×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 905

Ricerca danese scopre come ferma le infezioni Stop alle infezioni grazie all'aglio. Lo ha scoperto uno studio dell'Università di Copenaghen che ha messo in luce una proprietà di un suo composto chimico, l'ajoene. Che l'aglio fosse infatti un potente antibatterico e antisettico è cosa nota, ma adesso il ricercatore danese Tim Holm Jakobsen ha scoperto che l'azione di questa sostanza, combinata con quella degli antibiotici può neutralizzare oltre il 90% delle colonie batteriche pericolose. Ecco come.

L'azione dell'ajoene è indirizzata contro la produzione di rhamnolipidi, sostanze prodotte dai batteri per distruggere i globuli bianchi, “soldati” del sistema immunitario contro le infezioni. L'ajoene paralizza il sistema di comunicazione, bloccando la produzione delle armi batteriche e proteggendo dalle infezioni. Unico inconveniente. “L'aglio però ne contiene così poco che dovremmo mangiarne circa cinquanta spicchi al giorno per ottenere l'effetto desiderato”, puntualizza l'autore dello studio. Prossimo passo per la ricerca, un integratore concentrato che salvi l'alito e le relazioni sociali.

Fonte: Il Sole 24Ore

La curcuma aiuta a prevenire il diabete di tipo 2 nei soggetti a più alto rischio: la notizia arriva da uno studio pubblicato su Diabetes Care da un gruppo di ricercatori dell'Università di Srinakharinwirot, in Thailandia. Lo studio, durato 9 mesi, ha visto coinvolti 240 adulti pre-diabetici - che hanno cioè un livello di zuccheri nel sangue più alto del normale, condizione che potrebbe tramutarsi in diabete di tipo 2.

I volontari hanno assunto, per tutta la durata dello studio, 250 milligrammi di curcuminoidi al giorno oppure un placebo: al termine dello studio, 19 dei 116 pazienti a cui era stato dato il placebo aveva sviluppato il diabete di tipo 2, mentre nel gruppo che aveva assunto curcuma nessuno dei partecipanti avevano sviluppato questa condizione. "Un estratto di curcuma potrebbe essere usato come terapia nella popolazione prediabetica", spiega Somlak Chuengsamarn, prima firma dello studio. Secondo i ricercatori la curcuma e i suoi derivati potrebbero avere effetti anti-infiammatori sulle beta-cellule del pancreas che rilasciano l'insulina, l'ormone responsabile della regolazione del livello di zuccheri nel sangue.

Fonte: Il Sole 24Ore

Gli stessi "farmaci" somministrati per risolvere la depressione, contribuirebbero a causarla. L'FDA parla chiaro: solo per il Prozac (un noto antidepressivo), avrebbe ricevuto 1885 rapporti di tentati suicidi e 1734 di morti accertate. Le reazioni avverse sono state superiori a quelle di qualsiasi altro prodotto messo in vendita negli ultimi 24 anni. Ma come stabilire in che misura è la sostanza a provocare il suicidio? Be’, somministrando a una parte dei soggetti monitorati un placebo. Test condotti in questo modo, secondo il Washington Post del 3 febbraio 2004, avrebbero confermato il rischio di suicidio, al di là d'ogni possibile dubbio, in particolare per quanto riguarda Prozac, Paxil e Zoloft.

Un altro modo, più empirico, per stabilire se una sostanza è in grado di indurre tendenze suicide, si ottiene comparando gli orari in cui si verificano i pensieri con quelli della somministrazione. Due psichiatri inglesi, R. de Alarcon e M.W.P. Carney, hanno riferito al British Medical Journal la pericolosità della fluofenazina (Moditen Depot), accorgendosi che le idee suicide comparivano sempre e solo sotto l'effetto di detta sostanza. Tra i sospettati, secondo il Comitato per la Sicurezza del Farmaco inglese (Committee on Safety of Medicines, CSM), figura anche la Paroxetina, un inibitore della serotonina (SSRI).  La British medical agency (MHRA) riporta inoltre 130 casi di suicidi in un solo mese, in seguito a trattamenti con Strattera, lo psicofarmaco commercializzato dalla Eli Lilly. È un controsenso che miliardi di dollari siano spesi per la "guerra alla droga", quando un differente tipo di droga sta danneggiando milioni di persone. Se poi gli interessati sono soprattutto i bambini, la faccenda si fa molto più seria.

