Irresistibile e ricco di vitamina D. Dal burro di cacao al cioccolato fondente: facciamo la scorta di benessere. Uno studio tedesco mostra che cacao e derivati contengono una quantità notevole di vitamina D2, meglio nota come ergocalciferolo. Infatti, secondo quanto dimostrato dall’indagine condotta dai ricercatori della Martin-Luther-Universität Halle-Wittenberg, il cacao non solo fa bene alla nostra salute, ma è anche ricco di vitamina D. Analizzando i nutrienti presenti in questo alimento, gli esperti hanno scoperto che i chicchi di cacao vengono essiccati al sole per un tempo medio-lungo, solitamente attorno alle due settimane. È proprio questo particolare procedimento a renderli ricchi di vitamina D2. Questa ricerca evidenzia l’importanza di questa vitamina ed evidenzia la possibilità di pensare al cacao, ma ancora più al cioccolato fondente come a un integratore da utilizzare in combinazione con altri alimenti per incrementare l’apporto di vitamina D. «La vitamina D è fondamentale per il corpo umano ed è disponibile in due tipi: vitamina D2 e D3», spiega Gabriele Stangl della Martin Luther University.
Antiossidante, energetico, antidepressivo, protettivo. «La vitamina D3 - prosegue - è prodotta dalla pelle attraverso l'esposizione al sole. Gli esseri umani ottengono il 90% del loro fabbisogno di vitamina D in questo modo. Il resto viene consumato attraverso il cibo, come il pesce grasso o le uova di gallina. La vitamina D2 si trova invece nei funghi: le fave di cacao sono sensibili alla contaminazione da funghi e spesso contengono quantità considerevoli di ergosterolo, il precursore della vitamina D2, proprio per questo motivo». Inoltre, Stangl e colleghi hanno ipotizzato che l'essiccazione al sole delle fave di cacao fermentate porterebbe alla conversione dell'ergosterolo in vitamina D2. Per testare questa idea, i ricercatori hanno analizzato fave di cacao e alimenti a base di cacao utilizzando un sistema di spettrometria di massa all'avanguardia. «Abbiamo dimostrato – spiegano gli esperti alla rivista Food Chemistry - che le fave di cacao provenienti da diversi luoghi contengono vitamina D2. Un contenuto particolarmente elevato di questa sostanza è rilevato nel burro e nella polvere di cacao». Fra i prodotti analizzati, il cioccolato fondente presentava un contenuto di vitamina D2 compreso tra 1,90 e 5,48 μg/100 g, mentre quello bianco tra 0,19 e 1,91 μg/100 g.
Gustosa fonte di nutrienti, la sua versione fondente si aggiudica il podio per la presenza di maggiori quantitativi di vitamina D2. Dalle origini antichissime (più di 6.000 anni) la sua storia si interseca con quella dei Maya, che furono i primi agricoltori a coltivare la pianta del cacao. Seguiti poi dagli Aztechi che cominciarono questa coltura e, in seguito, la produzione di cioccolata. Poco dopo, ad opera loro, la nascita della prima “fabbrica di cioccolato”. Tra il mistico e il religioso, all’epoca veniva consumato dai nobili in occasione delle cerimonie importanti, offerto insieme con all'incenso, come sacrificio alle divinità. Ancora oggi, l'antica città Maya di Kulubà (dove sorsero le prime piantagioni di cacao) è considerata la "culla del cioccolato". Ricavato dai semi della pianta di Theobroma cacao, è un nostro grande alleato. Insomma, un cioccolatino al giorno, toglie il medico di torno! Soprattutto quello fondente, è fonte di importanti nutrienti in grado di ridurre il rischio di diabete di tipo 2 e abbassare il colesterolo “cattivo” (LDL). Dal punto di vista nutrizionale, il cioccolato fondente, si contraddistingue per un basso contenuto calorico, un’importante funzione rilassante e un’interessante azione antidepressiva. Considerato lo “scaccia tristezza” per eccellenza, incide positivamente sul nostro umore (grazie al rilascio di endorfine).
