Il profumo tipo di un grande classico della tradizione romagnola. Portiamo a tavola il sapore unico di questa terra. Buonissime e gustose, leggere e perfette per per un spuntino veloce nella pausa pranzo o da stuzzicare durante una scampagnata. In versione mini, queste piadine sono ideali anche per arricchire l'aperitivo e stupire gli amici con un finger food gustoso e leggero.
Impastate le piadine con la Mix Flour, l’acqua tiepida e un cucchiaio di olio Evo, formate un impasto compatto e omogeneo e lasciatelo riposare per 30 minuti coperto da pellicola. Tagliate a scaglie il Trentin Grana e a fette il prosciutto crudo e il pomodoro. Dividete l’impasto delle piadine in due parti e stendetele con un matterello fino ad ottenere una forma tonda e fina. Cuocetele in una padella antiaderente bel calda, girandole di tanto in tanto. Farcitele con il prosciutto, il pomodoro, il TrentinGrana e le foglie di basilico.Impastate le piadine con la Mix Flour, l’acqua tiepida e un cucchiaio di olio Evo, formate un impasto compatto e omogeneo e lasciatelo riposare per 30 minuti coperto da pellicola. Tagliate a scaglie il Trentin Grana e a fette il prosciutto crudo e il pomodoro. Dividete l’impasto delle piadine in due parti e stendetele con un matterello fino ad ottenere una forma tonda e fina. Cuocetele in una padella antiaderente bel calda, girandole di tanto in tanto. Farcitele con il prosciutto, il pomodoro, il Trentin Grana e le foglie di basilico.
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Sgusciate, tostate, al naturale o salate. Laddove il piacere incontra il benessere. Perché mangiare bene è il primo passo per vivere in salute. Ricche di proprietà benefiche. Stiamo parlando proprio delle arachidi, i semi di una tipica pianta brasiliana, conosciuta anche con il nome di “nocciola americana” o “pistacchio di terra”. Dallo snack spezza fame all’aperitivo, grazie ai tanti benefici, questo alimento contribuisce al benessere del nostro organismo. Un pugno di frutta secca al giorno allunga la vita. Ad avvalorare la testi, diversi studi scientifici che hanno confermato le proprietà benefiche delle arachidi. Secondo queste ricerche, l’elisir di lunga vita è una manciata di frutta secca. Un’altra indagine condotta su 200 mila persone tra Cina e Stati Uniti ha dimostrato che un più alto consumo di arachidi porta ad una riduzione del tasso di mortalità causato, in particolare, da ictus. Il consumo di frutta secca riduce, quindi, anche il rischio di malattie cardiovascolari. E ancora, le arachidi sono ricche di fibre, proteine e minerali come calcio e magnesio. In sintesi, le noccioline, sono alimenti piuttosto grassi e fonte di proteine. Considerate tra i cibi in assoluto più ricchi di amminoacido fenilalanina, discreto, invece, il contenuto di purine. Inoltre, l'abbondante presenza di fibra alimentare delle noccioline le rende un buon alimento preventivo e curativo per stipsi o stitichezza. Infine, le arachidi si prestano alla dieta del celiaco, dell'intollerante al lattosio e all'istamina. In Italia, la porzione media consigliata di arachidi è di circa 30 g (crude, 170 Kcal), purchè rimanga inalterata la percentuale dei macronutrienti energetici o l'apporto di calorie totali. Negli USA la Food and Drug Administration (FDA) ne consiglia 1,5 once (42 g circa).