Fonte: Nexus Edizioni

Martedì, 12 Gennaio 2021 08:00

Gazpacho ricetta light

Seppur le sue origini sia ancora oggi incerte, l'antenato di questo piatto è stato ideato in Andalusia. Dalla tradizione spagnola, una ricetta sana, leggera e nutriente. Servita come antipasto o primo piatto, una deliziosa zuppa fredda realizzata da un mix di verdure crude. 

Ingredienti 

 INGREDIENTI PER 4 PERSONE
  500 g di pomodori maturi   ½ cucchiaio di sale rosa himalayano
  ½ cipolla
  Un peperone rosso o verde
   Un cetriolo   Un pizzico di pepe
   Aceto rosso q.b.
  Un cucchiaio di cannella in polvere
   ½  spicchio di aglio   4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
 TEMPO  ESECUZIONE
15 MINUTI FACILE

Preparazione


Lavate bene i pomodori e tagliateli grossolanamente. Lavate e tagliate a tocchi il peperone, la cipolla e in due pezzi lo spicchio d’aglio. Lavate e togliete la parte verde dal cetriolo, assicuratevi che non sia amaro perche’ potrebbe rovinare il sapore della zuppa. Unite tutti gli ingredienti in un mixer oppure in una ciotola per frullarlo con un frullatore ad immersione, condite con l’olio, l’aceto, il sale e il pepe e frullate il tutto. Riponete in una ciotola o zuppiera di vetro e lasciate riposare il gazpacho in frigorifero per almeno un’ora. Servite freddo e decorate con qualche foglia di basilico.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Life 120

Per vedere la scheda del prodotto clicca sulla foto corrispondente:

Sale Rosa DellHimalayaOlio Evo Bio

Puoi trovare tutti gli ingredienti Life 120 sul nostro sito o cliccando qui

Lunedì, 27 Aprile 2020 08:00

Pollo al limone e timo

Leggero e profumato. Una ricetta semplice, un piatto veloce. Da preparare per il pranzo della domenica o da portare a tavola accompaganto da un contorno di verdure miste. La semplicità dell'ingrediente principale, il petto di pollo, avvolto dall'aroma di timo e arricchito dal sapore del limone.

Ingredienti

 INGREDIENTI PER 2 PERSONE
  300 g di petto di pollo   Succo di 1 limone
  ½ cucchiaio di Mix Flour
  Olio EVO
  3 o 4 rametti di timo   Sale rosa e pepe q.b.
 TEMPO  ESECUZIONE
20 MINUTI FACILE

Preparazione

Tagliate il petto di pollo a bocconcini e infarinatelo per bene. Spremete il succo di limone e metterlo da parte. Rosolate il pollo in una padella antiaderente con un filo di olio per 2 minuti, unite il succo di limone, il timo tritato grossolanamente, il sale e il pepe. Coprite la padella, abbassate la fiamma e cuocete per 15 min. Se si dovesse asciugare aggiungete un goccio di acqua. Servite freddo oppure caldo e guarnite con un rametto di timo.

Riproduzione riservata © Copyright Life 120

Per vedere la scheda del prodotto clicca sulla foto corrispondente:

Olio EvoMix Flour LifeSale Rosa DellHimalaya

Puoi trovare tutti gli ingredienti Life 120 sul nostro sito o cliccando qui

Guerra alla Pasta. Per decenni abbiamo sentito dire che un piatto di rigatoni sono il pilastro di qualsiasi alimentazione sana. Pare che abbiamo sbagliato tutto: i carboidrati, zuccheri complessi, in America sono diventati il nemico pubblico numero uno. Quella di Nicholas Perricone in realtà non è una battaglia contro un buon piatto di spaghetti, ma una crociata contro l'eccesso di zuccheri e cibi ad alto indice glicemico. Questi più dei grassi sono i veri cibi dannosi per il corpo. In America, Perricone è il più celebre dermatologo-nutrizionista, la massima autorità in materia di nutrizione avanzata, super-alimenti e anti-età. La parola nutriceutica è una sua invenzione. Il suo negozio monomarca di New York, sulla Madison Avenue, sembra una boutique di alta moda al pari delle altre griffe della porta accanto. Ma al di là del marketing e del glamour, dietro le teorie di Doctor Skin (Dottor Pelle) ci sono decenni di studi e ricerche sulla salute e sulla bellezza: le sue teorie sono sempre quelle più all'avanguardia. E' stato tra i primi a teorizzare la bontà degli Omega 3, gli acidi grassi del pesce, quando ancora nessuno aveva nemmeno sentito nominare la parola Omega 3, e oggi te la trovi stampata anche sul latte al supermercato.

Per la prima volta, Perricone parla con un giornale italiano. In questa intervista esclusiva a CorporeSano Magazine condensa la sua dottrina: evitare tutti i cibi che causino un rimbalzo glicemico. Sì alle proteine, ma non a qualsiasi tipo come tante diete ora in voga invitano a fare. Solo proteine nobili di altissima qualità. E abbondare con gli anti-ossidanti: tutto quello che è colorato fa bene. Bastano tre giorni della sua super-dieta, promette, e già si vedono i primi risultati sul corpo. Sarà vero? Dottor Perricone, quali sono i benefici della nutriceutica? Negli ultimi anni la ricerca scientifica sull'alimentazione ha fatto passi da gigante: è finito il tempo degli integratori "One-A-Day", le famose pillole multi-vitaminiche che promettevano di fare tutto con una semplice pastiglia. Oggi si è scoperto che l'insieme di ultra-nutrienti, come anti-ossidanti supermirati, aminoacidi, vitamine e minerali può fare di tutto dall'affinare le nostre capacità intellettive, riparare il corpo a livello cellulare, aumentare la capacità di bruciare grassi, regolare il livello di zuccheri nel sangue, aumentare la massa magra, migliorare l'umore, ripristinare la memoria. Tutte cose che si perdono o che si deteriorano con l'età. Qusta è la nutriceutica: molti di queste sostanze penerano direttamente nella cellula dove combattono i radicali liberi e abbassano le infiammazioni. La somministrazione dei giusti integratori può mantenerci più giovani dell'età scritta sulla carta di identità. Integratori di alta qualità posono (in associzioen a una alimentazione anti-infiammatoria) creare la bellezza dall'interno del corpo. E' importante la varietà dei nutrienti: quando lavorano in modo sinergico aumentano le loro proprietà. Sfortunatamente la dieta da sola non basta: occorre integrare le vitamine e gli antiossidanti contenuti negli alimenti con prodotti esterni per aumentarne l'efficacia.

Cosa dovremmo mangiare allora? E cosa no? In aggiunta alle vitamine e ai minerali suggeriti, una buona integrazione alimentare per la bellezza dovrebbe contenere un potente anti-ossidante e sostanze quail l'acido Alga-Lipoico, gli esteri della Vitamina C, il coenzima Q-10, gli acidi grassi essenziali Omega-3, la N-Acetil Carnitina, l'acido linoleico e la Benfotiamina. Sembra un elenco farmaceutico di sostanze chimiche dal nome impronunciabile e dal significato ancora più oscuro. Parlando all'uomo della strada, quali alimenti aiutano a prevenire malattie e invecchiamento? I miei decenni di ricerche hanno dimostrato che c'è una correlazione tra l'infiammazione e linvecchiamento. E questa correlazione è il singolo fattore scatenante più importante per malattie legate all'età come disturbi al cuore, diabete, Alzheimer, artrite e alcune forme di cancro. Sul lato estetico questa combinazione è la causa di rughe e pelle avvizzita. Questo tipo di infiammazione non è la classica infiammazione a cui la gente pensa, tipo gengiva arrossata, ma è sub-clinica (ossia invisibile agli occhi) e avviene a livello cellulare. Causa danni, sprigionando i radicali liberi che accelerano l'invecchiamento danneggiando le cellule. Questa infiammazione può essere causata da un'alimentazione pro-infiammatoria (e lo sono tutte quelle che contengono carboidrati ad alto tasso glicemico), scompensi ormonali, stress, fumo, eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti. Ma si può controllare il livello di infiammazione corporea nel corpo seguendo un alimentazione che controlla il livello di zucchero e insulina. Evitare cibi che producano una reazione glicemica nell'organismo, ossia un repentino innalzamento dello zucchero nel sangue. Sono pro-infiammatori tutti i tipi di zuccheri, i cibi pre-cotti e processati, la pasta...