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E poi, non dimentichiamo che il cioccolato fa bene al cuore. Lo sostiene uno studio del 2003 promosso dell'Istituto Nazionale Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (Inran) di Roma. I risultati dell’indagine hanno rivelato che il cioccolato fondente aumenta del 20% le concentrazioni di antiossidanti nel sangue, grazie alla presenza dei flavonoidi. Inoltre, una ricerca dell’Università di Harvard durata cinque anni, su un campione di 7.841 persone di 65 anni, ha dimostrato che coloro che mangiavano cioccolato tre volte al mese vivevano più a lungo, per questi soggetti, infatti, il rischio di mortalità si riduceva del 36% rispetto a quelli che non la consumavano. Non dimentichiamo poi che il cacao e, di conseguenza, il cioccolato, rappresentano un’ottima fonte di magnesio. Se combinati a un’alimentazione sana ed equilibrata, cacao e derivati, ovviamente consumati in maniera adeguata, contribuiscono all’apporto giornaliero di oligonutrienti. Il cioccolato si presenta come un ottimo alleato per ridurre il rischio di malattie cardiache e di ipertensione e per mantenere pulite le arterie, grazie alla teobromina. E non solo. Questo cibo, favorisce l’afflusso di ossigeno al cervello, migliorandone, di conseguenza, memoria e concentrazione e riducendone il senso di fatica. Ultimo mito da sfatare: il cioccolato non fa ingrassare!
Senza tralasciare poi la preziosa funzione svolta dalla vitamina D. Di pronta risposta Vitalife D, un integratore alimentare con vitamina D3 (composta da colecalciferolo) più adatta all'uomo dopichè di provenienza animale. Inoltre, per facilitarne l'assimilazione è inserita in olio extravergine di oliva. La sua principale differenza sta proprio nelle composizione, poichè, ad esempio, la vitamina generalemente proposta negli integratori alimentari in commercio è la D2, composta invece da ergocalciferolo, e quindi, di provenienza vegetale che si differenzia a sua volta dal calcitriolo che è invece di difficile assimilazione. Quindi di fondamentale importanza per fissare il calcio nelle ossa. Previene, inoltre, sia lo sviluppo del rachitismo nei bambini, che dell’osteoporosi negli anziani. Agisce come un ormone, controllando vari organi e sistemi e ha un'azione regolante nei confronti dell’infiammazione e del sistema immunitario. La sua carenza potrebbe, infine, essere associata a diverse patologie, quali il diabete, l’Alzheimer, l’asma e la sclerosi multipla.
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Per approfondimenti:
Il Giornale "Il cioccolato fondente è ricco di vitamina D"
Ansa "Il cacao, fonte sconosciuta e golosa di vitamina D"
SkyTg24 "Scoperta una nuova qualità del cacao: è fonte di vitamina D"
Fanpage "Il cioccolato fondente contiene vitamina D: la verità sullo studio che ci ha fatto sognare"
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Una delizia per occhi e palato, tra i vanti della tradizione tedesca. L'intenso piacere di un dolce ricoperto da scaglie di cioccolato fondente. Una ricetta che lascerà tutti a bocca aperta. Questa torta, in sitle Life 120 farà leccare i baffi a grandi e piccini.
Dividi le uova e monta a neve gli albumi con un pizzico di sale e un terzo di Sugar Life. Sbatti i tuorli con il restante Sugar Life e una volta ottenuto un composto spumoso aggiungi il burro fuso. Mescola insieme e setaccia la Mix Flour, il cacao e il lievito e incorpora il tutto alle uova alternando con l’albume montato a neve mescolando dal basso verso l’alto. Una volta ottenuto l’impasto, versalo in una tortiera di circa 20 cm, imburrata e cuoci in forno statico a 170 gradi per circa 35 minuti. Togli la torta dal forno e lasciala raffreddare completamente, poi tagliala in 3 strati. Taglia qualche amarena a pezzetti e monta la panna fresca senza zucchero. Componi, quindi, la torta mettendo uno strato di pan di spagna, bagnalo con il succo delle amarene, quindi fai uno strato con la panna montata e aggiungi qualche amarena a pezzi; fai un altro strato allo stesso modo, infine copri la torta con la panna rimasta, lasciandone una piccola quantità per la decorazione. Grattugia la Chocolife Extra Dark e ricopri i lati della torta e il centro. Fai quindi dei ciuffi di panna intorno aiutandoti con una sacca da pasticciere, quindi decora con qualche amarena. Prima di servire lasciala in frigorifero per almeno un paio d’ore.
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Gusto speziato e piacevole al palato. Il retrogusto inconfondibile di nocciole incontra la dolcezza delle albicocche in un abbraccio di fondente. Una torta soffice e profumata che racchiude l'incontro perfetto tra frutta e cioccolato. Questo dolce gustoso si presta anche per festeggiare le grandi occasioni.