Ecco perchè gli "Omega 6" sono un pericolo per la nostra salute
Fonte di grassi insaturi, i cosiddetti grassi “buoni” per la salute, a differenza di alcuni saturi che danneggiano il nostro organismo. Considerata la continua ricerca di alimenti che possano riequilibrare il rapporto di omega 3 e omega 6, questi acidi grassi insaturi vengono assunti nella nostra dieta attraverso i cibi che li contengono, oppure sotto forma di olio tramite i condimenti. I grassi insaturi infatti sono prevalentemente contenuti negli oli, tra cui il più noto è quello d’oliva. Tra questa tipologia di grassi la troviamo anche negli omega 3 e gli omega 6, il cui rapporto è, non solo importante, ma fondamentale per il corretto funzionamento del nostro metabolismo. «Per il corretto funzionamento del nostro organismo, il rapporto tra omega 6 e omega 3, deve essere inferiore o uguale a 4 come riporta l’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) che evidenzia come bisognerebbe consumare ogni quattro grammi di omega 6 almeno un grammo di omega 3» sottolinea Christian Orlando, biologo. Ad esempio, gli arachidi sono un cibo ricco di omega 6, ma se associati a un altro alimento ricco di omega 3, come la farina di semi di lino, il rapporto tra i due sarà positivo. L’omega 3 si trova principalmente in alimenti di origine animale, come il pesce, e di origine vegetale come noci, arachidi e mais. Gli omega 6 si trovano principalmente negli alimenti di origine vegetale. Questi acidi grassi contribuiscono ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue. L’arachide, ricca di potassio, magnesio, niacina e arginina, regola la pressione arteriosa e protegge il normale funzionamento del nostro cuore. Tuttavia, la raccomandazione è quella di consumarle al naturale, ovvero non sgusciate e non salate, senza esagerare e preferibilmente abbinate ad alimenti con un alto contenuto di Omega 3, perché queste noccioline sono alimenti ipercalorici, anche se nello stile di vita Life 120 le calorie non sono considerate.
Le noccioline sono note anche per l'ottimo contenuto di polifenoli con azione antiossidante. Ma come in tutte le cose c’è anche l’aspetto negativo. Oltre all’eccessiva presenza di calorie sono sconsigliate nei soggetti con sovrappeso o obesità. Inoltre, pur contenendo un alto livello di acidi grassi polinsaturi omega 6, utili nella terapia alimentare contro l'ipercolesterolemia, questi sono prevalentemente costituiti da acido arachidonico, un acido grasso semi essenziale con una forte predisposizione ad aumentare i livelli serici di eicosanoidi pro infiammatori – coinvolti nell'aumento del rischio cardiovascolare. Come detto, i lipidi hanno una prevalenza di acidi grassi insaturi-polinsaturi, con una notevole concentrazione di acido arachidonico – omega 6 semi essenziale – le proteine sono a medio valore biologico e i glucidi non solubili o parzialmente solubili (amido e maltodestrine). Nonostante le noccioline contengano proteine a valore biologico incompleto, si distinguono per il notevole apporto di lisina, glutammina e arginina; quest'ultima è un amminoacido precursore dell'ossido nitrico, importante per il sistema immunitario e molto utilizzato nell'integrazione alimentare. Dal punto di vista minerale, le noccioline si possono considerare ricche di: calcio, ferro, magnesio, manganese, fosforo, potassio e zinco. Le noccioline hanno un'elevata concentrazione di fibre alimentari, rappresentate quasi totalmente da molecole insolubili. Assenti poi all’appello: colesterolo, lattosio e glutine.
