Un concentrato di sapori e tradizione. Quale piatto migliore per aprire le danze a tavola? Una ricetta tipica della cucina italiana. La leggerezza dei ravioli si sposa perfettamente con il ripieno soffice e cremoso. Il binomio perfetto di ricotta e spinaci renderà questo primo gustoso e delicato.
Prima di tutte preparate il sugo di carne. Quindi, tritate il sedano, la carota e la cipolla e fateli soffriggere in olio EVO, quindi aggiungete i bocconcini di manzo e lasciate insaporire, aggiustate di sale e aggiungete la passata di pomodoro. Fate cuocere a fuoco basso per circa 2 ore. Nel frattempo preparate la pasta all’uovo con 100 g di farina Mix Flour e 2 uova, lasciatela riposare per circa 30 minuti in frigorifero avvolta da pellicola trasparente. Preparate il ripieno dei ravioli, lavando gli spinaci e mettendoli in padella con un coperchio per qualche minuto facendoli appassire. Laciateli raffreddare e tritateli con un mixer, mescolateli alla ricotta e a metà del Trentin Grana. Stendete la pasta all’uovo e formate i ravioli inserendo all’interno il ripieno con la ricotta preparato. Bollite i ravioli e conditeli con il sugo che sarà oramai cotto. Cospargete con il TrentinGrana e serviteli caldi.
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Una piatto per riempire anima e corpo. L'arrosto in crosta arriva a tavola. Una ricetta gustosa e speciale che si adatta al pranzo della domenica, al giorno di festa o alla tradizionale cena in famiglia. Un classico intramontabile della cucina italiana che prende il nome proprio dalla tipologia di cottura "arrosto".
Iniziate a eliminare il grassetto in eccesso dalla carne, lavatela e asciugatela con carta assorbente. Stendete le fettine di pancetta allineate una vicina l’altra sopra un piano da lavoro e adagiateci la carne, arrotolate bene tutte le fettine in perpendicolare, pepate leggermente, sistemate il rametto di rosmarino al centro ed infine legate tutto con lo spago da cucina. Trasferite la carne in una casseruola dai bordi alti, versate un giro di olio EVO, aggiungete l’aglio, la noce di burro, un pizzico di sale e lasciate andare a fuoco dolce girandola spesso in modo da far formare una leggera crosticina su tutto il filetto, sfumate con il vino bianco e lasciate cuocere a fuoco basso per circa 30/35 minuti controllando comunque la cottura senza bucare la carne, aiutandovi con un cucchiaio di legno e schiacciandola leggermente per vedere se dall’interno fuoriesce il sangue, in quel caso dovrà cuocere ancora (deve risultare cotta all’interno ma non troppo altrimenti risulterà asciutta). In caso fosse necessario durante la cottura aggiungete un pochino di acqua in modo che l’arrosto non rimanga asciutto, ma sempre con il sughetto. A fine cottura lasciate leggermente intiepidire, tagliate lo spago e successivamente tagliate la carne ottenendo dei medaglioni da circa 3 cm, bagnate con il sughetto di cottura e servite subito.
Al via con la pietanza della tradizione culinaria emiliana. Le costolette di maiale sono un piatto povero, gustoso e sostanzioso. Una ricetta di carne squisita e goduriosa. Insomma, un secondo piatto di tutto rispetto, di quelli ideali da preparare per il pranzo domenicale in famiglia. Morbidi dentro, croccanti fuori e, ancora meglio, se accompagnate da un calice di vino rosso.
Pelate il sedano rapa e tagliatelo a cubetti (stesso procedimento che facevate con le patate per la cottura al forno). Trasferite in una ciotola e condite con un giro generoso di olio evo, un pizzico di sale ed uno di pepe. Adagiate il sedano rapa in una pirofila facendo spazio alle costine. Condite le costine con la paprica dolce, una generosa spolverata di pepe nero, un pizzico di sale e un giro di olio EVO. Massaggiate le costine facendole insaporire per bene ed infine trasferitele nella pirofila dove avete messo il sedano. Adagiate il rametto di rosmarino, bagnate con il vino ed infornate a forno caldo a 140° C per circa 2 ore anche qualcosina di più. Trascorso il tempo accendete in modalità grill e lasciate formare la crosticina sulla superficie della carne per una decina di minuti o fino a quando essa non diventi dorata. Sfornate e lasciate freddare per pochi minuti prima di servire.
A tavola la tradizione laziale e, più in particolare, romana con il suo piatto per antonomasia. Ingredienti popolari e gusto intenso sono le peculiarità di questo primo conosciuto oltre i confini territoriali. La carbonara, fa la sua comparsa per la prima volta nei libri di cucina intorno agli anni '40. Oggi, la ricetta dall'origine controversa, è non solo tra le più note, ma anche tra le più discusse.