Fermi tutti. Sta parlando all'Italia, il paese della pasta, se ne rendo conto? È come dire a un americano di non mangiare più hamburger. E poi sono decenni che la Dieta Mediterranea viene esaltata come la migliore alimentazione al mondo... Fa male la pasta intesa come un eccesso di carboidrati ad alta risposta glicemica. Ma non c'è mai un solo nutriente che da solo scatena l'infiammazione. Gli italiani dormano sonni tranquilli. Sono il popolo che mediamente mangia meglio al mondo: possono dunque continuare a mangiare pasta, ma magari riducendone un poco il consumo. E' però importante sapere che esiste una serie di cibi pro-infiammatori che andrebbero eliminati o ridotti nell'alimentazione quotidiana: dolci da pasticceria e pasticcini, pane, prodotti da forno, snack come le gallette di riso e di masi, patatine fritte, stuzzichini salati (come bastoncini e pretzel). Sono tutti cibi che causano un rimbalzo glicemico altamente distruttivo nel corpo. La conseguenza? Accelerare I processi di invecchiamento di tutti gli organi de corpo, inclusa la pelle.

Ormai tutti reclamizzano gli anti-ossidanti. Sono dappertutto: qualsiasi prodotto sostiene di contenere preziosi anti-ossidanti. Sono tutti efficaci? Come evitare le bufale? I migliori antiossidanti sono quelli che proteggono le nostre cellule: i flavonoidi offrono la migliore protezione cellulare. I flavno sono unc acateogoria diepoifenili. Sitrvano nelle piante e fanno parte della categoria dei fito-farmaci. E' stato dimostrato che i polifenoli idrosolubili sono i migliori anti-ossidanti per la pelle e per la salute degli organi. Al momento la scienza ne ha catalogate più di 5mila varietà. La frutta e la verdura più colorata contengono il maggiore tasso di flavonoidi. Non esiste un anti-ossidante migliore di altri: la varietà è la migliore ricetta. Mangiare il maggior numero possibile di verdure e frutta diverse tra loro garantisce il miglior spettro protettivo contro tutti i tipi di radicali liberi.

Fonte: CorporeSano magazine

Che cos’è la Dieta Paleo? Il concetto è semplice, quanto lineare. L’approccio alla dieta dovrebbe essere quello del Paleolitico, quello dell’uomo delle caverne, che si nutriva esclusivamente di alimenti naturali e biologici, seguendo così un’alimentazione sana, lontana da tutti gli alimenti trasformati e chimicamente conservati. Un menu che non prevedeva cereali, latticini ed i loro derivati che, a lungo andare, possono causare allergie e intolleranze alimentari difficili da combattere.

"Non siamo più abituati a mangiare in modo salutare. Questo è un dato di fatto. Tendiamo spesso a lasciare da parte gli alimenti più buoni e più sani per il nostro organismo a vantaggio della nostra gola, del piacere di strafogarci in un dolce grasso o in una grossa porzione di formaggio. Ma poi, quando ci fermiamo ad osservare quelli che sono gli effetti della nostra alimentazione su di noi, allora cerchiamo di correre ai ripari con panacee che promettono molto senza però soddisfare le nostre aspettative. Siamo convinti che a tutto ci sia un rimedio e siamo orientati verso una soluzione del problema più che verso una prevenzione, ma per quanto potrà andare avanti questa nostra convinzione sempre più di frequente smentita dai fatti? Non è certamente esponendo il nostro corpo a patologie letali o gravi problemi di salute che ci aiutiamo a vivere meglio. La filosofia Paleo porta in sé un assunto fondamentale che è proprio quello di tutelare il benessere del fisico attraverso una nutrizione consapevole. Il nostro corpo non è ben predisposto nei confronti di certi cibi perchè non è stato programmato per assimilarli. Non ci siamo evoluti abbastanza per smaltire o digerire o trasformare in sostanze buone per la salute il cibo spazzatura, tossico e nocivo di cui ci nutriamo ogni giorno. La dieta, invece, promuove il consumo di alimenti naturali e biologici, in particolare frutta e verdura, carne non trattata, pesce che non sia di allevamento e uova" spiega Silvia Ferraris, nutrizionista.