OMEGA 3, ecco perchè è importante integrarli per la nostra salute
«Le arachidi hanno varie proprietà e benefici. Innanzitutto sono una buona fonte di proteine vegetali infatti contengono infatti molti amminoacidi tra cui l’arginina importante per la crescita ed utile per mantenere l’organismo efficiente ed in salute. Sono fonte anche di sali minerali (in particolare magnesio, potassio, zinco, fosforo, manganese e rame), vitamine (soprattutto vitamina E), fibre e grassi buoni come l’acido oleico e sono anche prive di colesterolo. Inoltre è anche un alimento molto ricco di antiossidanti (polifenoli) capaci di ritardare l’invecchiamento cellulare» spiega Christian Orlando, biologo. «Contengono anche la vitamina PP – evidenzia l’esperto - che ha un’azione protettiva nei confronti della circolazione sanguigna e del sistema nervoso». «Le proprietà delle arachidi – sottolinea Orlando - sono state confermate da diversi studi scientifici come quello pubblicato sull’Internation Journal of Epidemiology secondo cui basta mangiare una piccola manciata di frutta secca al giorno per vivere più a lungo. La ricerca è stata condotta su un campione di 120mila persone e si è visto che chi mangiava almeno 10-15 grammi di noci o arachidi ogni giorno (il corrispondente di una mezza manciata) vedeva ridurre il rischio morte per alcune gravi malattie». «La conferma di questo effetto protettivo nei confronti di alcune malattie – prosegue il biologo - arriva poi da un altro studio condotto su circa 200mila persone tra Stati Uniti e Cina che ha visto come ad un maggiore consumo di noci e arachidi corrisponda anche un più basso tasso di mortalità soprattutto causata da ictus». «Un articolo apparso recentemente sulla rivista Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry, ha spiegato come la niacina, sostanza presente in questi frutti, costituirebbe un valido aiuto per quanto riguarda la prevenzione dell’Alzheimer» conclude Orlando.
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Per approfondimenti:
Il Giornale del Cibo "Arachidi: valori nutrizionali,caratteristiche e proprietà"
Cosmopolitan "Scopri le proprietà delle arachidi e perché poche fanno bene"
Fondazioni Veronesi "Noci e arachidi proteggono il cuore"
My Personal Trainer "Noccioline: Proprietà Nutrizionali, Ruolo nella Dieta e Come Usarle in Cucina"
Corriere della Sera "Omega-3"
Codice Paleo "Acidi grassi polinsaturi Omega-3 ed Omega-6: rischi e benefici"
Donna Moderna "Omega 3: benefici e controindicazioni"
URV "A study identifies the mechanism by which eating fish reduces the risk of cardiovascular disease"
Notizie Scientifiche "Omega-3 del pesce riduce rischio di malattie cardiovascolari modulando lipoproteine"
Ragusa News "Omega-3: perché inserirli nella dieta"
Journal of the American Heart Association (JAHA) "Habitual Fish Consumption, n‐3 Fatty Acids, and Nuclear Magnetic Resonance Lipoprotein Subfractions in Women"
Il Fatto Alimentare "Omega 3: guida al consumo degli acidi grassi essenziali molto presenti nel pesce azzurro e nel salmone e pochissimo nei filetti di sogliola"
Il Giornale "Gli integratori omega 3 salvano cuore, mente e portafogli"
Prima Lodi "Che cosa sono gli Omega 3 e a cosa servono"
Prima Milano Ovest "I benefici degli Omega 3, fra pesce, frutta e verdura"
LEGGI ANCHE: Omega 3 contro omega 6: salutari se il rapporto è minore o uguale a 4
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«Fa che il cibo sia la tua medicina» raccomandava Ippocrate. È ormai noto che una dieta non equilibrata renda il nostro sistema immunitario incapace di fronteggiare l’attacco di agenti patogeni, virus inclusi. Pertanto, con questa nuova infezione, è bene non sottovalutare l’importanza di un’alimentazione sana, ricca e consapevole. Lei Zhang e Yunhui Liu due ricercatori dell’ospedale dell’Università Medica di Shenyang, in Cina, sostengono che «in assenza di un trattamento specifico per questo nuovo virus, vi sia una urgente necessità di trovare una soluzione alternativa per prevenire e controllare la replicazione e la diffusione del virus». Questi docenti, considerano fondamentali e non trascurabili i risultati delle ricerche effettuate su altre infezioni virali come l’influenza, l’Aids, e le due infezioni del 2003 e del 2012, rispettivamente la sindrome respiratoria acuta grave (Sars) e la sindrome respiratoria mediorientale (Mers), causate entrambe dai coronavirus Sars-CoV e Mers-CoV.