Una tavoletta di Chocolife Dark
Dividete le uova con due ciotole, da una parte gli albumi e dall’altra i tuorli. Montate prima gli albumi con 1/3 di Sugar Life e poi i tuorli con il resto dello Sugar Life. Unite ai tuorli montati il burro fuso e in seguito la farina di nocciola, le spezie e il lievito alternandoli con gli albumi montati e amalgamando dal basso verso l’alto. Inserite il composto in una tortiera da 20 cm di diametro. Infornate a 180 gradi per 20 minuti. Lasciate raffreddare la torta e tagliatela a metà. Inserite al suo interno la confettura di albicocche, qualche pezzetto di albicocca fresca e decorate con il Chocolife Dark sciolto in un pentolino.
A tavola, il dolce lievitato della tradizione anglosassone. Soffice, profumato e goloso. L'alternativa sfiziosa al classico ciambellone o al pan di Spagna. Dalla tipica forma rettangolare alla caratteristica bombatura in superficie. Ancora più gustoso in questa versione al cioccolato fondente.
Separate le uova (albumi – tuorli), montate a neve gli albumi con una parte di Sugar Life e subito dopo montate i tuorli con il restante Sugar Life. Aggiungete ai tuorli il burro fuso, ma non bollente e l’aroma di vaniglia. Setacciate la farina e mescolatela con il lievito, quindi incorporatela al composto con i tuorli alternandola con gli albumi montati dal basso verso l’alto. Inserite l’impasto ottenuto in uno stampo per plumcake precedentemente foderato con carta forno e mettetelo in forno preriscaldato a 170 gradi. Fate cuocere circa 20 minuti e controllate la cottura con uno stecchino. Lasciate raffreddare il plumcake. Sciogliete a bagnomaria il Chocolife e versatelo sopra il plumcake; decorate con le nocciole tostate e tritate grossolanamente.
Una ricetta davvero golosa, veloce e facile da preparare. Dolcetti deliziosi e leggeri che incontrano l'armonia del cioccolato con il soffice ripieno alla ricotta. Ottimi da gustare dopocena o accompagnati da un calice di prosecco. L'intensità del piacere racchiuso in un dessert da gustare in punta di dita.
Versare in una ciotola la ricotta e mescolarla con un cucchiaio di Sugar Life, una volta ottenuto un composto omogeneo, aggiungere il cocco grattugiato e ottenere un composto morbido. Formare delle palline e lasciarle mezzora in frigorifero. Sciogliere il cioccolato a bagnomaria e tuffare all’interno le palline di cioccolato e aiutandosi con una forchetta, adagiarle sulla carta forno. Spolverare i bon bon ottenuti con le nocciole tostate e tritate o con il cocco grattugiato e mettere in frigo per tre ore prima di servire.
«Fa che il cibo sia la tua medicina» raccomandava Ippocrate. È ormai noto che una dieta non equilibrata renda il nostro sistema immunitario incapace di fronteggiare l’attacco di agenti patogeni, virus inclusi. Pertanto, con questa nuova infezione, è bene non sottovalutare l’importanza di un’alimentazione sana, ricca e consapevole. Lei Zhang e Yunhui Liu due ricercatori dell’ospedale dell’Università Medica di Shenyang, in Cina, sostengono che «in assenza di un trattamento specifico per questo nuovo virus, vi sia una urgente necessità di trovare una soluzione alternativa per prevenire e controllare la replicazione e la diffusione del virus». Questi docenti, considerano fondamentali e non trascurabili i risultati delle ricerche effettuate su altre infezioni virali come l’influenza, l’Aids, e le due infezioni del 2003 e del 2012, rispettivamente la sindrome respiratoria acuta grave (Sars) e la sindrome respiratoria mediorientale (Mers), causate entrambe dai coronavirus Sars-CoV e Mers-CoV.