Tagliate il guanciale a quadretti e mettetelo in padella con 1 cucchiaio di olio a fuoco basso. Ponete sul fuoco una pentola con acqua e sale per bollire gli spaghetti e buttateli in acqua quando bolle. Mescolate i tuorli con la maggior parte del pecorino e il pepe. Aggiungete 1 cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Scolate gli spaghetti e metteteli nella padella calda con il guanciale. Saltate tutto insieme per 1 minuto su fuoco vivo. Spegnete il fuoco e allontanate la padella dai fornelli; versate la cremina di tuorli sugli spaghetti a fuoco spento. Amalgamate qualche secondo, mantecate con pecorino.
Fresco, cremoso e dal sapore gradevole. A tavola arriva la bontà del mare. Il sapore intenso del salmone si sposa perfettamente con il gusto delicato delle zucchine. Il tutto condito dalla soffice crema di panna che fa da cornice a quest'opera culinaria. Un primo piatto raffinato adatto anche alle cene formali.
Preparazione (con la planetaria e sfogliatrice)Iniziate inserendo nella ciotola della planetaria tutta la farina sopra indicata, aggiungete il sale, due uova e con il gancio impastatore iniziate a miscelare per pochi minuti a velocità bassa. Trascorso il tempo aggiungete le altre 2 uova e continuate a impastare ad una velocità media fino ad ottenere un composto omogeneo; per cinque minuti circa. Dopo qualche minuto controllate l’impasto, non deve risultare duro, in tal caso aggiungere un po' alla volta l’acqua fino ad ottenere un impasto morbido. Invece, se dovesse risultare appiccicoso aggiungete una spolverata di farina, altrimenti vi sarà impossibile lavorarlo con la sfogliatrice.Dividete l’impasto in 2 o 3 parti, schiacciatelo con le mani in modo da farlo passare nella sfogliatrice con lo spessore più grosso. Ripiegate a metà la sfoglia ottenuta e passatela nuovamente allo spessore maggiore, continuate poi stringendo sempre di più fino ad ottenere lo spessore desiderato. Aiutatevi man mano con una spolverata di farina per non far appiccicare né rompere la pasta.
Preparazione (impasto a mano)Versate tutta la farina sopra indicata in una ciotola capiente e formate una fontana creando al centro lo spazio per accogliere le uova. Versate due uova, il sale e iniziate delicatamente a mescolare con l’aiuto di una forchetta. Aggiungete gradualmente la farine dal bordo della fontana e le altre due uova. Continuate a mescolare fino a quando la maggior parte della farina sarà stata incorporata nella massa. Ora iniziate a lavorare l’impasto con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo, liscio ed elastico. In caso l’impasto risultasse troppo appiccicoso aggiungete una spolverata di farina. Aiutatevi a stendere la pasta con un matterello o una macchinetta per la pasta. Non dimenticate di infarinare man mano la sfoglia per non farla appiccicare.
Per fare le tagliatelle, stendete la pasta con un matterello, infarinatela leggermente e avvolgetela su se stessa, con un coltello affilato tagliatela non superando 1- 1,5 cm.
Preparazione condimentoIn una padella con una noce di burro lasciate appassire lo scalogno. Aggiungete le zucchine, rosolatele girando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno, bagnate con il vino e lasciate che evapori completamente prima di aggiungere il salmone tagliato a pezzi. Salate, pepate, aggiungete la panna e coprite con un coperchio lasciando insaporire per una decina di minuti a fuoco basso. Nel frattempo tuffate le tagliatelle per qualche minuto in acqua portata a bollore precedentemente. Una volta cotte, scolatele e unitele al condimento. Amalgamate con un cucchiaio di legno delicatamente evitando di farle rompere per qualche minuto a fiamma vivace. A cottura ultimata spolverate con il prezzemolo tritato e servite.
Morbido e profumato. Questo dolce di primavera sarà perfetto per una golosa colazione o un invitante spuntino pomeridiano. La garanzia di un grande classico arricchito dalle note aromatiche e inconfondibili del limone. Semplice, delizioso e genuino. Ancora più buono poi se accompagnato da un tè o un caffè.
Lavorate con la frusta elettrica i tuorli con il fruttosio fino ad ottenere un composto molto spumoso, poi aggiungete il burro morbido, la scorza grattugiata di limone, la farina di mandorle e un cucchiaio di succo di limone. Montate e neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale, e incorporateli al composto mescolando con un cucchiaio dall'alto verso il basso per evitare di smontarli. Versate il composto nello stampo e cuocete in forno caldo a 160°C per circa 40-50 minuti. Prima di servire spolverate con lo zucchero a velo.
Tra i piatti più conosciuti e apprezzati della cucina greca. Una ricetta preparata con gli ingredienti tipici di questa cultura. Importato in Italia, è considerato oggi come una preparazione comune anche nella tradizione culinaria triestina. Gli strati di carne e melanzane, rendono questo sformato ancora più croccante e prelibato.