Gli scienziati ipotizzano due tipi di trattamenti per combattere il nuovo coronavirus: interventi di carattere nutrizionale e terapie di cui è stata già evidenziata un’attività antivirale. Inoltre, fanno notare che, ad oggi, non è stata data la giusta rilevanza al ruolo che svolge il sistema nutrizionale nella difesa contro le malattie, in particolar modo, di quelle infettive. Questo accade nonostante sia ormai acclarato che le carenze nutrizionali possano compromettere la nostra capacità di difesa dagli agenti patogeni. Come avvenne, ad esempio tra il 1918 e 1920, con l’influenza spagnola dove, la maggior parte dei morti, presentava carenze nutrizionali. Secondo Zhang e Liu, i nutrienti che potrebbero svolgere un ruolo determinante nella difesa contro il COVID-19 sono le vitamine A, B2, B3, B6, C, D ed E, oltre ai micronutrienti come selenio, zinco e ferro e agli acidi grassi polinsaturi omega 3. Questi nutrienti partecipano al corretto funzionamento del sistema immunitario. Una battaglia, quella contro il nuovo coronavirus, che si potrebbe combattere anche con le sostanze dotate di potere virucida. In primis, diventa fondamentale per far fronte a questa pandemia, sopperire all'ipovitaminosi D (carenza di vitamina D), considerata come una delle cause di maggiore frequenza dell’infezione da coronavirus. Questa vitamina aiuta il nostro organismo nel contrasto alle infezioni virali respiratorie e ancora meglio se con un alleato come lo zinco che rinforza il corpo contro l’assalto di virus e malattie dell'apparato respiratorio.
La miglior difesa inizia dalla tavola. Sull'importanza di vitamine e minali e della scelta degli alimenti per vivere in salute, sarebbe opportuno ricordare il ruolo svolto da questi nutrienti e micronutrienti nella prevenzione e nel contrasto alle infezioni. La vitamina A è considerata la vitamina antinfettiva per antonomasia, la sua assunzione riduce la mortalità in differenti infezioni. Le vitamine B2, B3 e B6, influenzano la risposta immunitaria contro batteri e virus. La vitamina C è un antiossidante che riduce la durata e l'intensità dei raffreddori e contrasta le infezioni respiratorie di origine virale. La vitamina D svolge un ruolo rilevante nella modulazione della risposta immunitaria e una sua carenza aumenta il rischio e la gravità delle infezioni, in particolare di quelle del tratto respiratorio. Il selenio influenza differenti tipi di risposta immune. Nei bambini affetti da morbillo, lo zinco riduce la morbilità e la mortalità dovuta alle infezioni respiratorie. La combinazione di zinco e piritione a basse concentrazioni inibisce la replicazione di diversi virus a RNA, compreso il coronavirus SARS-CoV2. Il ferro, quando carente, aumenta rischio di infezioni acute del tratto respiratorio. Infine, gli omega 3, dotati di proprietà antinfiammatorie, inibiscono la replicazione del virus dell’influenza A e ne riducono la mortalità .
Ormai, viviamo in balia tra la paura di uscire, col rischio di essere contagiati e lo stare a casa, con l’attività fisica ridotta al minimo, e quindi, con la certezza di mettere su qualche chilo di troppo. L’isolamento sta mettendo a dura prova sia il nostro sistema nervoso che il nostro stomaco. Dalla fame nervosa a chi mangia per noia. E poi, a peggiorare una situazione già critica di suo, le ricette estremamente elaborate che, con la scusa di ingannare il tempo non aiuto di certo. «Un sistema immunitario efficiente — sottolinea Annamaria Colao in uno studio pubblicato sull’European Journal of Clinical Nutrition — è importantissimo per difenderci da malattie e virus e passa anche per una nutrizione corretta». La resistenza alle infezioni può essere, quindi, migliorata e facilitata grazie agli antiossidanti, che aiutano il nostro organismo a difendersi dall’attacco dello stress ossidativo. Via libera a tavola, quindi, agli agrumi e a tutti i cibi ricchi di vitamina C, considerata da sempre l’antiraffreddore per eccellenza.