Gli scienziati ipotizzano due tipi di trattamenti per combattere il nuovo coronavirus: interventi di carattere nutrizionale e terapie di cui è stata già evidenziata un’attività antivirale. Inoltre, fanno notare che, ad oggi, non è stata data la giusta rilevanza al ruolo che svolge il sistema nutrizionale nella difesa contro le malattie, in particolar modo, di quelle infettive. Questo accade nonostante sia ormai acclarato che le carenze nutrizionali possano compromettere la nostra capacità di difesa dagli agenti patogeni. Come avvenne, ad esempio tra il 1918 e 1920, con l’influenza spagnola dove, la maggior parte dei morti, presentava carenze nutrizionali. Secondo Zhang e Liu, i nutrienti che potrebbero svolgere un ruolo determinante nella difesa contro il COVID-19 sono le vitamine A, B2, B3, B6, C, D ed E, oltre ai micronutrienti come selenio, zinco e ferro e agli acidi grassi polinsaturi omega 3. Questi nutrienti partecipano al corretto funzionamento del sistema immunitario. Una battaglia, quella contro il nuovo coronavirus, che si potrebbe combattere anche con le sostanze dotate di potere virucida. In primis, diventa fondamentale per far fronte a questa pandemia, sopperire all'ipovitaminosi D (carenza di vitamina D), considerata come una delle cause di maggiore frequenza dell’infezione da coronavirus. Questa vitamina aiuta il nostro organismo nel contrasto alle infezioni virali respiratorie e ancora meglio se con un alleato come lo zinco che rinforza il corpo contro l’assalto di virus e malattie dell'apparato respiratorio.
La miglior difesa inizia dalla tavola. Sull'importanza di vitamine e minali e della scelta degli alimenti per vivere in salute, sarebbe opportuno ricordare il ruolo svolto da questi nutrienti e micronutrienti nella prevenzione e nel contrasto alle infezioni. La vitamina A è considerata la vitamina antinfettiva per antonomasia, la sua assunzione riduce la mortalità in differenti infezioni. Le vitamine B2, B3 e B6, influenzano la risposta immunitaria contro batteri e virus. La vitamina C è un antiossidante che riduce la durata e l'intensità dei raffreddori e contrasta le infezioni respiratorie di origine virale. La vitamina D svolge un ruolo rilevante nella modulazione della risposta immunitaria e una sua carenza aumenta il rischio e la gravità delle infezioni, in particolare di quelle del tratto respiratorio. Il selenio influenza differenti tipi di risposta immune. Nei bambini affetti da morbillo, lo zinco riduce la morbilità e la mortalità dovuta alle infezioni respiratorie. La combinazione di zinco e piritione a basse concentrazioni inibisce la replicazione di diversi virus a RNA, compreso il coronavirus SARS-CoV2. Il ferro, quando carente, aumenta rischio di infezioni acute del tratto respiratorio. Infine, gli omega 3, dotati di proprietà antinfiammatorie, inibiscono la replicazione del virus dell’influenza A e ne riducono la mortalità .
Ormai, viviamo in balia tra la paura di uscire, col rischio di essere contagiati e lo stare a casa, con l’attività fisica ridotta al minimo, e quindi, con la certezza di mettere su qualche chilo di troppo. L’isolamento sta mettendo a dura prova sia il nostro sistema nervoso che il nostro stomaco. Dalla fame nervosa a chi mangia per noia. E poi, a peggiorare una situazione già critica di suo, le ricette estremamente elaborate che, con la scusa di ingannare il tempo non aiuto di certo. «Un sistema immunitario efficiente — sottolinea Annamaria Colao in uno studio pubblicato sull’European Journal of Clinical Nutrition — è importantissimo per difenderci da malattie e virus e passa anche per una nutrizione corretta». La resistenza alle infezioni può essere, quindi, migliorata e facilitata grazie agli antiossidanti, che aiutano il nostro organismo a difendersi dall’attacco dello stress ossidativo. Via libera a tavola, quindi, agli agrumi e a tutti i cibi ricchi di vitamina C, considerata da sempre l’antiraffreddore per eccellenza.
«Per evitare di perdere il controllo – spiega in un’intervista a Fanpage, Renata Bracale, ricercatrice e docente in nutrizione umana presso l’Università degli Studi del Molise – è bene fissare alcune regole alimentari semplici, ma rigorose e che, in qualche modo, ci faranno riscoprire anche delle abitudini e dei piaceri che abbiamo perso a causa della nostra vita frenetica». La nutrizionista sottolinea l’importanza, mai come ora in cui siamo impegnati in questa lotta al virus, di tutti quegli alimenti, come frutta e verdura, a cui dovremmo attingere per rafforzare il nostro sistema immunitario. Nell’articolo, l’esperta spiega l’importanza della scelta di alimenti ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti: «La regola da tenere presente è che è importantissimo mangiare colorato. I colori nascondono dietro di sé dei segreti importanti: ad ognuno corrisponde una vitamina, un minerale, un antiossidante. Una volta fatta la spesa possiamo lavare e tagliare le verdure e congelarle, sia crude che cotte. Possiamo preparare il dado fatto in casa, un minestrone o una vellutata e conservare tutto nel nostro freezer. A differenza delle preparazioni industriali sicuramente avranno anche meno sale». «L'importante è avere una dieta quanto più varia possibile, anche restando in casa e riducendo al minimo le uscite per la spesa» raccomanda la nutrizionista.
