». E poi non trascuriamo i bambini. «Per quanto riguarda l'infanzia - spiega la Società Italiana di Nutrizione Umana -, è fondamentale l'esempio offerto dai genitori; approfittate di questo momento per coinvolgere i bambini nella preparazione dei pasti ed aumentare la varietà dell’alimentazione. Il cibo deve essere sempre presentato in modo attraente e gradevole con l'offerta della massima varietà possibile di cibi e di preparazioni in termini di odore, sapore, colore e temperatura». A tal proposito, la SINU, poi diffusi anche in un comunicato del Ministero della Salute, propone 6 consigli per uno stile di vita alimentare corretto:
1. Per evitare un aumento di peso, porta in tavola solo quello che hai deciso di mangiare, serviti una porzione “giusta” di ogni portata e non aggiungere altro, riduci il consumo di bevande zuccherate e di altri prodotti ricchi di zuccheri.
2. Soprattutto consuma frutta e verdura, fonti di minerali e vitamine (particolarmente vitamina C e vitamina A) utili a rafforzare le difese immunitarie e la protezione delle vie respiratorie.
3. Sforzati di mantenere una regolare sia pur limitata attività motoria, ad es. cyclette, tapis roulant ma anche ginnastica a corpo libero 1 o 2 volte al giorno e cerca se possibile di esporre ogni giorno braccia e gambe al sole per 15-30 minuti per favorire la sintesi endogena di vitamina D.
4. Rifletti che la necessità di restare a casa e in famiglia può essere un’opportunità per dedicare maggiore attenzione e un po' più di tempo alla preparazione di cibi più salutari e più gustosi.
5. Non assaggiare durante la preparazione dei piatti e non mangiare mai in piedi e frettolosamente, ma apparecchia ogni volta la tavola: dedica tempo alla convivialità nei pasti perchè momento di aggregazione con la famiglia e di utilità per incoraggiare i ragazzi ad avere ogni giorno un’alimentazione varia.
6. Fai in modo che i bambini ti aiutino nella preparazione del cibo: in questo modo eviterai la noia e i capricci ed è sempre più divertente e più facile mangiare ciò che si è scelto e si è aiutato a preparare.
La salute comincia a tavola. Tirando le somme, quindi, secondo quanto suggerito sia dalla Società Italiana di Nutrizione Umana sia dal Ministero della Salute, fondamentale, non solo in questo periodo di quarentana e di scarsa attività motoria, l'attenzione per la giusta alimentazione e la conseguente selezione di quei cibi in grado contrastare le infezioni virali e rafforzare le difese immunitarie, oltre a proteggere le vie respiratorie con alimenti ricchi di vitamina C, vitamina A e minerali. Favorire, inoltre, la sintesi endogena di vitamina D. Per evitare un aumento di peso e per restare in salute limitare poi, al minimo, il consumo di zuccheri e di bevande zuccherate.
Per approfondimenti: Ministero della Salute e Società Italiana di Nutrizione Umana
Ancora più golosa e versatile nella sua versione dark. Soffice e profumata, tradizione della nostra cucina, la torta più amata di sempre si veste di nuovo e arriva a tavola vestita di cioccolato fondente. Deliziosa da presentare a fine pasto. Elegante per celebrare le occasioni speciali.
Sciogliere il Chocolife Dark a pezzi, assieme al burro e al Milk Life a bagnomaria. Montiamo poi le uova con lo Sugar Life fino a ottenere un impasto spumoso, e incorporiamo il composto di cioccolato tiepido e la farina di mandorla setacciata. Versiamo il tutto in una teglia imburrata e infarinata e facciamo cuocere in forno a una temperatura di circa 180 C° per 25/35 minuti. Cuociamo e lasciamo raffreddare. Nel frattempo facciamo sciogliere insieme il cioccolato e la panna, sul fuoco. Una volta sciolti e raffreddati montiamo leggermente. Tagliamo adesso la nostra torta raffreddata in tre strati, uno dei quali, dovrà essere tagliato a cubetti. Farciamo quindi due strati con la crema ottenuta e copriamo con quello sovrastante.Decoriamo la superficie con il pan di Spagna tagliato a cubetti e se vogliamo anche con scagliette di cioccolata fondente.