«Per evitare di perdere il controllo – spiega in un’intervista a Fanpage, Renata Bracale, ricercatrice e docente in nutrizione umana presso l’Università degli Studi del Molise – è bene fissare alcune regole alimentari semplici, ma rigorose e che, in qualche modo, ci faranno riscoprire anche delle abitudini e dei piaceri che abbiamo perso a causa della nostra vita frenetica». La nutrizionista sottolinea l’importanza, mai come ora in cui siamo impegnati in questa lotta al virus, di tutti quegli alimenti, come frutta e verdura, a cui dovremmo attingere per rafforzare il nostro sistema immunitario. Nell’articolo, l’esperta spiega l’importanza della scelta di alimenti ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti: «La regola da tenere presente è che è importantissimo mangiare colorato. I colori nascondono dietro di sé dei segreti importanti: ad ognuno corrisponde una vitamina, un minerale, un antiossidante. Una volta fatta la spesa possiamo lavare e tagliare le verdure e congelarle, sia crude che cotte. Possiamo preparare il dado fatto in casa, un minestrone o una vellutata e conservare tutto nel nostro freezer. A differenza delle preparazioni industriali sicuramente avranno anche meno sale». «L'importante è avere una dieta quanto più varia possibile, anche restando in casa e riducendo al minimo le uscite per la spesa» raccomanda la nutrizionista.
Ecco perché l'integrazione alimentare è un valido aiuto per la nostra salute
E dopo il dovere arriva sempre il piacere! Quando le ore che scandiscono le nostre giornate in quarantena sembrano interminabili e non riusciamo a resistere fino al pasto successivo possiamo concederci dei peccati di gola con i cosiddetti comfort food. Al via con lo “scaccia tristezza” per antonomasia: il cioccolato. Concesso, quindi, anche l’uovo di Pasqua, come da tradizione. «Scegliamo una tavoletta fondente – suggerisce Renata Bracale a Fanpage - che abbia una percentuale di cacao almeno del 70%». La nutrizionista spiega che il cioccolato è ricco di triptofano, un aminoacido precursore della serotonina, l'ormone della felicità, che ci dà quella sensazione di essere sempre di buonumore. In alternativa, possiamo sempre ripiegare sulla frutta secca: «La frutta secca è ricca di omega 3, vitamina B6, acido folico e anche triptofano – aggiunge l’esperta - poi contiene il magnesio, che è importante per i muscoli, ma anche per riequilibrare i ritmi circadiani, ovvero il ritmo sonno-veglia, che in questo momento, a causa delle abitudini sballate potrebbe essere messo a dura prova».
Anche le banane rientrano nella categoria dei comfort food: «Sono ricche di potassio, vitamina A, vitamina C, B6, ferro, ma soprattutto di fosforo, che fa benissimo alla nostra memoria. In questo momento infatti il cervello potrebbe essere un po' ‘indolenzito’, per questo un attivatore come le banane è un ottimo rimedio». Infine un cereale: l'avena. «Ricca di fibre – continua nell’articolo, possiamo usarla come sostituto della pasta, inoltre, contiene anche tantissimo zinco, un minerale utile per contrastare la fatica e stimolare la serenità». Ovviamente, oltre a cioccolato, noci, mandorle e tutti gli altri comfort food, c’è anche una soluzione per i nostalgici dell’aperitivo. Da evitare categoricamente il cibo spazzatura e puntare su una vasta selezione di verdure meglio se fresche e da consumare crude come finocchi, cetrioli, carote, ravanelli e sedano. «Possiamo farle diventare delle simpatiche crudités per fare un piccolo aperitivo salutare tra le nostre quattro mura» consiglia la nutrizionista.