Ecco perché l'integrazione alimentare è un valido aiuto per la nostra salute
E dopo il dovere arriva sempre il piacere! Quando le ore che scandiscono le nostre giornate in quarantena sembrano interminabili e non riusciamo a resistere fino al pasto successivo possiamo concederci dei peccati di gola con i cosiddetti comfort food. Al via con lo “scaccia tristezza” per antonomasia: il cioccolato. Concesso, quindi, anche l’uovo di Pasqua, come da tradizione. «Scegliamo una tavoletta fondente – suggerisce Renata Bracale a Fanpage - che abbia una percentuale di cacao almeno del 70%». La nutrizionista spiega che il cioccolato è ricco di triptofano, un aminoacido precursore della serotonina, l'ormone della felicità, che ci dà quella sensazione di essere sempre di buonumore. In alternativa, possiamo sempre ripiegare sulla frutta secca: «La frutta secca è ricca di omega 3, vitamina B6, acido folico e anche triptofano – aggiunge l’esperta - poi contiene il magnesio, che è importante per i muscoli, ma anche per riequilibrare i ritmi circadiani, ovvero il ritmo sonno-veglia, che in questo momento, a causa delle abitudini sballate potrebbe essere messo a dura prova».
Anche le banane rientrano nella categoria dei comfort food: «Sono ricche di potassio, vitamina A, vitamina C, B6, ferro, ma soprattutto di fosforo, che fa benissimo alla nostra memoria. In questo momento infatti il cervello potrebbe essere un po' ‘indolenzito’, per questo un attivatore come le banane è un ottimo rimedio». Infine un cereale: l'avena. «Ricca di fibre – continua nell’articolo, possiamo usarla come sostituto della pasta, inoltre, contiene anche tantissimo zinco, un minerale utile per contrastare la fatica e stimolare la serenità». Ovviamente, oltre a cioccolato, noci, mandorle e tutti gli altri comfort food, c’è anche una soluzione per i nostalgici dell’aperitivo. Da evitare categoricamente il cibo spazzatura e puntare su una vasta selezione di verdure meglio se fresche e da consumare crude come finocchi, cetrioli, carote, ravanelli e sedano. «Possiamo farle diventare delle simpatiche crudités per fare un piccolo aperitivo salutare tra le nostre quattro mura» consiglia la nutrizionista.
Alimentazione Life 120: verdure consigliate e le loro proprietà
In ultimo, Renata Bracale, sottolinea l’importanza di bere molta acqua: «Sono soprattutto gli anziani a correre questo rischio, perché con l'età si perde lo stimolo della sete.». Non dimentichiamo poi che per preservare la giusta idratazione, possiamo ricorrere a piccoli stratagemmi, sicuramente più gustosi dell’acqua stessa. Parliamo proprio delle tisane: «Il nostro fabbisogno di liquidi può essere soddisfatto anche con delle tisane». «Istituiamo questo nuovo rituale – propone l’esperta -, visto che abbiamo del tempo a disposizione, possiamo farci una tisana digestiva, oppure una tisana prima di andare a letto». «Con il cambio di stagione chi soffre di reflusso potrebbe prepararsi una tisana a base di malva o di melissa, o ancora, si può preparare il classico canarino con acqua calda e buccia di limone. Ottima anche quella al finocchietto e chi ha problemi di digestione, ma non soffre di pressione alta, potrebbe prepararsi una tisana a base di liquirizia» conclude la nutrizionista.
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Journal of Medical Virology "Potential Interventions for Novel Coronavirus in China: A Systemic Review" Lei Zhang e Yunhui Liu
Fanpage "Dieta in quarantena: i 5 consigli della nutrizionista per mangiare bene ed evitare gli eccessi"
Corriere della sera / Corriere del mezzogiorno "Coronavirus, come difendersi a tavola"
Il fatto alimentare "Coronavirus: dieta e trattamenti terapeutici naturali proposti da docenti di medicina"
Ministero della Salute "Cosa mangiare ai tempi dell'isolamento""Cosa mangiare ai tempi dell'isolamento"
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Soresi sul Coronavirus: “Un'alimentazione povera di carboidrati come prevenzione contro le malattie”
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Ancora più golosa e versatile nella sua versione dark. Soffice e profumata, tradizione della nostra cucina, la torta più amata di sempre si veste di nuovo e arriva a tavola vestita di cioccolato fondente. Deliziosa da presentare a fine pasto. Elegante per celebrare le occasioni speciali.