Fonte: Tanta Salute

Bicarbonato: quali gli usi e i benefici per la salute e la bellezza? Il bicarbonato di sodio, di solito, viene utilizzato per digerire, in quanto facilita la digestione. Ci sono, comunque, degli utilizzi alternativi, che lo descrivono come un prodotto molto efficace per l’igiene, ma anche in molte situazioni che possiamo sfruttare a vantaggio del nostro benessere. E’ adatto per la pulizia delle mani, per lo shampoo, per pulire gli elettrodomestici, ha un effetto deodorante, si può utilizzare come collutorio e come dentifricio per la pulizia dei denti. Inoltre, avendo proprietà esfolianti, lo si può usare anche per lo scrub del viso e del corpo. Vediamo insieme tutti i benefici che è in grado di apportare.

Per la salute

Il bicarbonato è un digestivo antiacido. Di solito lo si prende insieme al limone, dalle innumerevoli proprietà benefiche, per evitare i gonfiori e per essere aiutati nella digestione. Ma questo è soltanto l’uso più semplice e più comunemente conosciuto di questa sostanza. Essa è, infatti, una valida alleata per tutto ciò che riguarda l’igiene personale e in particolare per la pulizia dei denti. Possiamo utilizzare il bicarbonato come dentifricio, magari con l’aggiunta di qualche goccia di olio essenziale di menta.

E’ possibile utilizzarlo anche come collutorio: se lo sciogliamo in mezzo bicchiere d’acqua, possiamo risciacquarci la bocca e aiuta a sconfiggere l’alito cattivo. Inoltre con esso possiamo pulire fino in fondo le dentiere e gli apparecchi per i denti. E’ ottimo anche contro le punture degli insetti e le irritazioni. In questi casi basterà mescolarlo con un po’ d’acqua, per ricavarne un amalgama da applicare sulla pelle. Si può fare anche una pomata per le scottature con il bicarbonato. Lo possiamo utilizzare per la pulizia delle mani, specialmente se sono molto sporche o presentano cattivi odori. Serve anche come pediluvio rilassante. Inoltre possiamo fare dei suffumigi per decongestionare le vie respiratorie, nel caso in cui siamo colpiti dal raffreddore. Se facciamo sport, possiamo bere degli integratori di bicarbonato di sodio con l’acqua, che ci aiutano a rimediare all’accumulo di acido lattico e a migliorare le nostre prestazioni. 

Per la bellezza

Possiamo utilizzare il bicarbonato per lo scrub del viso e del corpo. Unendolo all’acqua, difatti, si può ottenere un ottimo esfoliante: lo si deve massaggiare sulla pelle e poi si risciacqua con acqua tiepida. Può servire anche da aggiungere allo shampoo, per eliminare i residui di calcare dai capelli e per renderli piuttosto morbidi. Inoltre si può ottenere una pasta da strofinare sui talloni e sulle zone ruvide, per ammorbidirle. Non dimentichiamo gli effetti deodoranti del bicarbonato. Possiamo ottenere un prodotto liquido, sciogliendone 2 cucchiaini in un bicchiere d’acqua, lasciando riposare per 24 ore, per poi trasferire il tutto in un contenitore spray.
Bicarbonato mescolato al limone. E’ noto il bicarbonato come uno dei più potenti alcalinizzanti e ultimamente si sono diffuse anche delle teorie, secondo le quali proprio questa sostanza mescolata al limone potrebbe essere una valida “terapia” da applicare contro le cellule tumorali.