Alimentazione Life 120: verdure consigliate e le loro proprietà
In ultimo, Renata Bracale, sottolinea l’importanza di bere molta acqua: «Sono soprattutto gli anziani a correre questo rischio, perché con l'età si perde lo stimolo della sete.». Non dimentichiamo poi che per preservare la giusta idratazione, possiamo ricorrere a piccoli stratagemmi, sicuramente più gustosi dell’acqua stessa. Parliamo proprio delle tisane: «Il nostro fabbisogno di liquidi può essere soddisfatto anche con delle tisane». «Istituiamo questo nuovo rituale – propone l’esperta -, visto che abbiamo del tempo a disposizione, possiamo farci una tisana digestiva, oppure una tisana prima di andare a letto». «Con il cambio di stagione chi soffre di reflusso potrebbe prepararsi una tisana a base di malva o di melissa, o ancora, si può preparare il classico canarino con acqua calda e buccia di limone. Ottima anche quella al finocchietto e chi ha problemi di digestione, ma non soffre di pressione alta, potrebbe prepararsi una tisana a base di liquirizia» conclude la nutrizionista.
Journal of Medical Virology "Potential Interventions for Novel Coronavirus in China: A Systemic Review" Lei Zhang e Yunhui Liu
Fanpage "Dieta in quarantena: i 5 consigli della nutrizionista per mangiare bene ed evitare gli eccessi"
Corriere della sera / Corriere del mezzogiorno "Coronavirus, come difendersi a tavola"
Il fatto alimentare "Coronavirus: dieta e trattamenti terapeutici naturali proposti da docenti di medicina"
Ministero della Salute "Cosa mangiare ai tempi dell'isolamento""Cosa mangiare ai tempi dell'isolamento"
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La vitamina D e la sua crociata: tra prevenzione e terapia nella pandemia Convid-19
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#MangiaItaliano: al via la campagna a sostegno del Made in Italy
Soresi sul Coronavirus: “Un'alimentazione povera di carboidrati come prevenzione contro le malattie”
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Dall'aperitivo sfizioso e alternativo allo snack gustoso e facile da preparare. Le chips di zucca sono un finger food vegan buonissimo e super veloce per stupire gli ospiti inattesi in pochi minuti. Dal classico colore arancione al sapore dolciastro si prestano per essere consumate in mille modi.
Tagliate la zucca a fettine molto sottili e disponetele su una placca da forno. Conditela con gli aromi, un filo di olio, sale rosa himalayano, pepe e un pizzico di cannella in polvere. Mettete la teglia nel forno caldo a circa 180°C. Dopo circa una quindicina di minuti girate le fette in modo che si coloriscano bene da entrambi i lati. Il tempo di cottura varia a seconda delle dimensioni delle vostre fette. Se decidete invece di utilizzarla come contorno tagliate la zucca grossolanamente e a tocchetti irregolari, conditela come sopra, ma prima di infornarla coprite la teglia con della carta di alluminio. Dopo circa 20/30 minuti, togliete la carta stagnola e lasciate abbrustolire la zucca così da renderla croccante. Io ho optato per la prima versione, perchè mi piaceva l'idea che le fette di zucca assomigliassero a delle chips. Servire calde.
Arriva a tavola un'interessante alternativa ai classici rustici. Al via con i muffin salati. Leggeri, sfiziosi e soffici. Per arricchire la cena e stupire gli invitati con un antipasto fuori dal comune o protagonisti indiscussi come stuzzichini nell'apericena con gli amici. Con questi tortini salati, il successo è assicurato!