Tagliamo le melanzane a fette di 1 cm spesse. Facciamo soffriggere la cipolla e due spicchi di aglio tritati con l’olio extravergine d’oliva. Uniamo il trito di carne, cuociamo 5 minuti. Sfumiamo con il vino. Uniamo il pomodoro, sale, spezie e peperoncino e facciamo cuocere mezzora. In padella friggiamo le melanzane in olio extravergine di oliva e scoliamo su carta assorbente. Foderiamo lo stampo con le melanzane facendolo debordare. Facciamo uno strato con metà del ragù, spolveriamo con pecorino e Trentin Grana e ancora ragù, completiamo con pecorino e Trentin Grana. Chiudiamo con le melanzane debordanti. Mettiamo in forno a 180 C° per circa 30/35 minuti. Sformiamo e facciamo riposare qualche minuto.
Il sole in tavola e il dolce si tinge di giallo. Prende il nome dalla pianta ornamentale dall'inconfondibile profumo. Dall'aspetto elegante al gusto leggero. Preparata, come da tradizione, l'8 marzo per celebrare la festa della donna, la torta mimosa è il dolce che detiene il primato per eccellenza nelle vetrine di tutte le pasticcerie già dagli anni Ottanta.
Pan di Spagna: separare l’albume dai tuorli delle uova. Montare a neve gli albumi con le fruste elettriche. Mescolare i tuorli con il fruttosio ed unirci gli albumi montati, aggiungerci la farina di mandorle con il lievito setacciati ed amalgamare tutti gli ingredienti. Mettere in una tortiera ed infornare a 165/170 ° C per circa 20/30 minuti (fare la prova con lo stecchino).Crema pasticcera: lavorare i tuorli con il fruttosio, aggiungere la farina di mandorle setacciata e mescolare. Dopo aver riscaldato metà panna con la buccia di limone, togliere la buccia e versarla sul composto preparato, poi mettere la crema sul fuoco. Mescolare continuamente con un cucchiaio di legno e appena la crema inizierà a bollire, toglierla dal fuoco, mescolarla e rimetterla di nuovo sul fuoco. Ripetere questa operazione tre volte, e poi la crema sarà pronta.Sciroppo di limone: preparare lo sciroppo al limone facendo bollire il limone spremuto con acqua e fruttosio. Fatto questo, lasciare raffreddare la crema e lo sciroppo, quindi, montare la panna ed aggiungerci 1 cucchiaio di fruttosio. Quando la crema sarà fredda unirci la panna montata mescolando delicatamente dal basso verso l’alto.
Tagliare il pan di Spagna in 3 dischi, dividerne uno a cubetti e tenerlo da parte, poi prendere un disco e spennellarlo con lo sciroppo di limone e distribuirci sopra una parte della crema e panna, poi coprirlo con il disco rimasto, spennellare anche questo con lo sciroppo di limone e ricoprirlo con la crema e panna rimasta. Distribuire sul dolce i cubetti di pan di Spagna tenuti da parte e spolverizzare con lo zucchero a velo.
Morbida e golosa. Una torta semplice dalla consistenza soffice e leggera. Il profumo tipico, il sapore classico e il colore inconfondibile del pistacchio. A tavola la versione alternativa di uno dei dolci tradizionali della nostra cucina. Questo dessert si presta per essere farcito o per accompagnare una calda tazza di tè o di caffè.
Portare il forno a 170 C°. Sbattere, con un frullatore elettrico, le uova intere con il fruttosio fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso, aggiungere la farina di pistacchio setacciata e la bustina di lievito e mescolare il tutto con un cucchiaio di legno. Imburrare ed infarinare la teglia, versare il composto e lasciare cuocere per 30/40 minuti nel formo precedentemente riscaldato. Nel frattempo preparare la crema frullando uno ad uno gli ingredienti sopra elencanti e quando sono amalgamati passarli in un pentolino e farli cuocere a fuoco lento fino a raggiungere una consistenza abbastanza densa. A piacere aggiungere un bicchierino di maraschino. Lasciar raffreddare. Una volta freddata la crema aggiungere un po’ di panna per dolci. Quando il Pan di Spagna sarà freddo, tagliarlo a metà e ammorbidirlo con un composto cotto di acqua, fruttosio e un po’ di liquore da aggiungere al momento che si raffredda. Spalmare la crema sul Pan di Spagna, quindi, decorare la torta con panna e granella di pistacchio.
Al via con il tipico dolce della tradizione napoletana. Golosi, irresistibili e, ancora più gustosi, sulle note del cioccolato fondente. I classici dolci natalizi della pasticceria campana prendono il nome da “mosto”, l'ingrediente con cui un tempo venivano preparati.
Montare le uova e lo Sugar Life fino ad ottenere un impasto gonfio e spumoso,aggiungere tutti gli ingredienti ed impastarli. La pasta deve avere la stessa consistenza della frolla. Un po' alla volta dare la forma di un salsicciotto schiacciato dello spessore di 2 cm e tagliare i mostaccioli. Con le dita, modellarne le punte in modo da dargli la forma di rombi e Infornare a 180 C° per 20 minuti. Nel frattempo mettere in un tegamino acqua e il fruttosio e fare bollire fino a quando lo sciroppo non si è ridotto più o meno della metà. Aggiungere il Chocolife Extra Dark grattugiato e fare sciogliere bene. Una volta cotti i mostaccioli, metterli su una gratella e spennellarli, ancora caldi, con la glassa al cioccolato.