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Deliziosa a colazione, perfetta a fine pasto. La torta di mandorle è un grande classico tra i dessert. Soffice e profumata. Facile da preparare e perfetta per ogni occasione. Ancora più gustosa e leggera in questa versione senza farina. La genuinità degli ingredienti per l'ottima riuscita di questo dolce.
Con le fruste elettriche o nel robot da cucina, sbattere i tuorli con il fruttosio fino a farli diventare bianchi e spumosi. Sciacquare le fruste e sbattere le chiare dell’uovo a neve ferma. Tritare le mandorle nel mixer lasciandole in piccoli pezzetti. Devono essere tritate finemente senza diventare farina di mandorle. In una ciotola amalgamare i tuorli con il fruttosio, le mandorle tritate fino al completo assorbimento, il burro fuso e la bustina di lievito. Incorporare le chiare montate a neve, delicatamente, dal basso verso l’alto per evitare che si sgonfino fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Versare in una tortiera (24/26 cm) e infornare a 180 C° per 40/45 minuti. La torta è cotta quando diventa gonfia e la superficie assume un colore dorato (fare la prova stecchino).
Un secondo piatto genuino e saporito. Il sapore del delicato del pesce viene esaltato dal procedimento di cottura "al cartoccio". Ricco di sostanze nutrive, portiamo a tavola un alimento leggero e povero di grassi. Una ricetta che renderà l'orata ancora più gustosa, preservando tutta la morbidezza della polpa all'interno.
Tritare il prezzemolo e mischiarlo con il sale e il pepe, quindi porlo su una fetta di limone all'interno della "pancia" dell'orata precedentemente adagiata su una teglia ricoperta di carta d'alluminio. In una ciotola mettere i capperi , i pomodorini tagliati a cubetti, le olive nere, olio extravergine di oliva, sale, pepe e prezzemolo, mescolare il tutto e versarlo sull'orata. Sigillare bene il pesce con la stagnola e cuocere a 180 C° per 30/40 minuti. Pulire il pesche dalla lisca e dalle eventuali spine e servire.
Ingredienti alla mano per creare un dolce soffice, profumato e gustoso. Arricchito dalle note di burro e cacao che lo rendono buono e irresistibile. Questo delizioso dessert è ideale per inziare al meglio la giornata o per chiudere un pasto in "dolcezza".
In un contenitore montare con la frusta gli albumi con lo Sugar Life, vanno montati a lungo fino ad ottenere una consistenza simile alla meringa. In un altro contenitore mettere il burro chiarificato fuso, aggiungere gradualmente, mescolando a mano, la farina di nocciole, le nocciole in polvere, il cacao precedentemente setacciato,la bustina di lievito e le nocciole in granella,( avendo cura di tenerne un po’ da parte per rivestire lo stampo) e infine gli albumi un pò per volta, amalgamare con cura gli ingredienti e, una vota ottenuto un impasto omogeneo, versarlo in uno stampo precedentemente imburrato e cosparso con le nocciole tenute da parte. Cuocere in forno preriscaldato a 170 C° per 30/40 minuti La consistenza finale è umidina. Sfornare e lasciar raffreddare.
Un grande classico della tradizione italiana. Il sapore dell'arrosto scelto da carni pregiate e selezionate, aromatizzato dalle note speziate. Una ricetta gustosa che da sempre mette d'accordo grandi e piccini. Ideale per il pranzo della domenica o per stupire gli ospiti a cena.