Prendete le zucchine, lavatele e tagliate a cubetti. Mettetele a cuocere in una padella antiaderente con uno spicchio d’aglio e un filo d’olio d’oliva. Mentre fate cuocere le zucchine accendete il forno, che va preriscaldato a 180°C. Facendo sempre attenzione alle zucchine, iniziate a preparare l’impasto dei muffin. In una terrina sbattete le uova con la panna e aggiungete un filo d’olio di oliva. Quando otterrete un composto abbastanza omogeneo aggiungete la ricotta e pian piano, mentre continuate a girare, aggiungete la farina di mandorla e, in seguito, il lievito. A questo aggiungete il parmigiano grattato e salate e pepate a dovere. Appena le zucchine avranno raggiunto la cottura unitele all’impasto. Munitevi di 12 pirottini – ne esistono di carta, di alluminio e in silicone, più pratici ed ecologici perché possono essere riutilizzati- dove andrete a creare i muffin. Per fare dei muffin gradevoli anche a livello estetico servitevi di una sacco a poche. Prima di fare i muffin posizionate i pirottini nella teglia che andrete a mettere in forno. Inserite l’impasto preparato nel sacco a poche e riempite gli stampi fino al bordo. Per abbellire e insaporire i vostri muffin, guarniteli con un pomodorino ciliegino. Mettete in forno e fate cuocere a 180°C per circa 25 minuti. Prima di sfornarli controllate che siano ben cotti: devono risultare gonfi e dorati. Servire caldi.
Golose e versatili, il classico impasto si presenta in una versione alternativa. Le crespelle si vestono di nuovo per una ricetta semplice, gustosa e ancora più leggera. Perfette per le cene con gli amici o per il picnic della domenica. Portiamo a tavola questa ricetta appetitosa e originale.
Per prima cosa affettare molto finemente le zucchine, la melanzana, la cipolla, le carote ed il peperone giallo, quello rosso e metterli in una teglia da forno con olio e sale. Lasciarli cuocere per una mezzora. Mentre tutti gli ingredienti si cuoceranno e poi si lasceranno raffreddare, si può procedere con la preparazione delle crespelle. Per preparare 24-25 crespelle, bisogna mescolare attentamente, senza far formare grumi, tutti gli ingredienti iniziando con le uova, continuando con i due cucchiai di farina di mandorle il pizzico di sale e se occorre un goccio di panna, mescolare fino ad ottenere una pastella omogenea. Ottenuta la pastella, far scaldare la padella antiaderente per preparare le crespelle sul fuoco lento e posizionarvi una piccola noce di burro, facendolo sciogliere e distribuire su tutta la superficie della padella. Poi, con un mestolo inserire una parte del composto e distribuire anch’essa su tutta la superficie della padella. Una volta che sarà facile staccare la crespella dalla padella, girarla con una paletta da cucina e lasciarla cuocere dall’altro lato, stando attenti a non farla bruciare. Procedere così per tutte le crespelle, aggiungendo ogni volta una noce di burro. Pronte tutte le crespelle, prendere una teglia da forno e stendervi un velo di besciamella per non far attaccare le crespelle alla teglia, con un cucchiaio farcire le crespelle e chiuderle come si preferisce, cioè a sacchetto o anche piegandole in quattro parti, o lasciandole aperte come fossero delle lasagne, quindi continuare facendo i strati di crespella, verdura una spolverata di Trentin Grana e un pò di besciamella fino a terminare tutte le crespelle. Quando si saranno posizionate tutte, cospargerle di besciamella, parmigiano grattugiato ed infornarle a 180°C per 20-25 minuti. Tirare fuori la teglia e servire.
Morbidi e cremosi. Un cuore di ricotta avvolto dall'aroma inconfondibile del prosciutto cotto. Leggeri, sfiziosi e versatili questi involtini si prestano per una moltitudine di piatti. Dall'antipasto per aprire le danze a tavola al finger food nell'aperitivo improvvisato. Pochi ingredienti per un'idea fuori dal comune.
Prepariamo la cremina con la ricotta di siero di latte e con la panna. Lavoriamo in una ciotolina fino a ottenere una crema. Laviamo l’erba cipollina e asciughiamo. Tagliamo in pezzettini piccolissimi i steli d’erba cipollina. Li aggiungiamo alla crema che abbiamo fatto in precedenza. Amalgamiamo con l’olio. A questo punto non ci resta che riempire le fette di prosciutto cotto con la cremina e chiudere con gli stecchini di legno. Condiamo l’insalata con olio extravergine di oliva e sale, serviamo adagiando gli involtini sopra.(Per fare gli involtini con la cremina rosa o arancio potete aggiungere la paprika dolce o la curcuma).