Sciogliere il Chocolife Dark a pezzi, assieme al burro e al Milk Life a bagnomaria. Montiamo poi le uova con lo Sugar Life fino a ottenere un impasto spumoso, e incorporiamo il composto di cioccolato tiepido e la farina di mandorla setacciata. Versiamo il tutto in una teglia imburrata e infarinata e facciamo cuocere in forno a una temperatura di circa 180 C° per 25/35 minuti. Cuociamo e lasciamo raffreddare. Nel frattempo facciamo sciogliere insieme il cioccolato e la panna, sul fuoco. Una volta sciolti e raffreddati montiamo leggermente. Tagliamo adesso la nostra torta raffreddata in tre strati, uno dei quali, dovrà essere tagliato a cubetti. Farciamo quindi due strati con la crema ottenuta e copriamo con quello sovrastante.Decoriamo la superficie con il pan di Spagna tagliato a cubetti e se vogliamo anche con scagliette di cioccolata fondente.
Al via con il tipico dolce della tradizione napoletana. Golosi, irresistibili e, ancora più gustosi, sulle note del cioccolato fondente. I classici dolci natalizi della pasticceria campana prendono il nome da “mosto”, l'ingrediente con cui un tempo venivano preparati.
Montare le uova e lo Sugar Life fino ad ottenere un impasto gonfio e spumoso,aggiungere tutti gli ingredienti ed impastarli. La pasta deve avere la stessa consistenza della frolla. Un po' alla volta dare la forma di un salsicciotto schiacciato dello spessore di 2 cm e tagliare i mostaccioli. Con le dita, modellarne le punte in modo da dargli la forma di rombi e Infornare a 180 C° per 20 minuti. Nel frattempo mettere in un tegamino acqua e il fruttosio e fare bollire fino a quando lo sciroppo non si è ridotto più o meno della metà. Aggiungere il Chocolife Extra Dark grattugiato e fare sciogliere bene. Una volta cotti i mostaccioli, metterli su una gratella e spennellarli, ancora caldi, con la glassa al cioccolato.
Un delizioso dessert da portare a tavola per chiudere il pranzo il bellezza. Soffice e profumata. L'incontro inconfondibile dell'intensità del cioccolato fondente e del sapore dolce delle mandorle. L'abbinamento perfetto per un dolce semplice e squisito.
Sciogli a bagnomaria il burro e il chocolife extra dark. Mescola finché la crema non risulti omogenea. Dividi i bianchi e i gialli delle uova. Monta i bianchi con il pizzico di sale e per il momento lasciarli da parte. Monta i gialli con lo Sugar Life. Quando la crema diventa spumosa, versa il chocolife e il burro fuso. Incorpora tutti gli ingredienti secchi. Infine, incorpora i bianchi mescolando con un cucchiaio di legno dal basso verso l’alto. Cuoci a 180 C° nel forno già caldo. Sciogli a bagnomaria il burro e il cioccolato, per la glassa. Quando la torta sarà sfornata, lasciala raffreddare per un po’ e poi spalmala con la glassa e con le mandorle triturate grossolanamente.
Leccornie ricche di proprietà benefiche e sostanze nutritive. Vitamina C, polifenoli, potassio, vitamina E, rame, ferro e antiossidanti. Dal kiwi al cioccolato fondente. Solo ingredienti di qualità per la gioia di grandi e piccini.
Tritate il Chocolife Extra Dark, fatelo sciogliere a bagnomaria o in un pentolino a fuoco molto basso. Togliete dal fuoco e versare in un piatto fondo. Lasciate raffreddare leggermente. Nel frattempo, sbucciate i kiwi. Tagliateli ciascuno in 4 fette spesse, su ogni spiedino mettere la fetta di kiwi in verticale.Immergere un lato di fetta nel cioccolato fuso lasciando l'altro lato vuoto. Lasciate asciugare la cioccolata di tutti i lecca-lecca. Immergete di nuovo nel cioccolato, per avere uno strato più spesso.Cospargete subito le noci tritate, poi lasciate asciugare. Mettete nel frigorifero per 30 minuti e servite.
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