Queste ultime vivono in un ambiente acido, mentre quelle sane di solito si trovano in un contesto alcalino. Secondo Otto Heinrich Warburg, premio Nobel nel 1931, il cancro non sarebbe altro che un meccanismo di difesa che alcune cellule del corpo adottano, per sopravvivere in un ambiente privo di ossigeno e di caratteristiche alcaline. Sulla scia di questa teoria, ci sono anche degli studiosi che propongono una cura a base di bicarbonato di sodio e limone, per contrastare i tumori. La loro teoria consisterebbe nel fatto che questo sistema è molto utile, economico ed eviterebbe gli effetti devastanti della chemioterapia. Ma bisogna fare molta attenzione, perché la questione è molto dibattuta, non sembrano esserci ricerche scientifiche valide, anche se negli ultimi tempi si sta discutendo molto di questa possibilità: mezzo litro di acqua, succo di 3 limoni, un cucchiaino di bicarbonato di sodio da prendere a stomaco vuoto al mattino o da suddividere in 2 volte durante la giornata. Il dibattito è molto intenso, perché una scoperta del genere sarebbe davvero rivoluzionaria, ma dobbiamo dare credito ai dati della scienza, che per il momento sono restii a confermare una tale ipotesi.

Fonte: TantaSalute.it

I teenager di Spagna, Italia e Grecia sono quelli meno in forma tra i coetanei europei e quelli che soffrono di più di obesità. Il triste primato arriva da una ricerca pubblicata sulla rivista Pediatrics e condotta presso l'Università di Granada, in collaborazione con altri 25 gruppi di ricerca europei. Lo studio include 3528 adolescenti di nove paesi e classifica come 'peggiori' per forma fisica e linea proprio spagnoli, italiani e greci.

Gli esperti hanno munito i ragazzi residenti in 10 differenti città europee di accelerometri da indossare per una settimana e così hanno potuto carpire informazioni sul loro stile di vita, su quanto fossero o meno sedentari. Dopo un'accurata visita, i ricercatori hanno inoltre stabilito la forma fisica dei giovani partecipanti (misurando parametri quali capacità cardiorespiratoria, agilità nella corsa, forza fisica) e il peso corporeo. Ebbene è emerso che i giovani italiani spagnoli e greci sono quelli più in difficoltà sia per la forma fisica, sia per il rischio di essere sovrappeso o obesi. Sono inoltre i più sedentari. Si difendono bene invece i coetanei del Centro e del Nord Europa.

Fonte: Ansa

Nella terza età una buona alimentazione è importante anche per garantirsi una flora batterica intestinale variata che aiuti a mantenersi in salute e a invecchiare bene. Lo dimostra uno studio pubblicato su Nature da un gruppo di ricercatori guidato da Paul O'Toole, genetista dell'University College di Cork (Irlanda). O'Toole ha spiegato che “indipendentemente dallo stato di salute iniziale e dalle caratteristiche genetiche, due anziani possono avere a che fare con tassi di peggioramento della salute dovuto all'invecchiamento molto diversi in base alle scelte alimentari che influenzano l'ecosistema batterico del loro intestino”.

Studiando la flora batterica intestinale di 178 anziani di età media pari a 78 anni gli autori hanno scoperto che il tipo di microbi presenti nell'apparato digerente dipende dalla dieta e influenza lo stato di salute. In particolare, gli anziani che vivono a casa propria hanno una flora più varia e sono più in salute, mentre chi vive in casa di cura ha una popolazione batterica intestinale molto meno variata e tende ad essere più cagionevole. In effetti la flora intestinale sintetizza vitamine, aiuta il metabolismo e influenza l'attività del sistema immunitario. I ricercatori sottolineano che nessuno degli individui coinvolti nello studio stava assumendo antibiotici che potessero alterare la flora intestinale e che le differenze riscontrate dipendono essenzialmente dal tipo di alimentazione. Secondo O'Toole questa è, quindi, “un altro fattore ambientale modificabile su cui possiamo agire per promuovere un invecchiamento più in salute”.

Fonte: Il Sole 24Ore

Console Debug Joomla!