Veloci da preparare e perfetti da servire come antipasto, in occasione di buffet salati o di un aperitivo informale tra amici. Un finger food originale e diverso dal solito. Leggeri e senza cottura, bocconcini che stuzzicano il palato senza appesantire lo stomaco. Ancora più gustosi e freschi, uniti al soffice ripieno alla ricotta.
Lavare e spuntare i cetrioli, eliminare delle striscioline di buccia con il rigalimoni, e tagliarli a tocchetti di 4 cm. Scavare delicatamente ogni tocchetto asportando i semi. Spolverizzare di sale e metterli a riposo su carta da cucina per 20 minuti con la parte scavata verso il basso. Poi lavarli nuovamente e rimetterli a riposare per altri 20 minuti. Intanto mescolarela panna, il Trentin Grana e la ricotta di bufala con un pizzico di sale, metà paprika, metà succo di limone e 2 cucchiai d'olio. Tagliare 3 steli di erba cipollina a pezzetti piccolissimi e lasciarli cadere nella crema preparata, quindi mescolare. Asciugare i cetrioli, spennellarli con l'olio rimasto e il succo di limone avanzato, sia all'esterno che all'interno. Riempire i tocchetti con la crema. Tagliare il prosciutto crudo in quarti e decorare a rosellina, adagiare sopra I cetrioli ripieni le roselline di prosciutto crudo, spolverare con paprika dolce e riporre in frigorifero per 30 minuti e servire.
Buonissimi e gustosi, leggeri e perfetti per ogni occasione. Questi tramezzini di melanzane si prestano per ogni occasione. Preparati in anticipo per un spuntino veloce nella pausa pranzo, per arricchire l'aperitivo e stupire gli amici con un finger food gustoso e leggero.
Lavate e spuntate le melanzane, affettatele a rondelle spesse 1,5 cm e lasciatele a riposo per 30 minuti in uno scolapasta cosparse di sale rosa. Sciacquate le melanzane, asciugatele e grigliatele su entrambi i lati. Lavate i pomodori, tagliateli a fette. Distribuite, su metà melanzane, prima la ricotta, poi i pomodori, condite con sale, pepe, origano e le foglie di basilico pulite. Coprite con le altre fette di melanzane, come fossero dei sandwich, e fate grigliare il tutto ancora per altri 2/3 minuti. Servite i sandwich di melanzane caldi.
Dall'antipasto gustoso al secondo sfizioso. Una ricetta alternativa alla classica polpetta di carne per portare a tavola la tradizione in una versione ancora più leggera e genuina. Buonissimi anche da stuzzicare in occasione di un aperitivo con gli amici o preparate in anticipo e portate in ufficio per una pausa pranzo veloce.
Sbucciate le melanzane e tagliatele a piccoli cubetti. Portate ad ebollizione dell’acqua in una pentola capiente, salate e versateci le melanzane, fatele cuocere per circa 5 minuti, scolatele e lasciarle per un po’ nello scolapasta in modo da farle asciugare il più possibile. Una volta intiepidite, versatele in un canavaccio, richiudetelo a caramella e strizzate il più possibile, le melanzane devo perdere quanta più acqua possibile. Versate le melanzane in una capiente ciotola, versateci l’uovo, il pangrattato, il Trentin Grana, l’aglio, sale, pepe e basilico, lavorate l’impasto con le mani, fino ad ottenere un composto omogeneo. Formate delle polpettine non troppo grandi, inserite al centro un po' di ricotta, compattate bene e passate le polpette nel pangrattato. Friggete le polpette in abbondante olio d’oliva.