Macinare il pepe in un mortaio. Utilizzare il mortaio anche per tritare l’aglio. In una ciotolina, mescolare l’olio, il timo e la maggiorana, aggiungere il pepe e l’aglio tritati precedentemente, salare e rimestare il tutto. Strofinare su tutti i lati l'arrosto di girello/contronoce con la salsetta ottenuta e avvolgerlo con carta di alluminio. Adagiare in una teglia e cuocere in forno a 170 / 180C° per 2 ore. Servire caldo.
Tra i piatti saporiti della nostra tradizione. Il sapore forte e deciso dell'agnello incontra e si sposta con il gusto delicato e fruttato di un vino rosso di qualità. Non solo a Pasqua. Questo secondo si presta perfettamente per un gustoso pranzetto domenicale o per una cena in compagnia.
Preriscaldate il forno a 200 gradi. Togliete l’agnello dal frigo e lasciatelo diventare a temperatura ambiente. Sbucciate gli spicchi di aglio, e spremeteli in una ciotolina con una noce di burro e le foglioline di 3 o 4 rametti di rosmarino fresco tritati finemente. Salate, pepate e lavorate con una forchetta fino ad ottenere un composto omogeneo. Con un coltello affilato e appuntito fate delle incisioni nella coscia grandi abbastanza per infilarci dentro un dito. Massaggiate la coscia con il burro aromatico preparato prima cercando di farlo entrare nei buchi che avete fatto. Mettete il cosciotto di agnello in una teglia, copritelo con un foglio di alluminio senza chiuderlo completamente e infornate nel forno caldo. Dopo 30 minuti togliete il foglio di alluminio e fate cuocere per altri 50/60 minuti per una cottura media. Togliete l’agnello dal forno e lasciatelo riposare nella teglia per 15 minuti coperto con un foglio di alluminio. Preparate la salsa al vino rosso Aglianico versando in una padella i succhi prodotti nella cottura nel forno, versate il vino rosso Aglianico, e fate addensare la salsa sul fuoco dolce. Impastate una noce di burro con uguale quantità di farina ed iniziate ad unire questo composto alla salsa fino a che avrà la consistenza richiesta. Affettate l’agnello e servitelo con la salsa, decorando con rametti di rosmarino.
Gustoso e originale. Un secondo di pesce alternativo e versatile per portare a tavola tutto il sapore del mare. Delizio e raffinato, leggero e saporito. La crosta di pistacchi avvolge il trancio di salmone in un'armonico connubio. Una preparazione fantasiosa da mettere in pratica con pochi minuti.
Mettete in una ciotola il pistacchio tritato, sale, pepe, cipollina tritata e basilico. Dividete il salmone in tranci e passateli nell’olio extravergine di oliva e poi nel composto di pistacchio, premete bene per far aderire la panatura. Cuocete il pesce in una padella antiaderente con un filo di olio oppure, se preferite, in forno preriscaldato a 180°C per 15 minuti. Servite caldo.
Nelle calde giornate estive si presenta come il fine pasto per eccellenza. Fresca, delicata e golosa. Pochi e semplice ingredienti per un dessert delizioso e versatile. Leggerezza e gusto di questo dolce al cucchiaio delizieranno anche i palati più raffinati.
Grattugiare la scorza dei limoni e spremerne il succo. Versarlo in una ciotola con metà dose dello Sugar Life e la panna. A parte montare i tuorli con lo Sugar Life restante. Trasferire la ciotola a bagnomaria e continuare a montare. Mettere in ammollo in acqua fredda la colla di pesce. Togliere la ciotola con i tuorli dal fuoco e unire il composto di limone e la colla di pesce sciolta in poca acqua calda (circa un cucchiaio). Unire anche gli albumi montati a neve al composto ormai freddo. Versarlo nelle ciotoline apposite e conservare in frigo per almeno due ore. Nel frattempo preparare la meringa montando l'albume e unendo il fruttosio e versare il composto sopra la mousse. Fare caramellare leggermente sotto il grill e servire.